° Dotazioni organiche del personale docente a.s.2014/15: il MIUR emana le direttive
Novità solo nelle dichiarazioni; le disposizioni invece si ripetono stancamente.
Con la C.M. n. 34 del primo aprile scorso,“Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2014/2015”, il MIUR ha trasmesso il relativo Schema di Decreto Interministeriale. E’ all’insegna del già visto, a cominciare dalla conferma che anche per l’a.s. 2014/2015 le dotazioni organiche sono determinate non superando, a livello nazionale, la consistenza delle dotazioni fissate per l’a.s.2011/2012. E, però, nel frattempo l’utenza complessiva è cresciuta di circa 64mila alunni. Di seguito, diamo l’indice del documento e, testuale, la parte relativa all’ormai cronica “atipicità” alle classi di concorso nell’Istruzione secondaria di secondo grado. “Procedure e adempimenti relativi alla definizione degli organici: -Scuola dell’infanzia; -Scuola primaria; - -Istruzione secondaria di I grado; - Istruzione secondaria di II grado (Classi di concorso; Opzioni a partire dalle terze classi degli istituti tecnici e professionali); Quota riservata all’autonomia; Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale; Ulteriori disposizioni per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o attivare insegnamenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa; Istruzione degli adulti e corsi di secondo livello (ex serali); Posti di sostegno;- Scuole con insegnamento in lingua slovena; Istituzioni educative; Scuole presso le carceri e gli ospedali; Indicazioni finali (monitoraggio delle operazioni; individuazione del funzionario di riferimento in sede locale)”. “Classi di concorso. In attesa dell’emanazione del regolamento relativo alle nuove classi di concorso, per la determinazione dell’organico di diritto vengono confermate, per le classi dell’intero quinquennio interessate al riordino del secondo ciclo, le classi di concorso di cui al D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998, e successive modifiche e integrazioni, opportunamente integrate e rivedute. … Gli insegnamenti che confluiscono in più classi di concorso del vecchio ordinamento devono essere considerati “atipici”. Pertanto, la relativa attribuzione alle classi di concorso deve avere come fine prioritario la tutela della titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale formazione delle cattedre e la continuità didattica e una volta individuata dovrà essere mantenuta per tutto l’anno scolastico. In tale ottica le scuole opereranno avvalendosi della procedura attualmente prevista dal sistema informativo. In presenza nella stessa scuola di più di un titolare di insegnamenti “atipici” si darà precedenza a colui o a coloro che, in relazione al numero dei posti, risulteranno collocati con il maggior punteggio nella graduatoria di istituto unificata, incrociando la varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze di cui all’art. 7 del CCNI sulla mobilità. Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo, all’articolazione, all’opzione, nonché al curricolo presente nella scuola. In assenza di titolari da “tutelare” l’attribuzione dovrà avvenire, previa intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, attingendo prioritariamente dalle classi di concorso in esubero a livello provinciale. In mancanza delle citate situazioni il d.s., d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, e sulla base del parere del collegio dei docenti reso in coerenza con il POF e in analogia con le procedure di delibera dello stesso, individuerà la classe di concorso alla quale assegnare l’insegnamento, assicurando una equilibrata distribuzione dei posti alla classi di concorso, per venire incontro alle aspettative dei docenti inclusi nelle graduatorie a esaurimento evitando di assegnare le ore a una classe di concorso”. Due segnalazioni. Ci saremmo attesi disposizioni nuove in materia di insegnamento dell’Inglese nella scuola primaria, visti i precedenti professionali e le recenti dichiarazioni del Ministro. La Giannini considera «una emergenza», la scarsa conoscenza di una lingua straniera da parte degli studenti italiani, e ha dichiarato: «Si sa che l'apprendimento di una lingua ha una resa migliore se fatto da piccoli e quindi dovremmo partire addirittura dalla scuola dell'infanzia, ma sarebbe già un grande passo se cominciassimo dalla primaria. Gli insegnanti certo vanno formati, ma non penso si possano riconvertire i maestri: otterremo risultati faticosi per loro e modesti per l'apprendimento degli alunni». Nelle scuole primarie, c’erano una volta gli esperti di Inglese, e la Gelmini (il tandem Tremonti/Gelmini) decise di sostituirli specializzando i maestri stessi. Neanche in ciò, la C.M.34 innova: “L’insegnamento della lingua inglese è impartito in maniera generalizzata, nell’ambito delle classi loro assegnate, dai docenti in possesso dei requisiti richiesti, per le ore previste dalla normativa vigente… Solo per le ore di insegnamento di lingua straniera che non sia stato possibile, coprire attraverso l’equa distribuzione dei carichi orario, sono istituiti posti per docenti specialisti, nel limite del contingente regionale”. Sul capitolo della revisione delle classi di concorso – alla quale al MIUR lavorano (?!) da tempo immemorabile, nessuna buona nuova e i colleghi saranno ostaggio, ancora, della cabala “atipicità”.

