° Concorso a premi, di scrittura creativa: “Scendincampo, raccontare di sport”
E’ rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 2° grado statali
Ogni studente può partecipare con un solo racconto (max 10.000 battute, spazi inclusi) inedito che abbia per argomento un evento sportivo o una situazione connessa allo sport. Lo inoltrerà indicando all’esterno della busta un motto (che riporterà anche accanto al titolo del racconto); nella busta con il racconto andrà inserita un’altra busta sigillata contenente nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e scuola di appartenenza. Gli elaborati, in duplice copia, dovranno pervenire entro sabato 7 giugno 2014 al seguente indirizzo: Segreteria Concorso “Raccontare di sport” - c/o Liceo Leopardi – Majorana - Piazza Maestri del Lavoro, 2 - 33170 Pordenone.

° Occorre una messa a fuoco
Il presidente del Consiglio Episcopale Italiano, il Cardinale Bagnasco teme pericoli di indottrinamento culturale nella prassi educativa delle scuola statale. Non ci risultano.
La Scuola esautora le famiglie della funzione educativa? A scuola l’ideologia corrompe gli alunni? In apertura della seduta del Consiglio Episcopale Permanente CEI, lo scorso 24 marzo, il Cardinale ha detto, tra altro: “Affermeremo l'urgenza del compito educativo; la sacrosanta libertà dei genitori nell'educare i figli; il grave dovere della società di non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi; il diritto ad una scuola non ideologica e supina alle mode culturali imposte; la preziosità irrinunciabile e il sostegno concreto alla scuola cattolica. Essa è un patrimonio storico e plurale del nostro Paese, offrendo un servizio pubblico seppure in mezzo a grandi difficoltà e a prezzo di sacrifici imposti dall'ingiustizia degli uomini: ingiustizia che i responsabili fanno finta di non vedere pur sapendo l'enorme risparmio che lo Stato accantona ogni anno grazie a questa peculiare presenza… È in questo orizzonte che riaffermiamo il primato della persona, e quindi la tutela che si deve ad ogni persona specialmente se in situazione di fragilità - contro ogni forma di discriminazione e violenza… La lettura ideologica del 'genere' è oggi "una vera dittatura", che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l'identità di uomo e donna come pure astrazioni… Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei 'campi di rieducazione', di 'indottrinamento'. Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l'esplicita autorizzazione?... I genitori non si facciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza: non c'è autorità che tenga". (Fonte: Alessandro Giuliani – La tecnica della scuola - 24/03/2014).
Tra le ragioni di questa intemerata, sta il giudizio negativo del Cardinale su tre opuscoli dal titolo 'Educare alla diversità a scuola', fatti pervenire agli studenti delle scuole secondarie. A parte il fatto che non possiamo giudicare, non avendo letto i libretti, diciamo per esperienza che la maggior parte della mole di brevi pubblicazioni che piovono nelle scuole resta sui banchi o addirittura negli scatoloni senza che gli studenti se ne accorgano, perché questi contributi esterni poco o nulla aggiungono all'insegnamento autonomamente impartito.
E’ impensabile che la CEI disconosca la cura che noi lavoratori della Scuola abbiamo della persona dei nostri alunni, noi che – pur con le scarse risorse che la casta ci concede – rappresentiamo la prima linea dello Stato nell’accogliere e servire, senza discriminazione alcuna, la “persona” secondo l’accezione mounieriana: bambini, ragazzi, giovani, i disadattati, gli immigrati, gli alunni in condizione di handicap. Gli insegnanti abbiamo ben altre urgenze educative che quella di sottrarre ai genitori il compito educativo, e cerchiamo anzi collaborazione. In fede ! Dobbiamo purtroppo costatare che, malgrado la berlingueriana legge sulla parità scolastica, si va andanti all’interno di una un’aberrazione prospettica: - o l’Episcopato si offre cristianamente di contribuire a sostegno del servizio pubblico di istruzione e formazione procurando “l'enorme risparmio che lo Stato accantona ogni anno” (e Dio sa quanto la Scuola abbia bisogno di aiuto), - o l’Episcopato ritiene che la “persona” degli studenti vada difesa dalla scuola statale. Sinceramente, non pensiamo possibile che la CEI voglia suggerire alle famiglie che non possano fidarsi della scuola statale. Sarebbe assurdo. La CEI si prepara al pressing sulle autorità politiche per il contributo alle scuole cattoliche ? Non sarebbe un problema. E però ci preoccupa un possibile indiretto risvolto di questa dichiarazione: Non vorremmo che contribuisse a stoppare la ipotesi, ancora alborale, che redistribuirebbe i 13 anni dell’iter scolastico facendoli partire con l’ultimo anno della scuola dell’Infanzia (fissando l’inizio dell’obbligo scolastico ai 5 anni di età). Già Luigi Berlinguer, nel prospettare il suo riordino dei cicli, ebbe un inciampo in questa questione, perché la componente cattolica della maggioranza parlamentare che sosteneva il governo sostenne che le famiglie hanno il diritto-dovere di educare i fanciulli, senza interferenza dello Stato.

