Assumere i precari, non solo tra i docenti, aprire alle assegnazioni provvisorie, aumentare organici e spazi, ridurre il numero di alunni: sono le richieste che ieri cinque dei sei sindacati rappresentativi della scuola hanno prima presentato pubblicamente davanti Montecitorio e poi espresso alla commissione Bilancio della Camera. Le richieste sono state riassunte da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di una video-intervista a Tecnica della Scuola: in vista di settembre, ha detto il sindacalista, dobbiamo assolutamente “aprire un doppio canale di reclutamento con modalità permanente, così da permettere di reclutare i docenti precari inseriti in tutte le fasce delle Gps, senza più vincoli se non quello di far conseguire l’abilitazione e la specializzazione per chi oggi non ce l’ha”. Pacifico ha parlato anche dei diplomati magistrale immessi in ruolo e poi licenziati: “i dati che abbiamo ci dicono che un precario su due è ancora inserito con riserva nelle GaE. Ci sono alcuni licenziati e altri che potrebbero essere licenziati in futuro. Mi domando: ha senso essere assunti in ruolo, avere superato l’anno di prova, a seguito di una valutazione collegiale, e poi essere licenziati? Anche per loro, Anief ha presentato specifici emendamenti”.
Non sono solo gli insegnanti a dovere essere stabilizzati. Il sindacato ha a cuore le sorti di tutte le figure professionali. “Bisogna pensare anche a reclutare il personale Ata ed educativo, come pure gli insegnanti di religione cattolica, attraverso un canale riservato”. C’è da superare il vulnus della mobilità negata a tantissimi lavoratori della scuola: un limite che diventa inaccettabile in tempo di pandemia da Covid, come quello che stiamo vivendo da un anno e mezzo: “Il problema delle assegnazioni provvisorie rimane in vista – ha ricordato il presidente dell’Anief – perché il vincolo è passato” con la versione approvata del decreto legge Sostegni-bis “da cinque a tre anni. Secondo noi questo ha dell’incredibile, perché tutto questo accade dopo due anni di Covid e isolamento, con i posti vacanti nella scuola pure incrementati”.
Secondo il sindacalista autonomo vanno affrontate e risolte anche altre problematiche, che a settembre altrimenti si riproporranno con tutte le loro conseguenze negative sul piano della didattica e dell’offerta formativa. “Rimane purtroppo aperta la questione degli organici – ha detto ancora Pacifico – perché è inutile negarlo: le scuole non sono sicure, anche a settembre non lo saranno. Servono certamente più spazi e meno alunni in questi spazi: è un doppio passaggio che servirà anche per migliorare gli apprendimenti degli alunni”. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha quindi rivolto lo sguardo ai prossimi giorni, quando le proposte emendative, anche quelle dell’Anief, verranno esaminate dalla V commissione della Camera: “Noi sindacati abbiamo presentato delle proposte condivise, anche nella stessa piazza: ora sta alla politica rispondere in modo unitario, per il bene del Paese”.
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