° Il CdM ratifica le già preventivate 13.556 assunzioni nella Scuola
Riguardano personale amministrativo e docenti di Sostegno. Riportiamo.
“Più precisazione si ratificano le assunzioni di 5.336 Ata per l'anno scolastico 2012/2013. Altre 3.730 Ata per il 2013-2014. Si accende l'ok anche all'assunzione di 4.447 docenti da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l'anno scolastico 2013/2014, prima tranche del piano triennale di stabilizzazioni di docenti di sostegno previsto dal decreto Carrozza. A chiudere il conto, il governo autorizza pure l'assunzione di 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, due direttori ed un collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (il cosiddetto settore Afam)”. (Fonte: larepubblica.it - 05/04/2014)

° Dotazioni organiche del personale docente a.s.2014/15: il MIUR emana le direttive
Novità solo nelle dichiarazioni; le disposizioni invece si ripetono stancamente.
Con la C.M. n. 34 del primo aprile scorso,“Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2014/2015”, il MIUR ha trasmesso il relativo Schema di Decreto Interministeriale. E’ all’insegna del già visto, a cominciare dalla conferma che anche per l’a.s. 2014/2015 le dotazioni organiche sono determinate non superando, a livello nazionale, la consistenza delle dotazioni fissate per l’a.s.2011/2012. E, però, nel frattempo l’utenza complessiva è cresciuta di circa 64mila alunni. Di seguito, diamo l’indice del documento e, testuale, la parte relativa all’ormai cronica “atipicità” alle classi di concorso nell’Istruzione secondaria di secondo grado. “Procedure e adempimenti relativi alla definizione degli organici: -Scuola dell’infanzia; -Scuola primaria; - -Istruzione secondaria di I grado; - Istruzione secondaria di II grado (Classi di concorso; Opzioni a partire dalle terze classi degli istituti tecnici e professionali); Quota riservata all’autonomia; Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale; Ulteriori disposizioni per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o attivare insegnamenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa; Istruzione degli adulti e corsi di secondo livello (ex serali); Posti di sostegno;- Scuole con insegnamento in lingua slovena; Istituzioni educative; Scuole presso le carceri e gli ospedali; Indicazioni finali (monitoraggio delle operazioni; individuazione del funzionario di riferimento in sede locale)”. “Classi di concorso. In attesa dell’emanazione del regolamento relativo alle nuove classi di concorso, per la determinazione dell’organico di diritto vengono confermate, per le classi dell’intero quinquennio interessate al riordino del secondo ciclo, le classi di concorso di cui al D.M. n. 39 del 30 gennaio 1998, e successive modifiche e integrazioni, opportunamente integrate e rivedute. … Gli insegnamenti che confluiscono in più classi di concorso del vecchio ordinamento devono essere considerati “atipici”. Pertanto, la relativa attribuzione alle classi di concorso deve avere come fine prioritario la tutela della titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale formazione delle cattedre e la continuità didattica e una volta individuata dovrà essere mantenuta per tutto l’anno scolastico. In tale ottica le scuole opereranno avvalendosi della procedura attualmente prevista dal sistema informativo. In presenza nella stessa scuola di più di un titolare di insegnamenti “atipici” si darà precedenza a colui o a coloro che, in relazione al numero dei posti, risulteranno collocati con il maggior punteggio nella graduatoria di istituto unificata, incrociando la varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze di cui all’art. 7 del CCNI sulla mobilità. Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all’indirizzo, all’articolazione, all’opzione, nonché al curricolo presente nella scuola. In assenza di titolari da “tutelare” l’attribuzione dovrà avvenire, previa intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, attingendo prioritariamente dalle classi di concorso in esubero a livello provinciale. In mancanza delle citate situazioni il d.s., d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, e sulla base del parere del collegio dei docenti reso in coerenza con il POF e in analogia con le procedure di delibera dello stesso, individuerà la classe di concorso alla quale assegnare l’insegnamento, assicurando una equilibrata distribuzione dei posti alla classi di concorso, per venire incontro alle aspettative dei docenti inclusi nelle graduatorie a esaurimento evitando di assegnare le ore a una classe di concorso”. Due segnalazioni. Ci saremmo attesi disposizioni nuove in materia di insegnamento dell’Inglese nella scuola primaria, visti i precedenti professionali e le recenti dichiarazioni del Ministro. La Giannini considera «una emergenza», la scarsa conoscenza di una lingua straniera da parte degli studenti italiani, e ha dichiarato: «Si sa che l'apprendimento di una lingua ha una resa migliore se fatto da piccoli e quindi dovremmo partire addirittura dalla scuola dell'infanzia, ma sarebbe già un grande passo se cominciassimo dalla primaria. Gli insegnanti certo vanno formati, ma non penso si possano riconvertire i maestri: otterremo risultati faticosi per loro e modesti per l'apprendimento degli alunni». Nelle scuole primarie, c’erano una volta gli esperti di Inglese, e la Gelmini (il tandem Tremonti/Gelmini) decise di sostituirli specializzando i maestri stessi. Neanche in ciò, la C.M.34 innova: “L’insegnamento della lingua inglese è impartito in maniera generalizzata, nell’ambito delle classi loro assegnate, dai docenti in possesso dei requisiti richiesti, per le ore previste dalla normativa vigente… Solo per le ore di insegnamento di lingua straniera che non sia stato possibile, coprire attraverso l’equa distribuzione dei carichi orario, sono istituiti posti per docenti specialisti, nel limite del contingente regionale”. Sul capitolo della revisione delle classi di concorso – alla quale al MIUR lavorano (?!) da tempo immemorabile, nessuna buona nuova e i colleghi saranno ostaggio, ancora, della cabala “atipicità”.

