La conferma è arrivata da Viale Trastevere che, attraverso un apposito decreto ministeriale, datato 6 luglio, ha fatto sapere che nel prossimo anno scolastico saranno ben 1.740 le scuole prive del loro capo d’Istituto. Le vacanze dei posti sono legate alle vicissitudini del concorso 2012 e alla mancanza di volontà di far partire il nuovo. Pesano, soprattutto, le querelle giudiziarie che in alcune regioni hanno bloccato per diverse volte l’iter dell’ultimo concorso per dirigenti, bandito nell’estate del 2011, e anche le precedenti selezioni. “La Buona Scuola” lancia un paracadute - un corso intensivo di formazione da sancire entro metà agosto - ma solo ai vincitori e idonei non ancora assunti partecipanti all’ultima selezione. Per quella precedente, del 2004, è necessario che i vincitori abbiano avuto “una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir-Cisal), una discriminante che non possiamo accettare: ci sono tanti vincitori e idonei dei precedenti concorsi che meritano altrettanta attenzione e tutela. Anief, pertanto, ha deciso che tutelerà gli interessi di tutti coloro che hanno in essere dei contenziosi, a qualunque titolo, riguardanti tutti concorsi a dirigente scolastico nella scuola pubblica italiana.
La carenza di presidi nella scuola italiana è diventata da allarme rosso: a settembre, tra soli 45 giorni, un istituto scolastico italiano su cinque non avrà il suo dirigente scolastico. La conferma è arrivata da Viale Trastevere: l’amministrazione, attraverso il decreto ministeriale n. 466, datato 6 luglio, ha fatto sapere che nel prossimo anno scolastico saranno ben 1.740 le scuole prive del loro capo d’Istituto. È una cifra record, perché riguarda un numero non più vicino ai 12mila complessivi pre-riforma Gelmini, ma a seguito del dimensionamento (illegittimo), deciso durante quella legislatura, gli istituti autonomi rimasti in vita sono diventati oggi 8.123, a cui vanno aggiunti altri 385 considerati sottodimensionati. Per un totale di 8.508.
“La situazione è lentamente sfuggita di mano al ministero dell’Istruzione. Il 1° settembre cesseranno dal servizio 767 presidi, riducendo così l’organico dirigenziale a 6.896 persone”, scrive oggi ‘Il Sole 24 Ore’, che non a caso parla di “emergenza presidi”. Una situazione che però non è una novità, visto che già nell’anno in corso le reggenze sono state superiori a mille. E nel frattempo, per il prossimo anno, “i posti delle dirigenze sono aumentati di 29 unità rispetto allo scorso anno”, ha osservato ‘Orizzonte Scuola’. Senza dimenticare l’assenza di oltre 5mila vicari, che sempre dal 1° settembre torneranno in classe.
La rivista specializzata si è soffermata anche sul fatto che “i numeri dei posti vacanti è legato a doppio filo a tutte le vicissitudini del concorso 2012 e dello stop al concorso 2015 che secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione dovrebbe vedere la luce in autunno”. Il riferimento è alle diverse querelle giudiziarie che in alcune regioni hanno bloccato per diverse volte l’iter dell’ultimo concorso per dirigenti, bandito nell’estate del 2011, e anche le precedenti selezioni. È delle ultime ore la notizia, per esempio, che in Lombardia il complesso iter concorsuale è stato risbloccato, “per il momento”.
“Mentre Governo, Parlamento e Miur erano tutti concentrati nel predisporre con la riforma della scuola i super-poteri dei dirigenti scolastici, nessuno è sembrato preoccuparsi del fatto che il numero di scuole prive della dirigenza si stava alzando vertiginosamente. E che, dunque, occorreva procedere con immediatezza ad un nuovo bando di concorso per fare avere alle nostre scuole nuovi dirigenti”, commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal.
L’unico paracadute contenuto nella riforma “La Buona Scuola”, vicinissima alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è quello contenuti dal comma 87 in poi, laddove si indica che “al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico di cui al comma 88, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, volto all'immissione dei soggetti di cui al comma 88 nei ruoli dei dirigenti scolastici”. E al comma 88 si indica che i destinatari dei corsi sono di due tipologie: “i soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale” Tale salvaguardia è però esclusivamente limitata ai candidati partecipanti al concorso per dirigenti scolastici bandito “con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011”.
Per quanto riguarda i concorsi precedenti, come quelli relativi al “decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004”, la riforma tutela solo quei “soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio” oppure “non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso”.
