Con il finanziamento di 510 milioni e l’adozione di una serie di iniziative estive, il ministero dell’Istruzione intende ridurre le diseguaglianze e criticità legate all’accentuarsi delle distanze sociali e relazionali derivanti dalla pandemia, e che, se non contrastate, rischiano di acuire fenomeni legati alla dispersione scolastica. In questo quadro, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario non viene nemmeno menzionato. Non essendovi obblighi contrattuali, il personale Ata può non dare la propria disponibilità sui tali progetti Pon, poiché il suo coinvolgimento non è previsto dal Contratto collettivo nazionale né tanto meno dalle contrattazioni d’istituto ad oggi sottoscritte e approvate dai revisori dei conti.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, chiede pubblicamente per quale motivo “l’amministrazione scolastica si ostina a introdurre progetti e nuove indicazioni organizzative dimenticando, pure nell’emergenza Covid19, che ad assumere un ruolo centrale e attivo per il bene della comunità educante è proprio il personale Ata. Parliamo di più di 200mila lavoratori che portano avanti le loro mansioni con abnegazione, ma ai quali si continua a riservare un compenso mensile che figura tra i più modesti di tutta la pubblica amministrazione: riteniamo, come sindacato, che non si possa più assistere a questo diniego continuo dei diritti. Ci faremo sentire nelle opportune sedi”, conclude il leader della giovane organizzazione sindacale autonoma.
È stata pubblicata la Nota del Ministero dell’Istruzione prot. N. 9707 del 27 aprile 2021 per la realizzazione dei percorsi formativi volti al potenziamento delle competenze per l’aggregazione e la socializzazione delle studentesse e degli studenti nell’emergenza Covid19 con un’attuazione del Programma Operativo Nazionale PON e POC “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento “2014- 2020, finanziato con FSE e FDR. Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola non è stato preso in considerazione.
Considerato che tali attività si svolgeranno prevalentemente in orario antimeridiano, viene da sé che il personale Ata avrà l’obbligo di provvedere alle pulizie straordinarie cosi come gli amministrativi di rendicontare PON e POC e cosi pure gli assistenti tecnici per l’area laboratoriale di appartenenza di supportare la componente docente e non dimentichiamo l’apporto che dovrà dare il Dsga dall’inizio del progetto fino alla rendicontazione. Tuttavia, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici nell’inquadramento normativo giuridico del CCNL attualmente vigente non hanno alcun obbligo contrattuale nel programma operativo PON e POC.
Il sindacato ricorda che l’individuazione del personale interno è incentrata sulla disponibilità degli stessi lavoratori a essere impegnato sui PON tramite un avviso interno della scuola che dovrà essere pubblicato all’albo dell’Istituto e sul sito internet dell’istituzione scolastica, per almeno sette giorni. Ma la designazione può avvenire anche nell’ambito della proposta del Piano di Lavoro annuale del Dsga approvato dal Dirigente scolastico. Comunque anche che i PON sono facoltativi e quindi debbano essere sempre retribuiti e la retribuzione è materia di contrattazione d’istituto.
Va poi ricordato che tali progetti PON cadono proprio nel periodo estivo, durante il quale il personale scolastico dovrebbe caricare le proprie energie psicofisiche, considerato che, è stato un anno pesante per tutti. Infine, è bene anche sottolineare che ad oggi non è prevista nessuna proroga ai contratti sui posti Covid: circa 50mila Ata termineranno il loro servizio il prossimo 10 giugno.
PER APPROFONDIMENTI:
Milleproroghe, falce cade su emendamenti: la maggior parte dichiarati inammissibili
Amministrativi con contratto fino al 31 agosto, l’amministrazione cancella due mesi
Mancano all’appello 20 mila posti da collaboratore scolastico
RECOVERY PLAN – Draghi riferisce alla Camera, Anief: programma ambizioso ma zoppo