Fanno molto riflettere i numeri aggiornati sul precariato nella scuola: in attesa dei dati ufficiali del ministero dell’Istruzione, si prevedono ben 240mila e più docenti con contratto a tempo determinato per il corrente anno scolastico, “pressoché l’equivalente dell’intera popolazione della città di Verona” scrive Tuttoscuola, soprannominandoli anche “i peones della scuola” e ricordando che “l’anno scorso il Portale dati del Ministero ne ha contati ben 225mila: un numero enorme, destinato comunque a salire nel nuovo conteggio di questo anno scolastico in corso, toccando quota 240 mila e più, grazie a nuovi arrivi stimabili in almeno diecimila unità, e anche per l’ingresso dei nuovi docenti di educazione motoria dal settembre scorso immessi nella scuola primaria.
Vale la pena ricordare che la condizione estesa del precariato porta al risparmio per lo Stato “di due mensilità” l’anno, perchè “157.461 posti coperti l’anno scorso da docenti” avevano comportato un “contratto fino al 30 giugno”. Ad aggravare la situazione – ricorda la stampa - c’è un dato drammatico: 55.300 docenti precari “hanno tra i 45 e i 54 anni”, pari il 23% dei supplenti annuali. “In buona parte sono i cosiddetti “precari storici” che hanno alle spalle anni di esperienze di supplenza in tante scuole” e tra loro in migliaia “portano dentro anche la frustrazione di prove concorsuali affrontate con sacrifici ma senza il successo sperato”. Poi “ci sono altri 17.600 docenti di età superiore ai 54 anni (sono quasi l’8%) che continuano a lavorare, ormai rassegnati a concludere la lunga carriera scolastica quasi certamente come precari.
C’è, infine, un ultimo dato increscioso sui cui soffermarsi: quello di “un altro mezzo milione di loro colleghi meno fortunati” inseriti “genericamente nelle Graduatorie Provinciali per le supplenze o iscritti nelle Graduatorie d’istituto”, che lavorano “attraverso le supplenze temporanee”. Il punto è che “il datore di lavoro Stato ne ha complessivamente bisogno con continuità per garantire il servizio”, ma è “un sistema che rende la vita difficile a centinaia di migliaia di persone e che impatta negativamente sugli studenti”. Anief torna a ripetere che abbiamo, nel tempo del Pnrr e del post Covid, un’occasione importante: rivedere le regole del reclutamento, la cui attuazione ha portato a risultati a dir poco disastrosi, approfittando della fase interlocutoria che stiamo vivendo prima della riforma del 2025.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda il piano presentato dal giovane sindacato per evitare il tracollo del sistema: “Diciamo basta a questo sistema mono assunzioni – dice il sindacalista – e torniamo al doppio canale. Immettiamo quindi in ruolo tutti i candidati risultati idonei nei concorsi ordinari e straordinari, stabilizziamo da Gps prima e seconda fascia, su sostegno e disciplina comune, organizzando corsi ad hoc per coloro che sono privi di specializzazione e abilitazione. Recuperiamo anche chi era stato immesso in ruolo con riserva salvo ritrovarsi licenziato dall’oggi al domani. La quinta Commissione Bilancio al Senato, che sta esaminando gli emendamenti al decreto Pnrr, è stata da noi informata sulle disposizioni da intraprendere. Non si dica poi – conclude Pacifico – che noi non l’avevamo detto”.
GLI EMENDAMENTI ANIEF AL PNRR
I 17 emendamenti Anief al D.L. 13/2023:
- Riforma 1.3: riforma dell’organizzazione del sistema scolastico - modifica (emendamenti 1, 2, 3, 4)
- Introduzione organico aggiuntivo Pnrr 20 mila unità personale docente (15 mila secondaria di 1 e 2 grado, 5 mila per infanzia e primaria + 20 mila Ata)
- Deroga numero alunni per classe
- Deroga al dimensionamento rete per piccole isole e comuni montani
- Composizione classi con 20 alunni - Riforma 2.1: riforma del sistema di reclutamento dei docenti, modifica (emendamenti 5/6, 7/8, 9, 10, 11, 12)
- Semplificazione reclutamento della fase transitoria con estensione del doppio canale di reclutamento alle attuali Gps (graduatorie per le supplenze)
- Deroghe vincoli mobilità
- Rideterminazione dei posti in deroga in organico di diritto su sostegno
- Validità graduatorie concorso ordinario e estensione graduatorie concorso straordinario
- Riconoscimento titoli accademici conseguiti all’estero
- Conferma nei ruoli contratti con riserva - Riforma 1.4: riforma del sistema di orientamento (investimento 1.1: piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia; investimento 1.2: piano per l’estensione del tempo pieno e mense; investimento 1.3: piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole; investimento 1.4: intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli i e ii della scuola secondaria di secondo grado) modifica (emendamenti 13, 14, 15)
- Estensione obbligo scolastico dal terzo anno al 18esimo anno di età dell’alunno
- Ripristino insegnamento modulare scuola elementare
- Estensione insegnamento educazione motoria - Riforma 2.2: scuola di alta formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo modifica (emendamenti 16, 17)
- Formazione fuori orario di servizio retribuita
- Criteri per l’attribuzione dei compensi rimessa alla contrattazione integrativa
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