Primi effetti dell’importante sentenza del Consiglio di Stato contro la sperequazione dei posti per le specializzazioni su sostegno. La sezione piemontese dell’Anief, sindacato che ha patrocinato il ricorso con i propri legali, ha inviato formale diffida al Rettore dell’Università di Torino perché siano attivati, sin dal prossimo ciclo TFA Sostegno, tutti i posti che servono a coprire il reale fabbisogno delle scuole della regione.
Marco Giordano (Anief Piemonte): “Parliamo di oltre 4.600 posti che mancano all’appello solo in Piemonte dopo la miseria dei circa 400 attivati in due anni. Un danno enorme alle scuole e all’inclusione degli alunni disabili cui si deve porre immediato rimedio. Non accetteremo scuse né esitazioni, i problemi organizzativi degli atenei possono essere superati attraverso l’attivazione dei corsi in modalità telematica, come avvenuto per fronteggiare l’emergenza Covid”.
Nessun indugio. Anief si è immediatamente attivata dopo la sentenza n. 3655 del 10 maggio 2021 diffidando UniTO dal non provvedere sin dal prossimo ciclo, il sesto, del TFA Sostegno a rimediare all’incredibile sperequazione nell’attivazione dei posti per conseguire la specializzazione.
Come appurato dai giudici su denuncia dell’ANIEF, in Piemonte “il fabbisogno di insegnanti da specializzare nel 2018 ammontava a 4.657 posti, ma nell’ultimo ciclo di TFA [il riferimento è al IV ciclo, a.a. 2018/19, NdR] sono stati autorizzati solo 200 posti”.
E non è andata meglio nemmeno con il V ciclo che ha visto l’attivazione da parte di UniTO di appena 205 posti complessivi. Una goccia nel mare, insomma.
“Abbiamo anche denunciato – afferma Marco Giordano, presidente ANIEF Piemonte – la grave violazione procedurale derivante dalla totale mancanza di consultazione e coordinamento da parte di UniTO nei confronti dell’Ufficio scolastico del Piemonte per conoscere il reale fabbisogno di personale specializzato su sostegno. Quello che è emerso – continua Giordano – è che l’ateneo torinese ha attivato i posti solo in base alle proprie esigenze organizzative, ignorando del tutto le richieste del territorio. La normativa di riferimento, però, richiede che si tenga conto del fabbisogno di docenti specializzati che in Piemonte, come in altre regioni, è molto alto”.
ANIEF, pertanto, ha diffidato UniTo affinché sia dato immediato seguito alla sentenza attivando, sin dal prossimo ciclo TFA Sostegno, tutti i posti necessari.
“Non ci sono scuse – riprende il presidente ANIEF Piemonte – e non accetteremo esitazioni. Sappiamo che si tratta di attivare migliaia di posti ma sappiamo anche che i problemi organizzativi possono essere superati svolgendo i corsi in modalità telematica, come avvenuto quest’anno per fronteggiare l’emergenza Covid. In ogni caso, non è possibile continuare a ignorare che avere atenei che attivano migliaia di posti e altri che ne attivano poche decine danneggia le scuole, i docenti e soprattutto il diritto all’inclusione degli studenti delle regioni in cui i posti per specializzarsi scarseggiano, spingendo i docenti verso quelle in cui sono di più ma allontanandoli così da quelle in cui ci sono più cattedre libere. Una contraddizione che alla fine pagano gli alunni disabili e che va risolta immediatamente. I posti per conseguire la specializzazione devono essere adeguati al fabbisogno delle scuole ovunque. Non è una questione di Nord contro Sud, come qualche inopportuno commento politico in queste ore vorrebbe lasciare intendere. L’inclusione degli alunni disabili – conclude Giordano – non è merce su cui speculare. Quello che chiediamo è che sia data a tutti e ovunque la possibilità di conseguire un titolo fondamentale se vogliamo una scuola di qualità e realmente inclusiva”.
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