° Il CdM ratifica le già preventivate 13.556 assunzioni nella Scuola
Riguardano personale amministrativo e docenti di Sostegno. Riportiamo.
“Più precisazione si ratificano le assunzioni di 5.336 Ata per l'anno scolastico 2012/2013. Altre 3.730 Ata per il 2013-2014. Si accende l'ok anche all'assunzione di 4.447 docenti da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l'anno scolastico 2013/2014, prima tranche del piano triennale di stabilizzazioni di docenti di sostegno previsto dal decreto Carrozza. A chiudere il conto, il governo autorizza pure l'assunzione di 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, due direttori ed un collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (il cosiddetto settore Afam)”. (Fonte: larepubblica.it - 05/04/2014)

° Domande di mobilità del personale docente ed educativo, per l’a.s. 2014/2015
Prorogato il termine per presentare le domande di trasferimento e di passaggio
Le funzioni POLIS per l’invio delle domande di mobilità del personale docente della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado saranno disponibili fino alle ore 18,00 del 7 aprile 2014. In precedenza, il termine previsto al 29 marzo era stato prorogato al 2 aprile.

° Logica-mente. Ora che non c’è trippa per gatti, la concertazione langue
La concertazione tra governo e sindacati è un ricordo del passato. Come mai ? Segnaliamo una delle ragioni che possono avere contribuito all’allentare l’abbraccio.
Renzi, Poletti, Madia non hanno in agenda di convocare “tavoli di lavoro” con i sindacati. Negli anni delle vacche grasse, quando il confronto tra i decisori politici e i rappresentanti dei lavoratori era sul criterio della distribuzione sociale della ricchezza, le due parti potevano sedere ai tavoli della concertazione col sorriso sulla bocca, gratificati dal vantaggio reciproco: ai dirigenti politici, i sindacati concertativi recavano l’utility gradita del consenso dei lavoratori; per parte loro, i dirigenti sindacali erano spesso consacrati in ruoli istituzionali (quanti boccioli di carriere sindacali hanno avuto fioritura politica ? Vogliamo elencarne i nomi ?). Le politiche del lavoro sono state, dunque, gestite in assetto collaterale, e le due parti ne portano meriti e demeriti. Ci sono state dignitose prese d’atto degli errori compiuti nella gestione delle politiche del lavoro? No. Continuano tutti a stare in politica. Manent optime. Nessuno si è dimesso; tutt’al più, sul versante politico, qualcuno è stato rottamato. Ora che c’è poco o nulla da concertare, le chiacchiere soporifere sono cessate e, al brusco risveglio, i lavoratori hanno trovato i propri figli nella… Tutti “collaterali” i sindacati ? No. Alcuni non hanno concertato e hanno difeso i diritti dei lavoratori nei tribunali del lavoro e dinanzi ai giudici amministrativi. I nostri supporter sanno quali frutti l’ANIEF abbia raccolto, con il suo innovativo metodo sindacale. Abbiamo visto lungo su parecchie questioni, a fronte della miopia del MIUR (che ora paga un alto prezzo, in termini di immagine e in solidum). Iniziammo con la vertenza code/pettine delle Graduatorie, e da allora tante battaglie – passando per il pasticciaccio brutto del concorso a d.s., (un flagello biblico, tanti sono i problemi che ha prodotto e continua a produrre, per i concorrenti e per l’Amministrazione)-, fino alla battaglia che combattiamo, alla testa di decine di migliaia di colleghi, dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, e alla battaglia (che riteniamo direttamente connessa) per la riaperture della Graduatorie a Esaurimento. Logicamente: il Governo non è più interessato alla concertazione perché sa che il sindacato non è in condizione di sopire le aspettative socioeconomiche dei lavoratori: per altro verso, non ha stomaco per convocare i sindacati, qual è il nostro, che gliela cantano e suonano, e che, per di più, tentano di fargliela suonare (e sarebbero milioni) dalla Corte di Giustizia Europea.