 

° La stessa musica stonata ma adesso almeno c’è la legge
Automatismi stipendiali del personale della scuola: habemus la legge n.41/2014
Pubblicata (G.U. n.69, 24 marzo) la legge che rimuove, per tutto il personale, il blocco della progressione per anzianità di servizio; inoltre, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario al quale sono state riconosciute le posizioni economiche maturate negli aa.ss. 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014 non dovrà restituire quanto percepito a tale titolo. La nota stonata ? La copertura finanziaria della legge viene da un taglio (38,87 milioni al fondo Arricchimento dell’offerta formativa e per il funzionamento amministrativo/didattico delle scuole. Il Governo ha promesso che il Fondo sarà reintegrato; nel frattempo, ItaliaOggi segnala che il sistema di assegnazione dei fondi del MOF non regge più (A rischio tutte le attività aggiuntive”,25.03.14).

° Graduatorie ad esaurimento: Frasi e sensibilità differenti, politiche differenti
I precari delle G.E., quali pensieri evocano nella Giannini, quali nell’ANIEF? C’è ora un fatto che potrà risultare di aiuto per le sorti dei precari: a pochi giorni dalla sentenza della Corte Europea, una mozione parlamentare M5S propone un piano di immissioni in ruolo per docenti ed ATA; coincide parecchio con le nostre proposte.
Stefania Giannini (dichiarazione a "Mattino5"): "Abbiamo circa 160.000 insegnanti precari di varie tipologie, che hanno ancora bisogno di una soluzione. Non credo che la strada sia la stabilizzazione, prendere il pacchetto e trasferirlo in modi che non saprei inventare, e che nessuno prima di me ha saputo inventare, in una forma di stabilizzazione”. Così: non si accinge a stabilizzare tutto il “pacchetto”.
La considerazione dell’ANIEF (in questa rubrica, lo scorso ottobre) per i colleghi delle G.E.: “Quella dei precari è una condizione di sofferenza socio-economica ma anche esistenziale perché comporta l’incertezza del futuro. Nell’alea della scelta, il precario non è nella condizione di valutare quale opzione gli sia più vantaggiosa, e però è nella necessità di scegliere se sia meglio, nella giostra del lavoro, attendere una supplenza duratura o accettarne una qualunque o ciò che si viene presentando (contratto a progetto, master, stage). Abbandonare ? No ! Perché il precario della scuola è nella condizione del giocatore perdente che non può lasciare il tavolo. Quale sia la condizione del “precario”, i decisori politici non lo sanno ma il prezzo della insipienza lo pagheranno perché l’avere sacrificato un’intera leva di giovani si ritorcerà inevitabilmente sulla qualità della vita di tutti. L’ANIEF, sindacato sostenuto dai precari e in buona parte da essi formato, ha il “privilegio” amarissimo di capirli e di saperli difenderli”.
Alcune parti della Mozione parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle. “PREMESSO CHE... la direttiva 1999/70/CE del 28 giugno 1999… si incentra sul principio di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato, e sulla prevenzione dell'abuso derivante dalla reiterazione dei contratti a termine… Nel settore pubblico, l'articolo 49 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha sostituito l'articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, imponendo alle amministrazioni pubbliche l'obbligo di «assumere esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato» in presenza di «esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario», e ripristinando la possibilità di avvalersi di forme contrattuali flessibili unicamente «per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali», con disciplina, dunque, più restrittiva, nella proclamazione del superamento del «lavoro precario»… Il tribunale di Siena, sezione lavoro, a seguito del ricorso depositato il 16 settembre 2009... ha disposto la conversione del contratto di lavoro a tempo determinato in contratto di lavoro a tempo indeterminato, e condannato il Ministero dell'istruzione, dell'università e ricerca a reinserire in servizio la parte ricorrente nel posto di lavoro per lo svolgimento delle medesime mansioni. … Il fenomeno del precariato risulta particolarmente diffuso in ambito scolastico, un settore in cui i numeri sono impietosi e parlano di 118.468 docenti assunti con contratti a tempo determinato e di 18.428 unità assunte a tempo determinato come personale amministrativo, tecnico e ausiliario: cifre che fotografano un ulteriore aumento rispetto al 2013; il precariato scolastico risulta avere un'incidenza negativa non solo sulla condizione di incertezza lavorativa ed economica del personale scolastico, ma anche sulla continuità didattica e qualità dell'insegnamento, che risultano fortemente penalizzate; il 21 novembre 2013, la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto della direttiva sul lavoro a tempo determinato, utilizzando i supplenti con contratti a termine «continuativi», che durano anche molti anni e lasciandoli in condizioni precarie nonostante svolgano un lavoro permanente come gli altri, IL PARLAMENTO IMPEGNA IL GOVERNO: ad adottare iniziative normative volte ad istituzionalizzare il processo di stabilizzazione del personale utilizzato con contratti a tempo determinato… - a programmare, a partire dal 2014, un piano quinquennale di assorbimento in ruolo del personale docente precario che abbia conseguito o consegua nel corso del quinquennio titoli abilitanti e, nel contempo, abbia maturato o maturi almeno tre annualità complessive di servizio, o che abbia superato o superi le procedure pubbliche concorsuali; - a programmare a partire dal 2014 un piano triennale di assorbimento in ruolo sulla base dei posti vacanti e disponibili del personale amministrativo, tecnico e ausiliario precario inserito in graduatoria che abbia maturato almeno tre annualità di servizio con contratti reiterati a tempo determinato.

