Il Covid19 rallenta le operazioni di rinnovo delle rappresentanze sindacali: slittano, infatti, all’aprile 2022, spostando di fatto avanti di un anno la procedura che si sarebbe dovuta concludere nella prossima primavera. Viene differito, inoltre, il termine per la rilevazione della rappresentatività sindacale tramite il computo delle deleghe, che avverrà al 31 dicembre 2021. A prevederlo è la bozza di Legge di Bilancio predisposta dal governo che sarà posta a breve al vaglio del parlamento.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Ci saremmo confrontati ben volentieri con le altre organizzazioni sindacali, dopo gli obiettivi indiscutibili raggiunti nell’ultimo periodo a seguito delle ‘battaglie’ prodotte come sempre su ambiti, anche in tribunale. Ci rendiamo comunque perfettamente conto che l’emergenza sanitaria in atto prevede delle accortezze e delle limitazioni che devono per forza essere attuate: la sicurezza e la tutela della salute hanno chiaramente la precedenza, anche sulle rappresentanze sindacali”.
Nella scuola, come in altri comparti pubblici, nel 2021 non ci sarà alcun rinnovo delle Rsu: Italia Oggi spiega che la proroga prevista dalla Legge di Bilancio, presto all’esame parlamentare dopo il via libera del Consiglio dei ministri di poche ore fa, si è resa necessaria per evitare che le operazioni di voto all’interno delle scuole fossero veicolo di contagio. Le nuove disposizioni prevedono anche la possibilità di snellire le procedure tramite il ricorso a modalità telematiche che saranno definite tramite appositi accordi sindacali.
La testata giornalistica ricorda anche che le percentuali di rappresentatività frutto dell’ultimo rinnovo. La Cisl, a fronte di 216.610 voti, vanta una rappresentatività del 23,88%. La Cgil vanta una media del 24,01%. La Uil è al 15.6%. Lo Snals ha una rappresentatività finale del 12,51%. La Gilda-Unams vanta una rappresentatività media del 9,24%. Infine l’Anief ha il 6,16% di rappresentatività totale.
L’organizzazione autonoma Anief avrebbe voluto certamente misurare la propria forza sindacale nell’ambito dove ha un ruolo sempre più attivo e centrale: l’opportunità sarebbe arrivata dopo il successo riscontrato due anni e mezzo fa in occasione dell’ultimo rinnovo delle Rsu, quando il giovane sindacato è diventato rappresentativo a livello nazionale andando a rompere un “monopolio” che durava da anni. Anief, comunque, ritiene che l’allungamento dei tempi di rinnovo nulla cambierà sull’azione e sul servizio attuato per i lavoratori docenti e Ata della scuola italiana.
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