Altro tribunale, altra vittoria per il sindacato Anief: un giudice a Vicenza ha fatto assegnare a un precario che aveva lavorato con un contratto a tempo determinato la somma relativa alla carta docente.
Altro tribunale, altra vittoria per il sindacato Anief: un giudice a Vicenza ha fatto assegnare a un precario che aveva lavorato con un contratto a tempo determinato la somma relativa alla carta docente.
Il decreto milleproroghe ha annullato le multe ai “No vax over 50”: il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni (FdI) si dimostra in questo modo coerente con le battaglie parlamentari portate avanti nella passata legislatura all'opposizione contro l'obbligo vaccinale insieme ad Anief che ora annuncia ricorso per far restituire le somme a chi ha già pagato ingiustamente la multa per non essersi vaccinato in particolare durante la pandemia da Covid.
“La domanda va accolta e va dichiarato il diritto della parte ricorrente a ottenere il beneficio economico della cd. “Carta del docente” e va riconosciuta la tutela di cui al punto 2) del citato dispositivo della decisione della Suprema Corte, ossia l’adempimento in forma specifica, con condanna del Ministero all’attribuzione in favore della ricorrente della Carta Docente, secondo il sistema proprio di essa e per un valore corrispondente a quello perduto (cinque annualità pari ad € 2.500,00), oltre interessi e rivalutazione”: a scriverlo è il Tribunale del Lavoro di Paola (Cosenza), nell’accordare la richiesta presentata dai legali Anief in difesa di un insegnante che tra il 2016 e il 2021 ha svolto servizio come precario, prima di essere immesso in ruolo il giorno 01.09.2021.
L’anno è valido ai fini della carriera, i Tribunali verso il riconoscimento: il sindacato rappresentativo Anief aiuta a verificare i vantaggi economici con un calcolatore gratuito
Sulla Carta del docente ai precari il sindacato Anief continua a raccogliere consensi in tribunale: la sentenza arriva stavolta dal Tribunale del Lavoro di Padova, che ha accolto il ricorso dei legali operanti per il giovane sindacato condannando l’amministrazione a risarcire un insegnante con 1.000 euro da spendere per la formazione e l’aggiornamento per i due anni di servizio svolto con contratti a termine, sottoscritto tra il 2019 e il 2021, prima di essere immesso in ruolo il 1° settembre 2021 “in forza di un contratto a tempo indeterminato”.