° Personale docente ed educativo: Aggiornamento e trasferimenti interprovinciali G.E.
Questo D.M. non riguarderà lle graduatorie di circolo e di istituto.
a t.i., e ai fini della chiamata a supplenza annuale o a supplenza fino al termine delle lezioni. La richiesta di trasferimento ad altra provincia comporta, automaticamente, il trasferimento da tutte le graduatorie in cui l’aspirante è iscritto e la cancellazione da tutte le graduatorie della provincia di provenienza. Il personale che in atto è iscritto “con riserva” dovrà confermarla o scioglierla. Le fasce G.E. sono, in atto: I, II, III e IV fascia. Questa, istituita nel 2012 con la denominazione “Fascia aggiuntiva alla III” comprende i docenti abilitatisi, dal 2008 al 2011, a conclusione: dei corsi di laurea in scienze della formazione primaria; dei corsi abilitanti COBASLID di II livello ad indirizzo didattico; del secondo o terzo corso di formazione di II livello per Educazione musicale (classi 31/A e 32/A), e del corso di formazione Strumento musicale nella scuola media (classe 77/A). Per effetto del contenzioso giudiziario in atto, resta da vedere se il decreto imminente disporrà per questi docenti il passaggio in III fascia (come Anief sostiene) o la permanenza in una fascia creata per ragioni contingenti nel periodo di validità delle graduatorie che scadono con l’a.s.2013/14. Tutte le domande dovranno essere inoltrate : quelle di permanenza, di aggiornamento, di conferma dell’inclusione con riserva e di scioglimento della riserva vanno inoltrate all’U.S.R. che ha gestito la relativa domanda per il triennio 2011/2014; le domande di trasferimento (anche di posizione con riserva) vanno dirette all’U.S.R. della sede prescelta. Il D.M. conterrà novità per la valutazione dei servizi prestati nei licei musicali, e disposizioni particolari per l’inoltro di documenti cartacei (titoli di riserva e titoli di Specializzazione che saranno conseguiti dopo la scadenza dei termini). Sembra (Fonte Orizzontescuola.it–21.03.2014) che una novità sarà la valutabilità dei servizi di insegnamento prestati nei progetti promossi dalle Regioni in convenzione col MIUR. Saranno utili gli elenchi, aggiornati al 28 febbraio 2014, delle scuole statali dell'infanzia, primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado, istituti omnicomprensivi, scuole collocate nelle piccole isole; saranno consultabili sui siti WEB MIUR.

