Sono quasi 20 mila i posti messi a disposizione dal ministero dell'Istruzione fra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I e II grado per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Il Ministro dell' Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, d'intesa con la Ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, due giorni fa ha firmato il decreto che autorizza l'avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione
"Si è svolto presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un tavolo tecnico di studio sulla riforma del sistema pensionistico e specificatamente sulla 'flessibilità in uscita' con la partecipazione di tutti i sindacati confederali. Anief chiede la reintroduzione di quota 96, il riconoscimento del lavoro usurante per il personale della scuola, del servizio svolto nel sistema nazionale di istruzione e nei passaggi di ruolo, della fine della trattenuta su Tfr". E' quanto si legge in una nota dell'Anief
"Precariato, la 'call veloce' non basta: serve anche una mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti senza algoritmi impazziti e vincolo quinquennale". Lo chiede l'Anief al ministro dell'Istruzione, Lucia, Azzolina, e ai sindacati firmatari di contratto. "Se è vero - dichiara il presidente Anief, Marcello Pacifico - che le nuove chiamate si svolgeranno su domanda volontaria, è innegabile che si verrà assunti in una regione diversa"
I docenti italiani guadagnano mille euro in meno al mese rispetto all'area Ocse. A sostenerlo è il sindacato Anief, il quale fa notare che la distanza rispetto all'area Ocse negli ultimi anni si è ulteriormente aggravato: l'inflazione negli ultimi dieci anni è aumentata di oltre il 14%, con 8 punti accumulati tra il 2007 e il 2015. Gli aumenti del 3,48% introdotti nel 2018, dopo due lustri di blocco, hanno lasciato sotto i compensi di 5 punti percentuali. E l'indennità di vacanza contrattuale, fissata al 0,5%, non cambia molto la situazione
Succede anche questo nel Bel Paese: aumentano le ore di sostegno assegnate agli alunni disabili grazie ai ricorsi delle famiglia in tribunale, ma sempre più alunni cambiano insegnante, secondo l’ultimo report “Inclusione scolastica degli alunni con disabilità”, dell’Istat. Negli ultimi cinque anni le ore di sostegno settimanali sono aumentate del 18%, fino a una media di 14 ore a settimana, nonostante un posto su tre chiesto dai presidi in base al PEI sia rifiutato dall'USR.
Parlando degli insegnanti, il Pontefice si sofferma sul fatto che la loro professione dedita all’educazione dei giovani, va sostenuta con tutti i mezzi e le risorse possibili. Non è la prima volta che Bergoglio affronta questo tema, bacchettando le istituzioni per non sapere valorizzare l’operato di chi garantisce la formazione delle nuove generazioni: lo scorso settembre, durante una visita al Cantiere di Mahatazana ad Antananarivo, nel Madagascar, chiese pubblicamente compensi per chi insegna a scuola commisurati al costo della vita, perché “i professori consacrino tempo a questo compito, senza aver bisogno di altre attività per la sussistenza quotidiana”.
La procedura, introdotta col Decreto Scuola convertito nella Legge 159/2019, prevede che i supplenti presenti nelle graduatorie di merito e nelle GaE possano essere immessi in ruolo, su base volontaria, anche in un’altra regione diversa dalla propria, attraverso un elenco utile esclusivamente per assegnare i tanti posti vacanti che altrimenti andrebbero a supplenza. La ministra dell’Istruzione si è subito impegnata per realizzare in breve tempo il decreto attuativo, comprendente il nuovo regolamento per velocizzare questo genere di convocazioni, il quale permetterebbe di utilizzare proficuamente gli elenchi temporanei che si verrebbero creare già in occasione delle prossime immissioni in ruolo previste nella prossima estate. Anief è d’accordo, ma ne va ampliato l’utilizzo.
Accade a Torino, nella scuola media Matteotti, dove, racconta un rappresentante Anief, “ci sono 500 ragazzi in una struttura che ha in tutto nove piani, divisi in più ali dell'istituto. In tutto siamo sette bidelli che si dividono su due turni, uno che apre al mattino e uno che chiude al tardo pomeriggio o va avanti fino alla sera se ci sono dei consigli. In turno quindi possono esserci tre persone, che comunque non riescono a coprire tutti i piani. In più uno deve essere fisso al pian terreno a sorvegliare l'ingresso. Va da sé che basta che ci sia una persona ammalata perché resti un solo bidello a sorvegliare 500 ragazzi”.
Lo si evince in modo chiaro dall’ultimo report “Inclusione scolastica degli alunni con disabilità“, realizzato dall’Istat e pubblicato in queste ore: “mancano insegnanti specializzati e il 36% dei docenti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari; sono docenti che rispondono ad una domanda di sostegno non soddisfatta, ma non hanno una formazione specifica per supportare al meglio l’alunno con disabilità”.
Inoltre, quasi 6 su alunni 10 hanno cambiato insegnante di sostegno rispetto all'anno precedente, al Nord anche di più, e il 10%, ha addirittura cambiato insegnante nel corso dello stesso anno. Marcello Pacifico (Anief): “Siamo arrivati a 80 mila posti in deroga su 180 mila insegnanti di sostegno. E gli alunni con handicap certificato aumentano al ritmo di 10 mila l’anno. L’unico modo per centrare la continuità didattica è riconvertire i posti dal 30 giugno al 31 agosto, aprire i corsi di specializzazione ai docenti con 36 mesi di servizio, assumere in ruolo con un Call veloce da graduatorie di istituto”.
