Concorsi: al via il 22 ottobre quello straordinario. Anief chiede garanzie per chi è in quarantena. E rinnova la richiesta di far accedere tutti i partecipanti alla graduatoria finale al di là della soglia prevista. Chi ha 36 mesi di servizio ha diritto ad inserirsi nelle graduatorie utili per il ruolo che saranno utilizzate dopo l'esaurimento delle Gae. È l'unico rimedio contro l'abuso dei contratti a termine. il giovane sindacato ha avviato uno specifico ricorso dopo aver convinto il Parlamento a rimuovere nei concorsi ordinari il limite degli ammessi e aver vinto in tribunale
Si è svolto questa mattina al MI l’incontro con i sindacati per l’informativa sul concorso straordinario 2020 riservato a chi ha svolto almeno tre annualità di servizio. La delegazione ANIEF era composta dai segretari generali Giuseppe Faraci e Giovanni Portuesi su delega del Presidente nazionale Marcello Pacifico.
Domani sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso riguardante il Concorso straordinario 2020; seguirà nota informativa contenente il protocollo sicurezza anti-Covid. Per conoscere il calendario delle date della prova per ciascuna classe di concorso si rinvia al sito del Ministero dell’Istruzione. Entro 15 giorni dalla prova si conoscerà il luogo di svolgimento.
La prova d’esame potrà svolgersi in più sedi all’interno della regione tenuto conto delle disponibilità dei locali da parte delle istituzioni scolastiche interessate. Confermata la modalità della prova scritta computer based da superare con il punteggio minimo di 56/80 nonché la durata pari a centocinquanta minuti. Le riposte alle domande aperte non prevedono un limite di battute ma sarà bene verificare e calibrare la risposta sulla base della griglia di valutazione che sarà resa disponibile almeno sette giorni prima della relativa prova.
La prova d’esame si svolgerà seguendo i protocolli di sicurezza anti Covid; in particolare i candidati dovranno essere muniti di dispositivi di protezione individuale e si procederà alla rilevazione della temperatura prima dell’ingresso nei locali sede di esame.
“È doveroso da parte del Ministero prevedere delle sessioni suppletive o modalità alternative riservate per tutti quei candidati in servizio a scuola e in quarantena per sospensione attività didattica della propria classe nonché per i docenti in attesa dell’esito del tampone” ha ribadito Giuseppe Faraci; “diversamente si negherebbe la possibilità di partecipare al concorso pur in assenza di motivi ostativi né può invocarsi il principio di unicità della prova stante le particolari condizioni in cui il concorso sta per svolgersi”.
Giovanni Portuesi ha affermato che “era necessario ammettere alle assunzioni tutti coloro che sono risultati idonei nelle graduatorie finali”. Inoltre, come più volte ricordato dal Presidente nazionale ANIEF Marcello Pacifico “se è vero che i concorsi rimangono la via principale per assicurare l’attuazione di un turn over continuo ed incentrato sulla meritocrazia, è altrettanto vero che non si può rimanere indifferenti dinanzi ai tanti precari in cattedra da anni e anni come supplenti. A questo proposito, l’Ufficio legale Anief ritiene che non vi sia motivo per l’esclusione di parte dei candidati risultati idonei nelle graduatorie finali: non poggia su alcun fondamento giuridico e normativo, quindi, la decisione del Ministero di considerare utili alle assunzioni solo i primi 32 mila vincitori di concorso. Dopo avere impugnato l’immotivata esclusione di tanti aspiranti docenti, Anief a breve fornirà la preadesione al ricorso per far collocare nella graduatoria di merito coloro che supereranno le prove risultando dunque idonei all’insegnamento”.
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