° A buoni propositi, siamo a posto
Dichiarazioni di Renzi e della Giannini che fanno bene sperare
Renzi. “A me ha colpito una cosa: noi spendiamo di più per gli interessi sul debito che no per l'educazione e università. … è come se una famiglia spendesse più per i debiti che per mandare a scuola i figli. … L' Italia è un paese che nel suo budget, anche se ora ha recuperato con uno spread più basso, il peso degli interessi sul debito superiore ad altri investimenti”. Giannini: “Il settore Scuola è talmente dimagrito che se si va oltre, sotto la 40 o la 38 (con riferimento alle taglie da donna), si va verso l'anoressia. Mi auguro che Padoan non voglia un'istruzione anoressica. In tal caso il Governo Renzi non potrebbe davvero ergersi a esecutivo della svolta".
(Fonte: latecnicadellascuola.it - 21/03/2014

° Abbandono scolastico. alcuni dati
Nel 2013, 160 mila studenti hanno abbandonato la Secondaria superiore statale.
“A ritirarsi è stato il 27% di chi aveva iniziato il ciclo formativo dei cinque anni. Un piccolo miglioramento rispetto alla precedente rilevazione con 20 mila drop out in più, pari al 29,7%. Ma resta intatto l’allarme per una emergenza formativa che colloca l’Italia in fondo alla media Ue, con ben due milioni e 900 mila studenti — più degli abitanti di Roma — che negli ultimi 15 anni hanno lasciato… Complessivamente, negli ultimi quindici anni, non è arrivato alla soglia dell’esame di maturità il numero colossale di 2.868.394 studenti. Centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze, senza nome né volto, che si sono persi per strada e hanno abbandonato la sfida. Erano partiti, anno dopo anno, in 9.109.728: risulta quindi, «caduto» sui banchi, il 31,5%. In Italia la quota di Neet è molto superiore a quella della media europea (22,7 e 15,4 per cento rispettivamente). E cresce significativamente se rapportata a Germania (9,7%), Francia (14,5%) e Regno Unito (15,5%) per avvicinarsi a quella della Spagna (21,1%).
(Fonte: corrieredellasera.it - 24/03/2014)

° Concorso Nazionale "Onesti nello Sport" - a.s. 2013/14
E’ indetto dal C.O.N.I. e dalla Fondazione “Giulio Onesti”, in collaborazione col Miur
L’iniziativa è finalizzata a favorire lo sviluppo di una cultura della legalità sportiva, e a contrastare ogni forma di violenza connessa allo sport e ogni forma di doping; il titolo di questa edizione è: "Sport e pari opportunità". Ogni informazione, nel sito www.istruzione.it.

° Concorso “Tabula praenestina”. Adesioni entro il 30 aprile
Si svolgerà presso l’IISPT di Palestrina, nei giorni 28 e 29 maggio 2014.
Sono ammessi al Concorso gli alunni delle classi 3°, 4° e 5° degli Istituti Professionali e Tecnici, con almeno uno dei seguenti indirizzi: alberghiero e ristorazione; turistico; fotografia; abbigliamento e moda. La sezione fotografica è aperta anche a fotoamatori e alunni di Licei. Si articola nelle seguenti sezioni: - Concorso Alberghiero – Enogastronomico; - Concorso di Ricevimento e/o Turistico; - Concorso Fotografico Internazionale; - Concorso di Moda. Gli oneri connessi alle spese di alloggio per gli alunni concorrenti e per n. 1 docente accompagnatore saranno a carico dell’organizzazione; gli oneri relativi ad eventuali altri docenti accompagnatori saranno a carico dell’Istituto di appartenenza. Il bando si legge nel sito del MIUR; per informazioni: il sito www.professionalepalestrina.it; il tel. 06.9538087; il fax 06.9537963; la e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; il sito: http://www.webalice.it/tabulapraenestina.