ROMA, 4 FEB - Sciopero proclamato da alcune sigle sindacali per tutto il personale della scuola venerdì 14 febbraio. Il sindacato Anief solidarizza pur non aderendo con i promotori alla giornata di sciopero. "Hanno le loro ragioni - dice il presidente Marcello Pacifico - la stabilizzazione di tutti i docenti precari con più di 36 mesi di servizio, infatti, assieme ad altri punti nevralgici - come la mancata equiparazione dei supplenti sul piano dei diritti contrattuali, il reclutamento da rivedere di sana pianta e l'emergenza stipendi - rappresenta un passaggio cruciale per dare finalmente una svolta a un sistema scolastico italiano sempre più in difficoltà". Intanto i maggiori sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda), dopo la rottura nei giorni scorsi del confronto con il ministero dell'Istruzione su reclutamento e abilitazioni, stanno decidendo in queste ore quali iniziative intraprendere. (ANSA).
Anief "accoglie con favore l'apertura del Governo a considerare senza distinzioni i periodi di studi universitari svolti, ai fini dell'accesso al riscatto agevolato, chiesto dallo stesso sindacato. Non accetta invece la scelta di considerare quegli anni con il sistema contributivo, perché abbatte ulteriormente l'assegno pensionistico". E' quanto si legge in una nota sul riscatto della laurea agevolato anche ai lavoratori che temporalmente hanno avuto i propri periodi di studi universitari prima del 1996. Il riferimento è alla circolare Inps n. 6 del 22 gennaio
Si comunica che lunedì mattina, dalle ore 11 alle ore 13, la sede nazionale Anief è chiusa al pubblico, sia per le consulenze telefoniche che in presenza.
Le normali attività riprenderanno a partire dalle ore 14.
Il sindacato Anief plaude alla conferma da parte della ministra dell`Istruzione Lucia Azzolina della scelta del suo predecessore Lorenzo Fioramonti, che lo scorso autunno aveva deciso di eliminare nella prova orale il sorteggio delle tre buste predefinite delle Commissioni, che tanto avevano disorientato i maturandi nel 2019. Ottima anche l`idea di reintrodurre il tema storico. Marcello Pacifico: "La Storia è fondamentale, perché fornisce agli studenti le chiavi di accesso alla società e offre gli strumenti di decodifica delle complessità del mondo contemporaneo. Bisogna educare cittadini attivi e consapevoli, tornando anche a un congruo numero di ore settimanali della disciplina"
"Sul sostegno agli alunni disabili, il ministero dell'Istruzione continua a navigare a vista, con ritardi ingiustificati ed evidenti effetti negativi sulla qualità dell'insegnamento"
"Il nuovo anticipo pensionistico su cui starebbe lavorando il Governo è una polpetta avvelenata, perché rispetto a Quota 100 contiene una doppia grave penalizzazione: innalza da 62 anni a 64 anni la soglia minima d`accesso e riduce fortemente l`assegno di quiescenza, poiché ricalcolato esclusivamente con il sistema contributivo". E' questa la risposta di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla volontà dell`esecutivo di introdurre una sorta di 'Quota 102', l'ipotesi su cui si sta lavorando è quella di introdurre una nuova età anagrafica minima a 64 anni, anziché i 62 attuali.
Si comunica che lunedì mattina la sede nazionale Anief è chiusa al pubblico, sia per le consulenze telefoniche che in presenza. Le normali attività riprenderanno a partire dalle ore 14.
Appello Anief ad Azzolina e Gualtieri: sui corsi di specializzazione non ripetano gli errori di Bussetti e li bandiscano laddove ci siano le effettive esigenze. I dati ufficiali dicono che vi sono province con il 70% dei posti senza titolare. Occorrono quindi docenti specializzati, da immettere in ruolo alla svelta ed in modo mirato. Peccato che al Muir si operi senza essere coscienti di questo: in occasione del IV ciclo Tfa sostegno, i posti messi al bando furono gestiti dall’allora ministro Marco Bussetti nel peggiore dei modi, assegnandoli non in base alle esigenze territoriali ma assecondando le richieste degli atenei universitari. Tanto è vero che a delle province con 3 mila cattedre vacanti, come Torino, andarono l'ombra dei posti. E anche l’organizzazione delle prove d’accesso fu a dir poco deficitaria, con l’introduzione di una soglia “mobile” per la preselettiva diversa di regione in regioni e l’ammissione allo scritto oltre la sufficienza considerata invece utile in tutti i concorsi pubblici. Secondo l’Anief, è bene che la nuova ministra non cada negli stessi errori, in modo così da attivare dei corsi regolari per molti di più dei 20 mila docenti pensati.
Marcello Pacifico (Anief): “È bene che i ministri Azzolina e Gualtieri si muovano subito, perché a dicembre il Miur di Fioramonti, invecedi comunicare alle Università il numero dei posti disponibili sui quali attivare i corsi, ha chiesto agli atenei di indicare il numero massimo di studenti che potrebbero frequentare i corsi, facendo così intendere che siano anche stavolta gli atenei a decidere dove specializzare i docenti. Se così fosse, e se si dovesse sbagliare ancora il regolamento d’accesso e svolgimento dei corsi, Anief impugnerà il tutto, mentre gli altri sindacati stanno ancora a guardare."