Il Tribunale di Milano ha riconosciuto a una docente iscritta al sindacato Anief il diritto a percepire un’indennità sostitutiva per ferie non godute pari a 10.453,07 euro. La decisione riguarda gli anni scolastici dal 2017/2018 al 2023/2024, confermando un principio fondamentale nella tutela dei diritti dei docenti che hanno stipulato contratti a tempo determinato negli ultimi dieci anni.
Il Principio ribadito dal Tribunale
La sentenza accoglie la tesi da sempre sostenuta da Anief e recentemente confermata dalla Corte di cassazione: i docenti a tempo determinato che non hanno fruito delle ferie durante il periodo di sospensione delle lezioni hanno diritto all’indennità sostitutiva, salvo che il datore di lavoro dimostri di averli inutilmente invitati a goderne e di averli informati per iscritto della possibile perdita del diritto.
Prescrizione decennale e natura risarcitoria
Il Tribunale ha anche escluso la possibilità di prescrizione per il caso in esame. Rifacendosi alla giurisprudenza della Suprema Corte, è stata ribadita la natura risarcitoria dell’indennità sostitutiva per ferie non godute, che prevede un termine di prescrizione esteso a 10 anni. Questo consente ai docenti interessati di ottenere un riconoscimento anche per periodi di lavoro più risalenti nel tempo.
Marcello Pacifico, presidente di Anief, ha commentato la sentenza sottolineando l’impegno del sindacato nel contrastare la prassi della collocazione in ferie d’ufficio dei docenti precari. "Questo riconoscimento conferma l’importanza di far valere i propri diritti. Migliaia di insegnanti assunti fino al 30 giugno possono ora agire in giudizio per ottenere il pagamento delle ferie non richieste e mai fruite negli ultimi dieci anni," ha dichiarato Pacifico.
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