° In attesa del 27 marzo
La Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sul buon diritto dei precari della Scuola. Sono trascorsi oltre 50 mesi da quando l’ANIEF ha posto la questione.
Già nel gennaio del 2010, l’ANIEF, neonata, invocava il principio di “non discriminazione” tra il personale di ruolo e il personale nominato alla medesima funzione con contratto a t.d., e non esitava a denunciare, dinanzi all’opinione pubblica, una discriminazione giuridica ed economica che i decisori politici hanno sempre perpetuato a danno dei precari della Scuola. In questa guerra tra due generazioni, innescata in Italia da politici inetti che hanno tagliato via i giovani dal mondo del lavoro, l’efficace iniziativa sindacale dell’ANIEF è risultata tra le più lungimiranti (quanti abbiamo sempre assistito a questa discriminazione, come se non la vedessimo !) ed tra quelle eticamente di maggiore valenza ideale, perché è stato un giovane ad assumere a sé la causa dei giovani. In questa battaglia, Marcello Pacifico e l’Ufficio legale dell’ANIEF hanno già conseguito parecchie vittorie, a favore di colleghi della scuola che avendo maturato tre anni di contratti annuali a t.d. su posti vacanti e disponibili si sono visti riconoscere dai tribunali del lavoro risarcimenti economici per la mancata nomina a t.i. Analogamente, per altri colleghi precari, l’ANIEF ha ottenuto il riconoscimento economico e amministrativo della progressione di carriera (denaro e anni di servizio). Il 27 marzo prossimo, la Corte di Giustizia Europea si occuperà della remissione della legge italiana 106/2011 (che, secondo le ordinanze della Corte Costituzionale italiana e del Tribunale di Napoli, potrebbe essere in contrasto con la Direttiva Comunitaria n.70 del 1999). In caso di esito favorevole, molte decine di migliaia di colleghi che sono andati dietro Marcello, idealista senza paura, punteranno lo sguardo al MIUR. Quale la soluzione ? L’immaginifico Renzi potrebbe pensare all’organico funzionale dell’Autonomia.

° Le risorse economiche per l’edilizia scolastica
Ammonterebbero a 3 miliardi e 713 milioni
Sarebbero sufficienti per circa 10 mila interventi cantierabili; per un miliardo provengono dal Fondo per l'Edilizia del Miur. Verrebbero assegnate da una Unità di missione appositamente creata a Palazzo Chigi, che opererà in raccordo con il Miur e con gli altri ministeri competenti in materia di spendibilità dei fondi comunali. (Fonte: ItaliaOggi - 18/03/2014)
In effetti, le giunte comunali sembrano intravedere in questo progetto della messa in sicurezza degli edifici scolastici un’occasione per uscire dal torpore in cui sono stati costretti dalla normativac.d. del “patto di stabilità” e intravedono uno scenario in cui nell’imminente futuro fervent opera tornando il lavoro nel settore dell’edilizia (che, notoriamente, è trainante di largo indotto). Va intesa in questo senso una recente dichiarazione di Piero Fassino, presidente dell’Anci, che ha auspicato un’iniziativa del premier Letta per ottenere dalla UE”… che si superi il vincolo del patto di stabilità relativamente ai fondi comunitari e agli stanziamenti che il governo ha previsto per l'edilizia scolastica…”. (Fonte: Tuttoscuola.com - 20/03/2014)

° Docenti ammessi al corso on line “Competenze Digitali”
Nel sito del MIUR ne è pubblicato l’elenco; si tratta di insegnanti dell’area matematica – scientifica - tecnologica della scuola secondaria di II grado.
La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e l'Autonomia Scolastica del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), organizza, con il supporto scientifico del Comitato Olimpico delle Olimpiadi Italiane di Informatica e l’AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico), la seconda edizione del corso per la formazione di docenti dell’area, su tematiche di “Computer Science”, afferenti ai contenuti delle Olimpiadi Italiane di Informatica (OII)… In caso di rinuncia da parte di uno degli ammessi, si scorrerà la graduatoria e saranno ammessi al corso, in ordine di posizione, i docenti esclusi.

