Per assumere 10 mila insegnanti di religione cattolica e per scorrere nelle more le graduatorie di merito degli altri 3 mila idonei compilate quindici anni fa, così come farà ancora durante il sit-in e lo sciopero del 12 novembre. La proposta estende le nuove procedure concorsuali previste dall’articolo 1 per i soli docenti curricolari anche agli IRC in base a un’intesa con la CEI.
LA PROPOSTA
Sono ormai 10 mila i posti vacanti in organico di diritto per l’insegnamento della religione cattolica in ogni ordine e grado, al netto dei nuovi pensionamenti previsti anche con quota 100. Il testo, a distanza di 15 anni dall’approvazione della legge sullo stato giuridico degli insegnanti di religione e dalla pubblicazione delle ultime graduatorie di merito dove attendono l’assunzione ancora in 3 mila bloccati non si comprende da che cosa, risponde anche all’ordinanza del tribunale di Napoli sollevata in Corte di giustizia europea dal giudice Coppola sulla violazione della Direttiva 70/99 UE relativa al contrasto all’abuso dei contratti a termine e sulla violazione della Carta di Nizza per motivi religiosi, che sarà discussa nei prossimi mesi.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF PACIFICO
Marcello Pacifico (presidente Anief): “Sarebbe una cosa buona e giusta prevedere subito le stesse modalità di reclutamento previste dal decreto anche per i docenti di religione cattolica; in questo modo lo Stato potrebbe rispondere ai dubbi sollevati dal Tribunale di Napoli sulla corretta applicazione della normativa comunitaria nel diritto interno per gli insegnanti precari di religione cattolica. Speriamo prevalga il buon senso, noi comunque insieme agli IRC scioperiamo il 12 novembre”.
L’EMENDAMENTO 1.02
Dopo l’Articolo 1, inserire l’articolo 1-bis con la seguente rubrica:
“Disposizioni urgenti in materia di reclutamento del personale docente di religione cattolica.”
“1. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a seguito di specifica intesa con il Presidente della Conferenza episcopale italiana, è autorizzato a bandire entro il 2020 un concorso ordinario e un concorso straordinario per la copertura di diecimila posti vacanti e disponibili per il personale docente di religione cattolica in possesso dell’idoneità diocesana con 24 mesi di servizio svolti nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.
2. Nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali di cui al presente comma, continuano a essere effettuate le immissioni in ruolo dallo scorrimento delle graduatorie di merito di cui all’articolo 9, comma 1 del D.D.G. del 2 febbraio 2004, pubblicato sulla G.U. n. 10 - 4° serie speciale - del 6 febbraio2004, con cui è stato indetto un concorso riservato per esami e titoli, a posti di insegnante di religione cattolica compresi nell'ambito territoriale di ciascuna diocesi, nella scuola dell'infanzia, elementare, media e secondaria di secondo grado”.
Motivazione [concorso ordinario e straordinario docenti di religione cattolica, scorrimento graduatoria di merito 2004]
L’emendamento intende affrontare anche il problema della supplentite e prevenire l’abuso dei contratti a termine per il personale che insegna religione cattolica alla luce anche della causa pendente presso la Corte di Giustizia Europea sollevata dal Tribunale di Napoli nella causa civile n. 17878/2015. A seguito dell’approvazione della legge 286/03 si è proceduto all’indizione di un concorso per assumere 15.507 insegnanti di religione. Da allora niente più concorsi. Furono assunti il 1° settembre 2005 in 9.222 e l’anno successivo in 3.077. Quindi 3 mila rimasero senza cattedra. Per il Miur soltanto 4 mila posti sarebbero in organico di diritto per via del 79% di questi posti non più coperti per pensionamento ma neanche questi sono assegnati in ruolo, cui aggiungere con quota 100 altri 3 mila posti. Lo scorrimento delle graduatorie di merito appare pertanto fondamentale nelle more dell’espletamento delle nuove procedure concorsuali.
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