Si è svolta ieri al ministero dell’Istruzione un’informativa relativa al decreto ministeriale di prossima emanazione riguardante la formazione del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità. Anief era presente con la sua delegazione composta da Giovanni Portuesi, membro della segreteria generale nazionale e presidente Sicilia. Il DM, cui farà seguito circolare esplicativa, prevede un percorso obbligatorio di formazione destinato “al personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità non in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno”. In particolare l’obbligo di formazione interesserà tutti i docenti che hanno nelle proprie classi alunni disabili: si tratta di una platea di circa 700.000 insegnanti, che non sono specializzati sul sostegno compresi coloro i quali sono destinatari di supplenze annuali su posti di sostegno senza il prescritto titolo di specializzazione. L’unità formativa sarà costituita da 25 ore (17 in presenza e/o a distanza e 8 per sperimentazioni, approfondimento, progettazione), mentre i moduli formativi e le risorse faranno capo alle scuole polo per la formazione. 10 i milioni di euro stanziati in esecuzione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2021. Non è consentito l’esonero dal servizio.
Anief è in forte disaccordo sulla proposta dell’amministrazione: “Quanto previsto dal DM è inaccettabile - ha dichiarato Giovanni Portuesi - se da un lato infatti accogliamo con favore la destinazione di risorse per la formazione che siano finalizzate ad incrementare il livello di inclusione nelle nostre scuole, dall’altro non possiamo che stigmatizzare il comportamento del legislatore e dell’amministrazione che, in spregio alle norme generali, di legge e di contratto, introducono surrettiziamente l’obbligo di formazione e il suo svolgimento fuori dall’orario di servizio”.
Il sindacato Anief non può sopportare che si legiferi in spregio alle disposizioni contrattuali in essere. “Lo stesso D. Lgs. 66/2017 - ribadisce Giovanni Portuesi - all’articolo 13 prevede che la formazione in servizio per i docenti nelle cui classi si trovano alunni con disabilità sia una scelta delle singole istituzioni scolastiche e non un obbligo, così come è inaccettabile che le attività formative non prevedano l’esonero dal servizio”.
“Temiamo inoltre” continua Portuesi “che tale formazione obbligatoria rivolta a tutto il personale docente sia l’ulteriore tassello di un processo finalizzato alla riduzione progressiva del numero di docenti di sostegno specializzati nel momento in cui le competenze sulla didattica inclusiva diventano un elemento obbligatorio del profilo docente tra l’altro in contrasto con quanto previsto dal CCNL”.
L’organizzazione sindacale Anief spera, a questo punto, che la parte pubblica riveda le sue posizioni. “Auspichiamo un ripensamento” conclude il sindacalista autonomo, “prima della pubblicazione del decreto ministeriale o che comunque l’amministrazione scolastica chiarisca con celerità i rilievi mossi dall’Anief in occasione della pubblicazione della circolare esplicativa accogliendo le nostre proposte”.
PER APPROFONDIMENTI:
Emergenza precariato, in 250 mila il prossimo anno scolastico
5 giugno 2021
Ufficio Stampa Anief
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ANIEF - Ufficio Stampa