° Alunni con cittadinanza non italiana: una rilevazione statistica di ISMU e MIUR
L’Istituto per lo Studio della Multietnicità ha monitorato l'a.s. 2012/2013.
Il numero degli alunni con cittadinanza non italiana è in continua crescita; nell’anno di riferimento erano 786.630 (l'8,8% sul totale degli iscritti nelle scuole italiane); tra essi, sono: rumeni 148.602; albanesi 104.710; marocchini 98.106. Gli alunni di seconda generazione sono il 47,2% degli studenti stranieri (percentuale che sale all'80% nelle scuole dell'infanzia e al 60% nella primaria). La formazione tecnica e professionale è sempre in testa alle preferenze dei ragazzi con cittadinanza non italiana (scelta dall’80% degli alunni). Nei risultati scolastici, gli alunni con cittadinanza non italiana guadagnano terreno, anche all’esame di Stato.

° La Legge 440/1997 è il moderno “Pozzo di San Patrizio”.
Per la proroga dei contratti di appalto di pulizia e per coprirne i costi, alla Camera si pensa di attingere (20 milioni) ai fondi stanziati con questa legge
“Non ci sono più dubbi: la legge n. 440/1997 voluta dal ministro Luigi Berlinguer per sostenere l’autonomia delle istituzioni scolastiche sta diventando un lontano ricordo e gli stanziamenti da essa previsti sono sempre più aleatori. Dopo il taglio di 39 milioni di euro previsto dal decreto sugli scatti stipendiali per risolvere (o per meglio dire per tamponare) il problema delle posizioni economiche del personale Ata, arriva adesso un altro taglio: 20 milioni di euro per consentire la proroga degli appalti di pulizia nelle scuole fino al 31 marzo prossimo. La disposizione è contenuta nel decreto legge n. 16 del 6 marzo scorso all’esame della Camera in questi giorni”. (Fonte: Continua il "massacro" della legge 440 - latecnicadellascuola.it - 20/03/2014)

° Le alterne vicende economiche del personale scolastico
La Camera ha esaminato il d.d.l. di conversione del decreto sugli automatismi: gli scatti stipendiali saranno pagati ma con auto copertura dalle risorse delle scuole.
Due dichiarazioni conclusive impietose nei confronti del precedente governo, figlio di nessuno. Il ministro Stefania Giannini: “Con l’approvazione del decreto si è corretto il tiro rispetto ad un errore commesso in passato…”. Elena Centemero (responsabile nazionale Scuola ed Università di Forza Italia): “Questo provvedimento è un intervento d'urgenza per porre rimedio ad un pasticcio burocratico del governo Letta e della Ministra Carrozza”. Il M5S evidenzia, invece, ciò che anche l’ANIEF giudica inaccettabile: che si provveda ai diritti del personale penalizzando l’offerta formativa. Silvia Chimienti (relatrice di minoranza) ha dichiarato: “Il Movimento 5 stelle ha provato a migliorare il decreto sugli scatti stipendiali dei docenti, approvato questo pomeriggio alla Camera senza modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato, ma il Governo ha bocciato tutti gli emendamenti presentati. Dunque restano appena 120 i milioni stanziati per il ripristino dell’annualità 2012, a fronte dei 370 necessari secondo le quantificazioni del MEF, e diventa legge il conseguente rinvio alla sessione negoziale per reperire i 250 milioni mancanti, che verranno inevitabilmente sottratti al MOF”. (Fonte: latecnicadellascuola - 19/03/2014)
Prospettive nere, invece, per i “Quota 96”. La Ragioneria dello Stato valuta “incerte” le coperture economiche individuate in sede politica concordemente da tutti i gruppi. La Tecnica della scuola riporta la delusione della Ghizzoni (parlamentare PD, costantemente impegnata in questa questione): “Non mi è mai capitato di vedere una sostanziale coincidenza di opinioni tra i diversi gruppi parlamentari nel voler dare soluzione ad un problema e tuttavia non giungere a detta soluzione. Ci dia, il Governo, una soluzione alternativa se la nostra copertura è inadeguata! Questo cos’è, se non il fallimento della politica?? Se l’opinione della RdS e del MEF è più forte dell’indirizzo politico espresso dai gruppi politici, che ci stiamo a fare?”.