"Pacta servanda sunt dicevano i latini: è la settimana decisiva per l'approvazione degli emendamenti”, tra cui quelli proposti da Anief, “al decreto Sostegni-bis e noi chiediamo ancora il rispetto del Patto per la Scuola di Palazzo Chigi ". A dirlo è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, proprio mentre entra nel vivo l’esame da parte della Commissione Bilancio della Camera dei deputati delle istanze di modifica del testo del decreto, in vista dell’approdo in Aula per la votazione finale prevista attorno all’8 luglio. Pacifico ha ricordato, nel corso di una video intervista all’agenzia Teleborsa, i contenuti di quel Patto "siglato dalla Cisal assieme alle altre confederazioni sindacali per affrontare alcuni problemi, a partire da quello del precariato”. La verità, ha aggiunto il sindacalista “è che il prossimo anno avremo 130 mila cattedre vacanti per le immissioni in ruolo, neanche 30 mila di esse saranno assegnate ai ruoli", ricorda il sindacalista, aggiungendo "questo significa che toccheremo il record della supplentite, perché queste cattedre si sommeranno agli altri 150mila posti che non vengono assegnati per i ruoli. Significa che avremo il record di cattedre non assegnate”.
L’Italia è il Paese dove vengono chiamati ogni anni più insegnanti “dalle graduatorie per le supplenze, le famose Gps". È ora di finirla con questo andare. Dopo le proteste sindacali, culminate 20 giorni con la mobilitazione unitaria nelle piazze d’Italia e davanti Montecitorio, il leader del giovane sindacato lancia un ultimo appello alla politica nella “settimana decisiva” per il destino delle modifiche al decreto legge 73/2021, ma anche “al ministro Patrizio Bianchi, al Governo, alla maggioranza parlamentare per approvare la proposta di Anief di assumere dalla prima fascia delle graduatorie per le supplenze tutto il personale abilitato, tutto il personale specializzato, senza paletti, anche quello che si abiliterà e specializzerà nei prossimi mesi e, poi, continuare con la seconda fascia, che è quella che viene utilizzata perlopiù per assegnare le supplenze, una fascia dedicata al personale che ha più di 36 mesi di servizio o anni di esperienza nella scuola".
"È importante – ha detto ancora Pacifico - che si vada a reclutare almeno chi insegna e chi ha insegnato nella nostra scuola. Non dobbiamo disperdere queste risorse" umane preziosissime, ribadisce il leader del sindacato, lanciando un appello finale per l’avvio del doppio canale di reclutamento: "Abbiamo parlato con la vicepresidente della Commissione europea la scorsa settimana delle procedure d'infrazione”, come la 4231/2014 ancora attiva” e del reclamo collettivo accolto dal Comitato europeo per i diritti sociali”, che ha accolto in pieno il ricorso Anief n. 146/2017 anche per via della mancata considerazione della Direttiva Ue 1999/70/CE che evita l’abuso di precariato e prevede l’assorbimento automatico nei ruoli dopo aver raggiunto una certa soglia di servizio.
Il sindacalista ha quindi ricordato che Anief “porta avanti sempre la sua battaglia contro la precarietà ma è arrivato il momento di dare una risposta agli italiani. E poi se vogliamo le scuole più sicure a settembre, allora ragioniamo sugli organici, sul rapporto alunni per insegnanti. Insomma – ha concluso Pacifico -, mettiamo tutti nelle condizioni di poter offrire una scuola più sicura e migliore per tutti i nostri figli".
Anief ricorda che ad oggi le procedure di assunzioni avviate dal ministero dell’Istruzione prevedono quanto previsto dal testo approvato dal Consiglio dei ministri: in sostanza, si procede con l’immissione in ruolo dalla prima fascia Gps, con vincolo di servizio di almeno tre anni. E non si prende minimamente in considerazione la possibilità di accedere ai candidati della seconda fascia. Il sindacato, invece, ritiene che non solo non ci si debba fermare alle 70mila assunzioni a tempo indeterminato annunciate nei giorni scorsi, ma aprire alla stabilizzazione su tutti i posti vacanti, facendo venire meno l’obbligo dei tre anni di servizio dalla prima fascia Gps e allargando alla seconda fascia comprendendo quindi tutti coloro che hanno svolto almeno 24 mesi di servizio, con acquisizione dei titoli d’abilitazione e di specializzazione nell’anno di prova, con verifica finale.
PER APPROFONDIMENTI:
Emergenza precariato, in 250 mila il prossimo anno scolastico
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