Diramato il ‘Documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale’. Marcello Pacifico (Anief): L’avvio in presenza al 75% negli istituti della secondaria di secondo grado e in presenza al 100% per il primo ciclo potrà essere attuato se e solo se ci sarà una programmazione avviata dalle aziende locali dei trasporti, formalmente sottoscritta nelle sedute dei tavoli prefettizi, con l’impegno per tali uffici di garantire un accurato controllo del rispetto degli accordi ratificati
L’Inail ha diramato il “Documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale”. In questo viene riportata un’interessante analisi sulla mobilità degli studenti: “nel 2019 11,1 milioni di studenti si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere i luoghi di studio; tra questi, 3,5 milioni di studenti si sono spostati fuori dal proprio Comune, soprattutto residenti dei piccoli centri, delle periferie, delle aree metropolitane e del Nord. La maggior parte degli spostamenti avviene nella fascia oraria tra le 7:30 e le 8:00 in cui si muove il 70% degli studenti. Sono 3,2 milioni gli studenti che si sono spostati a piedi o in bici. Per quanto riguarda i tempi, oltre la metà degli studenti che si muovono con i mezzi pubblici impiegano in media meno di 30 minuti per raggiungere il luogo di studio. Le percentuali dell’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico negli ultraquattordicenni sono circa pari al 60%, tra i mezzi maggiormente utilizzati dagli studenti si registrano pullman e corriere con il 29,7% nella fascia di età 14-17 anni.”
“Questi numeri - commenta Gianmauro Nonnis vicepresidente nazionale dell’Anief - confermano che la scuola ha una potenziale responsabilità indiretta nel contagio relativa all’indotto dei trasporti, la media del tempo di percorrenza dei tragitti casa-scuola è di gran lunga superiore ai 15 minuti, indicati come tempo limite per poter saturare al 100% la capienza dei mezzi secondo le “Linee guida per il trasporto scolastico dedicato” del 7 settembre 2020. Oltre a ciò ‘le aggregazioni nei pressi della scuola, in entrata e uscita, seppure minimizzate dalle misure organizzative messe in atto con la diversificazione degli orari, rappresentano un punto di criticità e richiedono l’applicazione di misure di prevenzione’, così come le ‘attività di studio in collaborazione’. Queste criticità, anche senza l’accuratezza dei numeri certificati dall’Inail, risultavano già dal mese di giugno nelle memorie Anief poste agli atti del Tavolo Permanente Nazionale e ora arrivano le conferme dall’Istituto. Riaprire le scuole è importante ma farlo dal 7 gennaio senza uno screening sullo stato di contagio e senza una profonda riflessione nella gestione dei trasporti e delle relative aggregazioni scolastiche espone l’Italia a una impennata dei contagi a cui il sistema di contenimento potrebbe non dare risposta adeguata”.
“Allo stato attuale - continua l’ingegnere Natale Saccone - le misure contenitive hanno riguardato prevalentemente la scuola del secondo ciclo con conseguente didattica a distanza che ha contribuito a ridurre il carico sul TPL. Nell’ottica di ipotesi di rilascio di tali misure, è necessaria un’analisi attenta del fenomeno, al fine di prevenire gli affollamenti, che sono una rilevante situazione di rischio”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, conclude affermando che “l’avvio in presenza al 75% negli istituti della secondaria di secondo grado e in presenza al 100% per il primo ciclo potrà essere attuato se e solo se ci sarà una programmazione avviata dalle aziende locali dei trasporti, formalmente sottoscritta nelle sedute dei tavoli prefettizi, con l’impegno per tali uffici di garantire un accurato controllo del rispetto degli accordi ratificati.”
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