La replica di ANIEF: l'interpretazione è fuorviante, viola la legge e quanto da sempre riconosciuto nell'aggiornamento delle ex graduatorie permanenti, da cui in caso di esaurimento dei posti si procederà all'assunzione dalle nuove graduatorie
LA NOTA DELLA CISL
Il decreto salva-precari scaturito dall’intesa dello scorso 1° ottobre continua ad avere punti molti punti critici. E, come se non bastasse, ci sono anche interpretazioni fuorvianti. Come quella che arriva da uno dei sindacati che ha acconsentito a quell’accordo col Miur. In una nota pubblicata da Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, si fanno pericolosi distinguo ai danni degli insegnanti della scuola paritaria, in particolare nel caso del “concorso straordinario, finalizzato – sostiene Gissi – a stabilizzare il rapporto di lavoro di chi è in servizio da anni come supplente nella scuola statale. Si tratta di una procedura necessariamente circoscritta a questa tipologia di destinatari, vale a dire personale già operante alle dipendenze dello Stato, sia pure precariamente”.
LA POSIZIONE DI ANIEF
Il giovane sindacato autonomo, con riferimento alla nota della Cisl Scuola, parla espressamente di grave errore nell’interpretazione della normativa, in primo luogo perché non è un concorso per assumere 24 mila precari, ma per creare un nuovo sistema di reclutamento sostitutivo delle ex graduatorie permanenti esaurite. Stante così le cose è evidente che bisogna guardare a come era valutato questo servizio nelle Gae e alla platea degli interessati, i precari di terza fascia delle graduatorie di istituto. Ed ecco la risposta: il servizio prestato nelle scuole paritarie è valutato sempre, mentre quello dei corsi Iepf certamente nelle graduatorie di istituto. Allora ci chiediamo, cui prodest lasciare tutti i docenti delle scuole paritarie o dei corsi Iepf fuori dal concorso straordinario bis? Quanto alla giurisprudenza, dopo le prime pronunce negative, recentemente un’ordinanza del Consiglio Di Stato ottenuto dai legali dell’Anief ha riconosciuto la validità del servizio prestato presso le scuole comunali paritarie alle procedure del primo concorso riservato ai docenti abilitati della scuola primaria e infanzia. Pertanto, siamo più che convinti che questo servizio debba essere valutato e ringraziamo quanti nella maggioranza hanno chiesto la stessa cosa con voci di dissenso per l’esclusione del servizio nelle paritarie. Intanto è confermato lo sciopero del prossimo 12 novembre per far sentire la voce in Parlamento dei tanti precari esclusi dal nuovo concorso straordinario e dei tanti collaboratori scolastici che non saranno stabilizzati.
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