Mentre almeno 30 mila cattedre su sostegno continuano a essere date in deroga in sfregio alla continuità didattica, altre 12 mila saranno date in supplenza annuale pur essendo conteggiate in organico di diritto mentre ulteriori 18 mila relativi a Quota 100 non sono state conteggiate. Continuando così il MEF porterà l'Italia dritta verso una multa salata dalla Commissione.
Non sono 5 mila le assunzioni di docenti in meno rispetto ai posti vacanti e disponibili, ma almeno dieci volte tanto: la riduzione imposta dal Mef nei giorni scorsi rispetto al contingente richiesto dal dicastero di Viale Trastevere, giustificata dalla riduzione di alunni registrata nell’ultimo biennio a causa della denatalità, è solo l’ultima sforbiciata sulle assunzioni che si dovrebbero realizzare. Il calcolo è presto fatto: “I posti liberi censiti dopo la mobilità, infatti, sono più di 64.000 – scrive Orizzonte Scuola -, per cui nemmeno l’iniziale richiesta di 58.627 avrebbe coperto tutte le cattedre vacanti. In totale, mancano all’appello circa 12.000 posti, che andranno alle assegnazioni provvisorie/utilizzazioni e alle supplenze al 31 agosto”. A questi bisogna aggiungere quelli di quota 100 volutamente non conteggiati e quelli in deroga su sostegno ma che, per effettive esigenze, Anief stima in almeno la metà dei posti assegnati in supplenza in base ai dati statistici relativi all'aumento progressivo di iscrizioni di alunni con handicap certificato e alle richieste delle scuole.
Marcello Pacifico (Anief): “Fino a quando tutti i posti vacanti non saranno annoverati nell'organico di diritto e non si utilizzerà appieno il doppio canale di reclutamento assumendo idonei e vincitori dei concorsi come precari abilitati o con 36 mesi di servizio, la continuità didattica sarà una mera chimera, il balletto delle supplenze farà da padrone e con esso le richieste di risarcimenti da parte dei precari danneggiati e che non ce la fanno più a passare come vittime sacrificali di un sistema che sembra sempre più avvolto su stesso”.
Sulle immissioni in ruolo della prossima estate c’è poco da ridere: la situazione è peggiore di quello che molti pensano. Perché ci sono altri 50 mila posti che andrebbero aggiunti a questa lista, senza trascurare gli ulteriori posti che si renderanno liberi per effetto del licenziamento dei docenti assunti in ruolo con riserva dalle GaE, dopo le sentenze dell'adunanza Plenaria, nonostante abbiano superato anche l’anno di prova.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE
“L’assurdo di tutta questa situazione – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è che dei 53 mila posti autorizzati per le immissioni in ruolo meno della metà verranno assegnati. Gli altri, andranno a rimpinguare il già altissimo numero di cattedre destinate alle supplenze annuali, che al termine di questa estate raggiungerà la quota record di 200 mila supplenze annuali. Perché le disposizioni che servono non si continuano a fare, ignorando anche la lettera di costituzione in mora per abuso di precariato, recapitata all’Italia solo qualche giorno fa dalla Commissione dell'Unione Europea”.
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