Mobilità per gli insegnanti senza più paletti, indennità per chi lavora in condizioni difficili, precari da assumere, meno alunni per classi, più sicurezza: sono i punti determinanti raggiuti del Patto per la Scuola, sottoscritto qualche giorno fa tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e le organizzazioni sindacali. Solo che, a una settimana da quell’accordo, si attende ancora l’ok di Palazzo Chigi. E così è tutto pericolosamente fermo. A sottolinearlo, in un’intervista all’agenzia Teleborsa, è il presidente del sindacato Anief Marcello Pacifico.
“Il nostro sindacato della scuola – ha detto il leader dell’Anief - sta aspettando l'apertura dei tavoli di confronto promessi dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in tema di mobilità. Tavoli che serviranno per cambiare le regole sulle assegnazioni provvisorie e per dare risorse aggiuntive agli insegnanti tramite le specifiche indennità, ad esempio l'indennità di incarico per il personale precario e l'indennità di sede per chi lavora lontano dalla propria residenza e, ancora, l'indennità di rischio biologico e di burnout per chi insegna a scuola al tempo del Covid. Tutti questi aumenti dovrebbero servire anche per valorizzare le varie professionalità della scuola, quindi anche del personale amministrativo ed educativo, non solo il personale insegnante".
Secondo il presidente del giovane sindacato, "al di là di questo, c'era poi l'impegno ad aprire subito un tavolo di confronto sulla fase transitoria, con l'obiettivo di stabilizzare i precari e semplificare i concorsi”: in caso contrario, qualora non dovessero essere introdotte le procedure di assunzioni straordinarie per titoli e servizi che rivendichiamo da tempo, se quindi permarrà lo stallo, ci avviamo verso un mese di settembre davvero cupo, perché si toccherà il record delle 250 mila supplenze annuali.
Pacifico ricorda che è urgente anche avviare “un altro tavolo per parlare finalmente di nuovi criteri nei rapporti alunni-insegnanti alunni-classi, alunni-sedi per ripartire a settembre con scuole più sicure. Tutto questo purtroppo dopo una settimana è ancora bloccato, speriamo che finalmente il governo approvi e sottoscriva l’accordo che il ministro Bianchi ha raggiunto con le confederazioni rappresentative del pubblico impiego e che abbiamo contribuito come Anief a buttare giù, inserendo questi punti importanti, al fine di rilanciare il Paese partendo proprio dalla scuola".
Anche su questi temi, intanto, si stanno svolgendo, le assemblee on line indette da Anief, illustrate le proposte di modifica del nuovo contratto collettivo nazionale, con grande partecipazione dei lavoratori della scuola: dai riscontri del giovane sindacato risulta che abbiano preso parte agli interventi oltre 30mila dipendenti tra docenti, Ata ed educatori.
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