Stamani Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto ai microfoni di Lady radio per parlare di vaccini e contenimento Covid-19. Sulla discussione di una probabile obbligatorietà dei vaccini, il leader del sindacato ha affermato che “il problema della diffusione del virus è legata al distanziamento” e dunque al problema delle classi pollaio, molto diffuso nelle nostre scuole, “poiché il rischio di contrarre il virus ci sarebbe lo stesso pure con più vaccinati. Nel Pnrr il Governo ha messo 28 miliardi per la scuola ma non ho visto un euro per sdoppiare le classi, questo è un problema fondamentale, perché il virus circolerà ancora per uno o due anni e al di là del Covid-19 un minor rapporto alunni-classi dà migliori risultati sugli apprendimenti”.
“Prima di pensare a un eventuale obbligo vaccinale – ha continuato Pacifico - che dovrebbe essere esteso anche a tutti gli studenti oltre agli insegnanti e agli Ata, bisogna affrontare queste problematiche. Tra l’altro il Garante della Privacy si è espresso sul fatto che è illegittimo per il datore di lavoro chiedere i dati delle vaccinazioni ai propri lavoratori, a meno di un intervento legislativo”.
Per cercare di isolare il virus dunque la soluzione è quella di “rimettere in sesto i tanti plessi dismessi negli ultimi anni e autorizzare un piano straordinario per la stabilizzazione dei tanti precari che verranno chiamati ancora quest’anno, con record supplentite, altrimenti il problema della didattica a distanza ce lo trascineremo ancora”, ha concluso il sindacalista autonomo.
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