"Parlando oggi a Palazzo Madama il ministro dell'Istruzione ha tenuto a dire che quest'anno la mobilità degli insegnanti ha soddisfatto il 60% delle domande, facendo intendere che è un risultato raggiunto anche grazie alla decisione del Governo di ridurre da 5 a 3 anni il vincolo di permanenza dei docenti nelle sedi per garantire la continuità didattica. Una scelta, ha spiegato, che "di fatto è stata necessaria per garantire equità tra esigenze contrapposte, l'adeguata stabilità degli organici e l'interesse degli studenti"". Lo afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il quale ritiene che "la percentuale poteva essere molto più alta, perché alla luce dell'emergenza Covid19 e delle varie sentenze che si sono succedute in merito alla necessità di non calpestare il diritto alla famiglia laddove vi siano posti vacanti, il vincolo doveva essere portato ad un solo anno, permettendo a tutto il personale docenti di potersi liberamente spostare dopo aver superato l'annualità di prova. Anche perché le cattedre per accoglierli in molti casi c'erano. Ed ora andranno ai precari, perché anche le immissioni in ruolo sono state compromesse da scelte sbagliate". (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 14 LUG - "L'Invalsi ha scoperto quello che si sapeva da mesi: la pandemia e la Dad hanno fatto danni enormi sull'apprendimento dei ragazzi, soprattutto alle superiori. Alle medie il 39% degli studenti non ha raggiunto risultati adeguati in italiano, il dato sale al 45% in matematica. Alle superiori il dato sale rispettivamente al 44% e al 51% con un + 9%. In molte regioni del Sud oltre la metà degli studenti non raggiunge la soglia minima di competenze in Italiano: Campania e Calabria 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%. In Campania il 73% degli studenti è sotto il livello minimo di competenza in matematica, in Sicilia 70%, 69% Puglia. Secondo il sindacato Anief, quanto espresso oggi dal Rapporto Invalsi 2021 era altamente prevedibile. Con l'aggravante che ora i livelli di competenze dell'Italia faranno registrare un ulteriore calo nella classifica internazionale sugli apprendimenti degli studenti dell'area Ocse". Lo afferma il sindacato Anief. "L'istituto nazionale di valutazione - dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - ha rilevato quello che tutti si aspettavano. La riduzione delle conoscenze da parte degli alunni era inevitabile, perché la didattica a distanza e integrata non ha la stessa efficacia di quella in presenza. Noi ci siamo sempre espressi per la non esecuzione dei test nel 2021, invece si è preferito andare avanti e rilevare l'ovvio. A questo punto, però, è bene che il governo e il ministero dell'Istruzione si prendano le loro responsabilità". (ANSA).
Mentre purtroppo tornano a crescere il tasso di positività e i ricoveri, si continua a puntare a marce forzate sulla vaccinazione, unica via per uscire dalla pandemia ma a preoccupare è il fatto che i numeri dei nuovi vaccinati sono sempre più esigui: oggi le prime dosi sono state solo 54 mila; ieri erano state somministrate solo 52.851 dosi come prima vaccinazione, su un totale di 402.531 vaccini distribuiti nell'arco delle 24 ore
"Sulle vaccinazioni al personale scolastico la Giunta della Regione Sicilia non torna indietro: malgrado il Garante della Privacy nei giorni scorsi abbia pubblicato un'istruttoria contro l'ordinanza della Regione Sicilia n. 75 che obbliga gli enti pubblici a indicare quali dipendenti non sono vaccinati per spingerli a immunizzarsi, è di queste ore la notizia che "davanti alle scuole siciliane ci sarà una unità mobile, un presidio per vaccinare quel 30% non ancora coperto": ad allestirla sarà proprio la Regione Sicilia, che, secondo la stampa specializzata, "avvierà una ricognizione dei dipendenti pubblici sulla loro situazione vaccinale, ponendosi come obbiettivo il raggiungimento dell'80% della copertura fra i quasi cinque milioni di siciliani". A dirlo è il sindacato Anief e secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, "la decisione della Regione siciliana di insistere sulle vaccinazioni da imporre al personale scolastico non poggia su alcuna norma. Va a sopprimere il diritto alla privacy, nemmeno può essere giustificata da motivi di carattere etico, perché anche l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha detto ai Paesi membri che occorre garantire che i cittadini siano informati sul fatto che la vaccinazione non è obbligatoria e che non è possibile politicamente, socialmente o in altro modo mettere sotto pressione i cittadini e i lavoratori per farsi vaccinare, se non desiderano farlo da soli. Quindi, ribadiamo la nostra intenzione di ricorrere in tutti i modi, anche in Tribunale, qualora si porti avanti questa linea assurda sull'individuazione dei non vaccinati e sul possibile impiego su altre mansioni che non prevedano contatti con il pubblico". (ANSA).
''L'appello del generale Figliuolo alle Regione è corretto, ma senza il recupero di centomila classi nuove a settembre la didattica a distanza dovrà essere una scelta obbligata per evitare la terza ondata''. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief.
"Per gli oltre 60mila partecipanti le procedure del concorso ordinario per le discipline scientifiche stem si stanno rivelando oltremodo severe: a superare la prova scritta delle prime due prove sarebbero stati meno di un terzo dei candidati. La selezione sarebbe stata durissima, in particolare, per la classe di concorso A026, Matematica, con 1.005 posti da assegnare. Ora si teme che con questo andare il numero di esclusi possa diventare superiore ai 6.129 posti complessivi messi a bando. Oggi si riprende, giovedì si chiude. Fioccano le polemiche". E' quanto si legge in una nota Anief.
"A meno di improbabili ripensamenti, il personale precario della scuola italiana si ritroverà ancora una volta tradito dai partiti politici. Nonostante la maggioranza dei sindacati, che rappresentano la quasi totalità dei lavoratori, avesse condiviso la proposta immediata sulla gestione della Gps con assunzione da prima e seconda fascia senza paletti, proponendo modifiche al DL 73/2021 pure apprezzate da diversi partiti, quella trovata dal Governo Draghi è una soluzione che tradisce la giurisprudenza e le norme comunitarie sull'abuso di precariato. E anche quanto sostenuto anche dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale italiana". A sostenerlo è il sindacato Anief. "A questo punto - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - diventa inevitabile l'avvio di una nuova stagione di ricorsi per riconoscere il diritto oggi invece negato a chi insegna nella scuola italiana, anche se già abilitato o specializzato o con tanti anni di servizio nel sistema nazionale d'istruzione. Anche stavolta, dopo le promesse, si vedranno non riconosciuto il diritto all'immissione in ruolo, che continua così ad essere loro negata da troppi anni. Ne consegue che a settembre avremo il record di precari: saranno 250mila, soltanto in 30 mila troveranno il ruolo. Peggio di cosi non si poteva fare. Per noi è inevitabile rivolgerci al tribunale". (ANSA).