Sono riprese le prove del concorso straordinario per le assunzioni di 32 mila insegnanti della scuola secondaria: a causa dell’alto numero di casi di Covi-19, la procedura, introdotta con il DD n. 510 del 23 aprile 2020 e DD n. 783 dell’08 luglio 2020, è stata contrassegnata da uno lungo stop, interrotto solo ieri con il riavvio della prova unica alla quale fino a venerdì prossimo si sottoporranno meno di 20 mila candidati su oltre 64 mila partecipanti.
Anief ritiene che continuino a permanere dei dubbi sulle possibilità effettive che i vincitori vengano assunti il prossimo 1° settembre: dopo il termine delle prove ordinarie, bisognerà infatti anche attendere l’esito delle prove suppletive ordinate dai giudici per via delle immotivate esclusioni di tanti candidati che non hanno potuto partecipare alle prove a causa dello stesso Covid, per i quali il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni per presentare ricorso. Una circostanza, quella di allestire le prove suppletive per chi non ha potuto partecipare a causa del Covid-19, confermata anche per espressa disposizione del TAR del Lazio. Inoltre, il Consiglio di Stato ha emesso un’Ordinanza esemplare, ottenuta dagli avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo ed emanata sempre in favore di quei candidati che, secondo il DD n. 510/2020 non avrebbero potuto partecipare al concorso straordinario perché non erano formalmente iscritti ai corsi di specializzazione sostegno (TFA) perché non avviati entro il 29 dicembre 2019 o non conclusi entro il termine fisso previsto. Marcello Pacifico, presidente Anief, ritiene che “a questo punto oltre che a permettere il prima possibile lo svolgimento delle prove di tutti gli esclusi in modo illegittimo, ci aspettiamo pure soluzioni a favore dei tanti precari che continuano a coprire 250 mila cattedra a supplenza annuale, in alto numero con oltre i 36 mesi di servizio minimo indicato anche dall’Unione europea come requisito sufficiente per la stabilizzazione”.