A dirlo, in due interviste, rilasciate nelle ultime ore agli organi di stampa, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Per il sindacalista autonomo, in questo difficile “momento nella scuola abbiamo già un problema importante che è sotto gli occhi di tutti: la supplentite. Abbiamo migliaia di persone che da anni insegnano nelle nostre scuole, sono docenti con più di 24 mesi di servizio e che nel privato la normativa addirittura ne imporrebbe la stabilizzazione”. Il sindacalista torna quindi a chiedere “un piano di assunzioni straordinario su tutti i posti vacanti e l’assunzione dalle graduatorie d’istituto oltre gli attuali canali dalla call veloce, dalle graduatorie di merito, dalle GaE”. L’attenzione è rivolta poi al personale amministrativo, tecnico e ausiliario, anch’esso impegnato in questi giorni di pericolo contagio nel mantenere attivo il servizio scolastico: “Anche per il personale Ata – continua Pacifico - è necessario assumere dalle graduatorie 24 mesi, dopo aver stabilizzato il personale delle cooperative”.
All’emergenza sociale non si può aggiungere l’emergenza della scuola e di tanti suoi lavoratori. Ne è convinto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Il prossimo anno scolastico – ha detto il sindacalista autonomo a Orizzonte Scuola - dovrà iniziare bene, non può cominciare con 250mila precari tra docenti e ATA. Abbiamo poi un motivo di ringraziamento verso uno su sei di questi precari che in questo momento sta lavorando da casa per garantire un servizio pubblico. Questa è la più grande dimostrazione della serietà di queste persone. C’è poi da dire che non bisogna aspettare sempre le emergenze per risolvere un problema grosso, come sta avvenendo nella sanità”.
DOCENTI E ATA DIMENTICATI, MAESTRE LICENZIATE
Secondo Pacifico, se “facciamo una ricognizione di quanti sono i posti vacanti e disponibili, scopriremo che questi sono più della metà, quasi 150mila posti, e quindi programmiamo l’assunzione svuotando le GaE, le graduatorie di merito, Gmre e assumendo dalle graduatorie di istituto per i docenti e delle graduatorie 24 mesi ATA. Senza dimenticare tutte quelle maestre che ogni giorno si collegano per svolgere la didattica a distanza, ma che ogni giorno continuano a essere licenziate. Tutto questo non ha senso”.
ABBIAMO BISOGNO DI ITP, LI METTIAMO ALLA PORTA
Il leader dell’Anief ricorda che anche nelle settimane di lezioni condotte da casa, attraverso il pc e il web, “continuano a essere licenziati gli ITP, cioè proprio coloro che hanno delle competenze in informatica che servono per la didattica a distanza. Se qualcuno ha superato l’anno di prova e c’è un contenzioso in corso, ricordiamoci che questo personale ci serve: oggi ha risposto sì all’appello dello Stato, non possiamo domani dire che non è degno di essere assunto in ruolo”.
SÌ AI PERCORSI ABILITANTI ANCHE TELEMATICI
Il pensiero di Pacifico è rivolto pure alla regolarità del prossimo anno scolastico, sempre più minato dalla possibilità che le supplenze annuali superino abbondantemente quota 200 mila: “È necessario garantire dei percorsi abilitanti anche telematici a chi da anni insegna nelle nostre scuole. Per quale motivo dobbiamo avere sempre precari quando questi sono di ruolo e quando da precari in questo momento di emergenza stanno garantendo il diritto all’istruzione?”.
EMENDAMENTI AL DL CURA ITALIA
Noi questa domanda la faremo alla Politica durante l’esame del decreto legge” Cura Italia “in bilancio al Senato. Chiederemo degli emendamenti che cerchino di evitare il record della supplentite, che estendano la card docenti al personale ATA e ai precari perché tutti sono chiamati al lavoro agile”. Il sindacalista si rivolge all’amministrazione perché riveda i blocchi sui trasferimenti, previsti dalla circolare imminente sulla mobilità 2020: “È impensabile che si abbia il blocco per cinque anni sulla mobilità: dobbiamo garantire il diritto alla famiglia e al lavoro”.
UN PRECARIO OGNI SEI
Intervistato, sempre sulle difficoltà che stanno attanagliando la scuola in questi giorni di angoscia da rischio contagio, il presidente Anief ha detto dall’agenzia Teleborsa che abbiamo un docente e Ata precario ogni sei: in questo momento, anche attraverso la didattica a distanza e il lavoro agile, stanno cercando di garantire il diritto d'istruzione. “Un po' come tutti quanti gli italiani che stanno cercando di reagire a questa situazione emergenziale, che limita persino i movimenti personali”.
SERVE UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI
“È importante anche per far ripartire il prossimo anno scolastico", ha continuato il sindacalista, ricordando che se non si procede con interventi straordinari, la scuola italiana andrà incontro al record di supplentite, con “250 mila fra docenti e precari. Le soluzioni sono semplicissime, andare innanzi tutto ad attuare un piano straordinario per coprire tutti i posti vacanti, assumendo tutti i precari che da anni portano avanti la didattica nelle scuole. Lo si può fare attraverso le graduatorie esistenti, non c'è bisogno di inventarsi altri canali, e attraverso dei corsi abilitanti che, anche per via telematica, prendano atto e diano competenza ai nostri insegnanti e ai nostri ATA, i quali devono essere assunti al pari dei lavoratori socialmente utili”.
NO AI LICENZIAMENTI, SALVARE CHI HA SUPERATO L’ANNO DI PROVA
Il presidente Anief reputa anche “importante un segno minimo di riconoscimento e di fiducia verso chi in questo momento sta portando avanti la nostra scuola da casa, dal proprio domicilio, a distanza. Quando ci sono queste emergenze - conclude il Presidente di Anief - bisogna rispondere in maniera puntuale, straordinaria, ma rendendo merito a chi cerca di garantire il diritto d'istruzione ai nostri studenti. Ecco perché è importante anche non licenziare e confermare nei ruoli tutti coloro che hanno superato l'anno di prova”.
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