° Parole che suonano nuove
E’ da tempo che non si avvertiva tanta attenzione alla Scuola
Nei mesi scorsi abbiamo registrato l’attenzione preoccupata della Ragioneria Generale dello Stato e della Fondazione Agnelli per i tagli al comparto Scuola; in effetti, dal 2007 al 2012 il personale della scuola statale (insegnanti e Ata) è diminuito del 10,9%, percentuale quasi doppia della media del pubblico impiego. Anche Renzi ha manifestato attenzione per la Scuola. Adesso il Centro Studi di Confindustria ('Il capitale sociale e umano: la forza del Paese') scrive che dare più istruzione ai ragazzi innalzerebbe il Pil del 15%: “Se l’Italia avesse un livello scolastico come quello dei paesi più avanzati, in 10 anni avremmo un incremento in termini reali di 234 miliardi, con un guadagno di 3.900 euro per abitante”. Avanziamo due considerazioni. 1) I decisori politici che hanno governato in Italia negli ultimi lustri non sono stati in condizione di capire l’utilità, anche economica, dell’investimento sociale in istruzione; occorre quindi che siano allontanati dalle responsabilità decisionali. 2) La funzione docente va resa più appetibile, sia economicamente sia per certezza e celerità del percorso di assunzione. In atto, uno studio comparativo sulle retribuzioni nel pubblico impiego segnala che gli insegnanti sono, con un -2,5%, i dipendenti pubblici comparativamente peggio pagati; lo ha calcolato l’ARAN, nel Rapporto semestrale sulle retribuzioni pubbliche: i comparti che meglio hanno fronteggiato questi anni di crisi economica, quello dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL., quello dei dipendenti del comparto Sanità e il settore privato.
(Fonte: latecnicadellascuola.it 29/03/2014; 01.04.2014)

° Domande di mobilità del personale docente ed educativo, per l’a.s. 2014/2015
Prorogato il termine per presentare le domande di trasferimento e di passaggio
Le funzioni POLIS per l’invio delle domande di mobilità del personale docente della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado saranno disponibili fino alle ore 18,00 del 7 aprile 2014. In precedenza, il termine previsto al 29 marzo era stato prorogato al 2 aprile.

