Il Governo, attraverso la Funzione Pubblica, ha deciso di mettere mano al reclutamento dei suoi dipendenti: l’intenzione dell’esecutivo è espressa nell’articolo 10 del Decreto Legge del 1° aprile, n. 44 contenente Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“La volontà è quella di rendere i concorsi più snelli, anche quelli già banditi – dice a Italia Stampa il presidente Anief Marcello Pacifico -: per il personale della scuola, le cui domande sono state presentate tempo addietro, ormai quasi un anno fa”, stiamo parlando di selezioni per il primo e secondo ciclo “che non sono mai partite. Come Anief chiediamo, se a questo punto veramente vogliamo tutto il personale in cattedra il prossimo 1° settembre, che venga trovata una soluzione alternativa” e immediata. “Una buona idea potrebbe essere quella di reclutare dalle graduatorie provinciali per le supplenze, perché quelle a esaurimento e dei concorsi sono ormai vuote”, dice il leader del giovane sindacato.
Per evitare che il prossimo anno scolastico si registri l’ennesimo record di supplenze nella scuola pubblica, con lo stillicidio di 250mila contratti annuali, bisogna prendere ora le giuste decisione. “L’importante – dice Marcello Pacifico - è comunque lasciare un canale concorsuale riservato a quel personale precario che da anni insegnano nelle nostre scuole. Tra le nostre proposte, che porteremo in Parlamento e che poi sono quelle che formuliamo da anni, figurano quella di riaprire le graduatorie ad esaurimento oppure di utilizzare le liste d’istituto per le immissioni in ruolo”. Dentro quelle graduatorie ci sono tutti docenti titolati e con esperienza, “che hanno già valutato i nostri studenti, quindi hanno ampiamente dimostrato di meritare l’immissione in ruolo su quel posto che da anni coprono a tempo determinato”.
Secondo il sindacato Anief è fondamentale utilizzare per la assunzioni in ruolo tutte le graduatorie già esistenti: quindi, procedere alla riapertura annuale delle GaE, alle assunzioni da graduatorie d’Istituto, dando anche l’addio all’organico di fatto. Anief ricorda che la scuola è l’unico comparto della PA dove il numero di precari supera il 20%, con punte del 40-50%, sia in alcune discipline d’insegnamento, come pure per il sostegno agli alunni disabili. Per questi motivi bisogna rompere gli indugi e assumere nel corso della prossima estate il personale con oltre 36 mesi di servizio, introducendo un canale speciale di assunzione con graduatoria unica finale. Dando seguito anche a quanto espresso poche settimana fa anche dal Comitato dei diritti sociali europei, che accogliendo il ricorso Anief n. 146/2017 ha detto che i paesi membri dell’Ue devono finirla con la reiterazione sine die dei contratti a tempo determinato.
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