Alla luce di questo dispositivo, almeno una parte dei “contenziosi potrebbero vedere una soluzione a seguito della riforma dove sono state incluse delle sanatorie al fine di risolvere definitivamente i contenziosi e poter avviare i posti per il prossimo concorso”, commenta a tal proposito ancora ‘Orizzonte Scuola’. Le modalità di svolgimento del corso formativo e della prova scritta finale, dunque, sono attesi per la metà di agosto.
“Se da una parte comprendiamo e accettiamo la possibilità da parte del Governo di cercare finalmente una soluzione, che dica la parola fine, sanando le vicende giudiziarie di cui i candidati non hanno alcuna colpa, per tutti coloro che sono risultati vincitori o idonei all’ultimo concorso per dirigenti scolastici riteniamo ingiustificabile che ci si fermi a sanare solo i contenziosi riguardanti la selezione concorsuale bandita nel luglio del 2011”, spiega ancora Pacifico.
“È una discriminante che non possiamo accettare: ci sono tanti vincitori e idonei dei precedenti concorsi che meritano altrettanta attenzione e tutela. Anief, pertanto, ha deciso che tutelerà gli interessi – conclude il presidente del giovane sindacato – di tutti coloro che hanno in essere dei contenziosi, a qualunque titolo, riguardanti tutti concorsi a dirigente scolastico nella scuola pubblica italiana”.
Per approfondimenti:
Tutti i commi della riforma della scuola approvata oggi in via definitiva dalla Camera riguardanti le procedure da adottare per assegnare nuovi dirigenti scolastici ai nostri istituti:
87. Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico di cui al comma 88, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di svolgimento di un corso intensivo di formazione e della relativa prova scritta finale, volto all'immissione dei soggetti di cui al comma 88 nei ruoli dei dirigenti scolastici. Alle attività di formazione e alle immissioni in ruolo si provvede, rispettivamente, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente e a valere sulle assunzioni autorizzate per effetto dell'articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni.
88. Il decreto di cui al comma 87 riguarda:
a)i soggetti già vincitori ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale, relative al concorso per esami e titoli per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011;
b) i soggetti che abbiano avuto una sentenza favorevole almeno nel primo grado di giudizio ovvero non abbiano avuto, alla data di entrata in vigore della presente legge, alcuna sentenza definitiva, nell'ambito del contenzioso riferito ai concorsi per dirigente scolastico di cui al decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004, e al decreto del Ministro della pubblica istruzione 3 ottobre 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 76 del 6 ottobre 2006, ovvero avverso la rinnovazione della procedura concorsuale ai sensi della legge 3 dicembre 2010, n. 202.
89. Le graduatorie regionali, di cui al comma 1-bisdell'articolo 17 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, e successive modificazioni, nelle regioni in cui, alla data di adozione del decreto di cui al comma 87 del presente articolo, sono in atto i contenziosi relativi al concorso ordinario per il reclutamento di dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011, rimangono aperte in funzione degli esiti dei percorsi formativi di cui al medesimo comma 87.
90. Per le finalità di cui al comma 87, oltre che per quelle connesse alla valorizzazione di esperienze professionali già positivamente formate e impiegate, i soggetti di cui al comma 88, lettera a), che, nell'anno scolastico 2014/2015, hanno prestato servizio con contratti di dirigente scolastico, sostengono una sessione speciale di esame consistente nell'espletamento di una prova orale sull'esperienza maturata, anche in ordine alla valutazione sostenuta, nel corso del servizio prestato. A seguito del superamento di tale prova con esito positivo, sono confermati i rapporti di lavoro instaurati con i predetti dirigenti scolastici.
91. All'attuazione delle procedure di cui ai commi da 87 a 90 si provvede con le risorse strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
92. Per garantire la tempestiva copertura dei posti vacanti di dirigente scolastico, a conclusione delle operazioni di mobilità e previo parere dell'ufficio scolastico regionale di destinazione, fermo restando l'accantonamento dei posti destinati ai soggetti di cui al comma 88, i posti autorizzati per l'assunzione di dirigenti scolastici sono conferiti nel limite massimo del 20 per cento ai soggetti idonei inclusi nelle graduatorie regionali del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici bandito con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4ª serie speciale, n. 56 del 15 luglio 2011. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con proprio decreto, predispone le necessarie misure applicative.
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15 luglio 2015 Ufficio Stampa Anief