° Logica-mente. Ora che non c’è trippa per gatti, la concertazione langue
La concertazione tra governo e sindacati è un ricordo del passato. Come mai ? Segnaliamo una delle ragioni che possono avere contribuito all’allentare l’abbraccio.
Renzi, Poletti, Madia non hanno in agenda di convocare “tavoli di lavoro” con i sindacati. Negli anni delle vacche grasse, quando il confronto tra i decisori politici e i rappresentanti dei lavoratori era sul criterio della distribuzione sociale della ricchezza, le due parti potevano sedere ai tavoli della concertazione col sorriso sulla bocca, gratificati dal vantaggio reciproco: ai dirigenti politici, i sindacati concertativi recavano l’utility gradita del consenso dei lavoratori; per parte loro, i dirigenti sindacali erano spesso consacrati in ruoli istituzionali (quanti boccioli di carriere sindacali hanno avuto fioritura politica ? Vogliamo elencarne i nomi ?). Le politiche del lavoro sono state, dunque, gestite in assetto collaterale, e le due parti ne portano meriti e demeriti. Ci sono state dignitose prese d’atto degli errori compiuti nella gestione delle politiche del lavoro? No. Continuano tutti a stare in politica. Manent optime. Nessuno si è dimesso; tutt’al più, sul versante politico, qualcuno è stato rottamato. Ora che c’è poco o nulla da concertare, le chiacchiere soporifere sono cessate e, al brusco risveglio, i lavoratori hanno trovato i propri figli nella… Tutti “collaterali” i sindacati ? No. Alcuni non hanno concertato e hanno difeso i diritti dei lavoratori nei tribunali del lavoro e dinanzi ai giudici amministrativi. I nostri supporter sanno quali frutti l’ANIEF abbia raccolto, con il suo innovativo metodo sindacale. Abbiamo visto lungo su parecchie questioni, a fronte della miopia del MIUR (che ora paga un alto prezzo, in termini di immagine e in solidum). Iniziammo con la vertenza code/pettine delle Graduatorie, e da allora tante battaglie – passando per il pasticciaccio brutto del concorso a d.s., (un flagello biblico, tanti sono i problemi che ha prodotto e continua a produrre, per i concorrenti e per l’Amministrazione)-, fino alla battaglia che combattiamo, alla testa di decine di migliaia di colleghi, dinanzi alla Corte di Giustizia Europea, e alla battaglia (che riteniamo direttamente connessa) per la riaperture della Graduatorie a Esaurimento. Logicamente: il Governo non è più interessato alla concertazione perché sa che il sindacato non è in condizione di sopire le aspettative socioeconomiche dei lavoratori: per altro verso, non ha stomaco per convocare i sindacati, qual è il nostro, che gliela cantano e suonano, e che, per di più, tentano di fargliela suonare (e sarebbero milioni) dalla Corte di Giustizia Europea.

° Parole che suonano nuove
E’ da tempo che non si avvertiva tanta attenzione alla Scuola
Nei mesi scorsi abbiamo registrato l’attenzione preoccupata della Ragioneria Generale dello Stato e della Fondazione Agnelli per i tagli al comparto Scuola; in effetti, dal 2007 al 2012 il personale della scuola statale (insegnanti e Ata) è diminuito del 10,9%, percentuale quasi doppia della media del pubblico impiego. Anche Renzi ha manifestato attenzione per la Scuola. Adesso il Centro Studi di Confindustria ('Il capitale sociale e umano: la forza del Paese') scrive che dare più istruzione ai ragazzi innalzerebbe il Pil del 15%: “Se l’Italia avesse un livello scolastico come quello dei paesi più avanzati, in 10 anni avremmo un incremento in termini reali di 234 miliardi, con un guadagno di 3.900 euro per abitante”. Avanziamo due considerazioni. 1) I decisori politici che hanno governato in Italia negli ultimi lustri non sono stati in condizione di capire l’utilità, anche economica, dell’investimento sociale in istruzione; occorre quindi che siano allontanati dalle responsabilità decisionali. 2) La funzione docente va resa più appetibile, sia economicamente sia per certezza e celerità del percorso di assunzione. In atto, uno studio comparativo sulle retribuzioni nel pubblico impiego segnala che gli insegnanti sono, con un -2,5%, i dipendenti pubblici comparativamente peggio pagati; lo ha calcolato l’ARAN, nel Rapporto semestrale sulle retribuzioni pubbliche: i comparti che meglio hanno fronteggiato questi anni di crisi economica, quello dei dipendenti delle Regioni e delle AA.LL., quello dei dipendenti del comparto Sanità e il settore privato.
(Fonte: latecnicadellascuola.it 29/03/2014; 01.04.2014)

° Le dichiarazioni programmatiche del Ministro Giannini
La settimana scorsa le ha rese in audizione alla VII Commissione Cultura del Senato: una sorta di sommario delle questioni aperte; nulla che desti preoccupazione.
Il Piano pluriennale per l’edilizia scolastica è provvedimento che pone, per grazia ricevuta, la Scuola sul proscenio della cronica politica nazionale. Era da tempo che non avveniva (salvo che per gli esami di Maturità) ma in questo caso il provvedimento che consentirà interventi in migliaia di Scuola è pensato per l’Italia tutta, essendo quello dell’edilizia un settore “trainante”.

