È un errore avere deciso di riprendere le lezioni in presenza senza avere sottoposto a uno screening gli studenti e il personale: lo ha detto a Italia Stampa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando il decreto sulla riapertura delle scuole superiori, a seguito degli accordi presi dal Consiglio dei Ministri che ha fatto slittare all’11 gennaio il ritorno degli studenti in presenza nelle classi. “In realtà – ha dichiarato il sindacalista autonomo - come avevamo già detto il 17 dicembre, servirebbe un periodo cuscinetto di una decina di giorni, che va dal 7 al 18 dicembre, durante il quale poter sottoporre il tampone rinofaringeo a tutta la popolazione studentesca e al personale, così da capire scuola per scuola come potere riaprire alla didattica”.
Riprendere le lezioni a scuola tra pochi giorni potrebbe rivelarsi assai pericoloso. “Il problema non è la percentuale di allievi da far tornare in classe – sostiene il presidente Anief - ma evitare, in un periodo in cui la seconda ondata di Covid è forte, con 10 mila contagi al giorno, che il virus si diffonda ancora di più e si incroci con il periodo di massima infezione dell’influenza stagionale che storicamente si registra proprio in queste settimane. Inoltre, la divisione del ritorno in classe tra scuola del primo ciclo, medie e superiori, non la comprendiamo, se non dal punto di vista didattico poiché è più facile fare didattica a distanza con gli studenti della scuola superiore”.
Per il ritorno alla didattica in presenza sono anche altri i problemi irrisolti. “In tutto questo – ha detto ancora Pacifico - continuano a mancare le aule, gli spazi adeguati e con i trasporti non si è ancora raggiunto l’obiettivo che anche Anief auspicava tramite il coinvolgimento degli n.c.c. oltre che dei taxi. Arrivando a cambiare pure le linee di trasporto a seguito dell’incontro che si sarebbero dovuti realizzare ai tavoli di confronto dei rappresentanti delle forze sociali, del mondo del lavoro e dei trasporti, assieme ai dirigenti scolastici che sono poi quelli che deliberano e attuano ciò che viene deciso nei collegi dei docenti”.
In conclusione, secondo il leader dell’Anief “questa riapertura delle scuole rimane ‘strana’ e sarà importante conoscere i numeri del contagio dell’8 gennaio. A questo punto, riteniamo che la riapertura delle superiori potrebbe slittare al 18 gennaio, come aveva detto Anief, oppure al 1° febbraio, come alcune Regioni hanno già deciso di fare”.
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