Sono tantissime le domande presentate per i concorsi ordinari (infanzia-primaria e secondaria) e straordinari. Anief crede che, al fine di raggiungere i ruoli, i concorsi pubblici non debbano essere la via esclusiva Marcello Pacifico (Anief): Il precariato scolastico non si può vincere solo con i concorsi pubblici ma va combattuto assorbendo nei ruoli tutti i precari abilitati, specializzati e formati adeguatamente. Ce ne sono tantissimi anche nelle graduatorie d’Istituto che dovevano essere utilizzate anche per le ‘call veloci’
Come riporta Orizzonte Scuola, sono state presentate “oltre 500mila domande per quasi 78mila posti tra concorsi ordinari (infanzia-primaria e secondaria) e straordinari. Sono questi tutti i numeri ufficiali per i concorsi scuola che si terranno a partire dall’autunno”.
I NUMERI DEI CONCORSI
Infatti, “per il concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e per la primaria sono state inoltrate 76.757 domande, il 96% dei candidati è di sesso femminile, il 4% di sesso maschile. I posti a bando sono 12.863. Con riferimento all’età delle candidate e dei candidati, il 13,9% (pari a 10.683 candidati) ha un’età fino a 30 anni, il 32,4% ha fra i 31 e i 40 anni (24.856), il 41,5% ha un’età fra i 41 e i 50 (31.871), il 12,2% ha più di 50 anni (9.347). Le Regioni per le quali sono state presentate più domande di partecipazione sono la Lombardia (12.149), il Lazio (9.868) e la Toscana (8.114). Quanto alle provenienze geografiche, il 33,6% delle candidate e dei candidati proviene da Regioni del Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto), il 22,1% dal Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria), il 44,2% dal Sud e dalle Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Lo 0,1% proviene dall’estero. Guardando alle singole Regioni, il maggior numero di candidati proviene dalla Sicilia (9.116, l’11,9% del totale). Seguono Lombardia (8.366, il 10,9%) e Campania (8.151, il 10,6%)”.
Per quanto riguarda il concorso per la scuola secondaria (I e II grado), “sono state inoltrate 430.585 domande, il 64% dei candidati è di sesso femminile, il 36% di sesso maschile. I posti a bando sono 33.000. Con riferimento all’età delle candidate e dei candidati, il 30,4% ha un’età fino a 30 anni (131.040), il 39,2% ha tra i 31 e i 40 (168.857), il 24,1% ha un’età fra i 41 e i 50 (103.804), il 6,2% ha più di 50 anni (26.884). In particolare, per la secondaria di I grado si registra un 69% di candidate e un 31% di candidati. Per il II grado, le candidature femminili sono il 63%, quelle maschili il 37%. Le Regioni per le quali sono state presentate più domande sono la Lombardia (62.580), il Lazio (52.882) e la Campania (49.213). Il 23,9% delle candidate e dei candidati proviene dal Nord, il 18,4% dal Centro, il 57,6% dal Sud e dalle Isole, lo 0,2% dall’estero. Guardando alle singole Regioni, il maggior numero di candidati proviene dalla Campania (79.116, il 18,4%), dalla Sicilia (58.933, il 13,7%), dalla Puglia (39.819, il 9,2%)”.
Per quanto concerne il concorso straordinario, “sono oltre 64 mila le domande di partecipazione inoltrate per la procedura straordinaria per l’immissione in ruolo di docenti per la scuola secondaria di I e II grado. I posti a bando sono 32.000. Complessivamente le domande inoltrate sono state 64.563. Nel 67,7% dei casi i candidati sono di sesso femminile, il restante 32,3% è di sesso maschile. Con riferimento all’età delle candidate e dei candidati, la quota più alta, il 43,9%, pari a 28.371 candidati, rientra nella fascia di età 31-40 anni. Il 35,2% dei candidati ha un’età fra i 41 e i 50 anni (22.733), il 13,8% ha più di 50 anni (8.918), il 7% ha un’età fino a 30 anni (4.541). Le Regioni per le quali sono state presentate più domande sono la Lombardia (12.385), la Toscana (5.923) e l’Emilia Romagna (5.824). Rispetto alla distribuzione sul territorio nazionale, il 41,05% delle candidate e dei candidati proviene dal Nord, il 39,18% dal Sud e dalle Isole, il 19,76% dal Centro, lo 0,01% dall’Estero. Analizzando la provenienza regionale delle candidate e dei candidati, il maggior numero proviene dalla Lombardia (9.347, pari al 14,5%), dalla Campania (7.382, pari all’11,4%), dalla Sicilia (5.607, pari all’8,7%).
IL PARERE DEL SINDACATO ANIEF
Anief crede che, al fine di raggiungere i ruoli, i concorsi pubblici non debbano essere la via esclusiva. Perché i fatti dimostrano - come accade negli altri comparti pubblici, ma anche nel resto d’Europa, dove si applica la direttiva UE 70 del 1999 contro l’abuso del precariato – quanto sia stata fallimentare questa scelta: puntare tutto sui concorsi – da sempre lenti, macchinosi e discriminanti – ci ha portato a collezionare il record di supplenze annuali, forse più di 250 mila, che a settembre metteranno in crisi i dirigenti scolastici e a repentaglio la continuità didattica.
Secondo il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, “il precariato scolastico non si può vincere solo con i concorsi pubblici ma va combattuto assorbendo nei ruoli tutti i precari abilitati, specializzati e formati adeguatamente. Ce ne sono tantissimi anche nelle graduatorie d’Istituto che dovevano essere utilizzate anche per le ‘call veloci’. Inoltre, bisognava aprire un tavolo di confronto per delle categorie particolari, a iniziare da decine di migliaia di diplomati magistrale. Serve una soluzione per loro, introducendo un concorso straordinario specifico per i maestri della scuola infanzia e primaria, come c’è l’esigenza di bandire una procedura riservata agli insegnanti di religione cattolica. Stesso discorso per il personale Ata: bisogna andare a ripristinare i profili professionali negati, oltre alle richieste di incremento di organici che arriveranno dai dirigenti scolastici. Parliamo dei profili As e C che da 25 anni dovrebbero svolgere il lavoro ma negli organici non sono mai stati inseriti”.
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