Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, invita loro a fare inserire una norma che estenda il doppio canale di reclutamento a nuove graduatorie d'istituto provinciali, come avevano sostenuto nella precedente legislatura, e trasformi tutte le esistenti graduatorie di merito concorsuali in nazionali, così da poter assumere precari storici con e senza abilitazione (previa frequenza del PAS cui far accedere anche gli ITP) e vincitori e idonei, con l'allargamento del piano di stabilizzazione dei lavoratori delle cooperative a tutto il personale educativo ed Ata senza dimenticare la conversione dell'organico di fatto in organico di diritto, specie sui posti in deroga di sostegno, e l'attivazione dei profili As e C per il personale Ata.
Dopo giorni di silenzio, nelle ultimissime ore i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle delle commissioni Cultura escono sul caso decreto scuola estivo, dopo le uscite del Ministro Bussetti che pone in capo ai 5 Stelle la frenata in Consiglio dei Ministri: pretendono che “all’interno del decreto si rispettino alla lettera le linee dell’intesa del 24 aprile che parlano di percorsi abilitanti selettivi e concorso con procedure e non con selezione semplificata”.
La dialettica politica sui precari della scuola rischia di trasformarsi in uno scontro. Anief, che dalla sua nascita segue da vicino le vicende della mancata stabilizzazione dei tanti supplenti della scuola italiana ed è promotore del coinvolgimento dell’Ue per risolvere il problema, che ha portato la Commissione Europea a scrivere allo Stato Italiano minacciando l’avvio di una procedura d’infrazione, torna a chiedere di adottare alcuni provvedimenti imprescindibili per risolvere il problema alla radice.
Se si arrivasse a queste norme, il testo voluto dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti e concordato con le altre sigle sindacali avrebbe un suo perché al di là di episodica e poche ulteriori assunzioni una tantum e nuovi periodici corsi riservati abilitanti che non portano al ruolo, diventerebbe una prima risposta urgente al problema delle cattedre scoperte, delle supplenze date ormai a caso, del reiterato fenomeno del precariato, della qualità tanto ricercata, di quanto ci chiede la Commissione europea.
“Siamo pronti su questi temi, come Anief – dice il presidente Marcello Pacifico - a dialogare con tutte le forze parlamentari, dopo aver scritto al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, perché per una volta l'ennesimo provvedimento sulla scuola venga preso nel rispetto del buon senso, del diritto e della Costituzione senza penalizzare la continuità didattica, senza mortificare le professionalità esistenti, senza trascurare il merito e il buon andamento dell'amministrazione scolastica. La politica sarà in grado di ascoltarci? Di certo dal 7 agosto, il Parlamento è chiuso mentre il sindacato – conclude Pacifico - rimane aperto al dialogo con le istituzioni e i lavoratori”.
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