Sulla questione del precariato, il ministro dice di avere le idee chiare; né sembra preoccupata, beata lei, dall’imminente pronunciamento della Corte europea di Giustizia. Indica la strada maestra (concorsi a cattedra che, cadenzati periodicamente, possano via via servire i laureati), e la bretella di servizio (un TFA nel 2015). Questo il tecnicismo, e il ministro accenna anche al vero problema (i posti di lavoro) rievocando la locuzione “organico funzionale”. Se ne parlerà; senza fretta ! Nelle parole della Giannini, l’Organico funzionale dovrebbe configurare un gruppo professionale qualificato, operante in una rete di scuole, per assicurare continuità didattica e formazione specifica per le diverse disabilità. Insomma, sembra la buona intenzione del Ministro, e per di più finalizzata riduttivamente, e invece si tratta di una previsione di legge (sia pure rimasta lettera morta), sancita con l’art. 50 DL 9.2.2012, n°5, come modificato dalla Legge 4.4.2012, n° 35, e che prevede la “definizione, per ciascuna istituzione scolastica, di un organico dell'autonomia, funzionale all'ordinaria attività didattica, educativa, amministrativa, tecnica e ausiliaria, alle esigenze di sviluppo delle eccellenze, di recupero, di integrazione e sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali e di programmazione dei fabbisogni di personale scolastico, anche ai fini di una estensione del tempo scuola… La costituzione […] di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie… La definizione di un organico di rete per le finalità di cui alla lettera c) nonché per l'integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, la formazione permanente, la prevenzione dell'abbandono e il contrasto dell'insuccesso scolastico e formativo e dei fenomeni di bullismo, specialmente per le aree di massima corrispondenza tra povertà e dispersione scolastica… La costituzione degli organici di cui alle lettere b) e d) […] sulla base dei posti corrispondenti a fabbisogni con carattere di stabilità per almeno un triennio sulla singola scuola, sulle reti di scuole e sugli ambiti provinciali, anche per i posti di sostegno….”
La carriera degli insegnanti. La chiave dovrebbe essere la differenziazione delle funzioni (e, ove si aggiungano i titoli formativi, siamo d’accordo), e non più soltanto la anzianità di servizio.
La valutazione di sistema. Il Ministro darà attuazione al Regolamento sul Sistema Nazionale (DPR n. 80 del 2013) coinvolgendo, in misura maggiore di quanto l’INVALSI non abbia fatto, le scuole e supportandole nelle procedure di autovalutazione dei servizi che erogano agli utenti.
Il Fondo Miglioramento dell’Offerta Formativa. Come dichiarato, sarà riportato a 1,5 miliardi.
Finanziamento alle scuole paritarie. Un punto fermo: Un pegno di civiltà ! Particolarmente sentito nella coscienza di chi non sente l’urgenza di guardare i contratti che le scuole paritarie fanno firmare e verificare l’ammontare delle retribuzioni riconosciute al personale docente.
Selezione dei dd.ss. Non poteva mancare, durante l’audizione, un cenno alla necessità di attivare procedure innovative in una materia nella quale, a conti fatti, la magistratura amministrativa ha influito largamente sulle nomine scaturite dall’ultimo concorso.
L’eterno ritorno dell’uguale. Come i predecessori, il Ministro si è impegnata su questioni croniche qual è quella della revisione degli organi collegiali. A proposito ? A quando la revisione delle tabelle delle classi di concorso ? Sarebbe stato importante che fossero pronte prima del rinnovo delle graduatorie triennali. Ma quanto tempo ci vuole ? Se ne parlò ai tempi della Aprea sottosegretario. Si dia al gruppo degli esperti un criterio tassativo, e li si chiuda dentro, perché nulla trapeli, finché non avranno deciso.

° Seminario nazionale di formazione musicale
Si terrà domani, 4 aprile, all’I.C. “Regina Margherita” di Roma
“Musiche inclusive. Modelli musicali di insieme per il sostegno alla partecipazione e all’apprendimento nella secondaria di I grado” si prefigge di unire alla presentazione delle relazioni tematiche attinenti i riferimenti pedagogici, psicologici e normativi del concetto di musica inclusiva la sperimentazione modelli didattici laboratoriali. E’ organizzato dalla D.G. Generale del personale scolastico e dal Comitato Nazionale per l’apprendimento della Musica.