Terminare entro il 31 agosto tutte le operazioni di supplenza: non c’è riuscito nessun ministro dell’Istruzione, nemmeno quello attuale, Patrizio Bianchi, che pure aveva posto questo obiettivo tra i più importanti del suo mandato. “Le nomine per le assegnazioni degli incarichi a tempo determinato, per quanto riguarda le supplenze annuali, al 31 agosto e quelle fino al termine delle attività didattiche, al 30 giugno, in molti territori sono in panne”, scrive oggi Orizzonte Scuola. “È vero, come abbiamo segnalato, che i problemi tecnici della piattaforma sono stati risolti dal Ministero, ma le anomalie e gli errori in realtà persistono”. Solo una minima parte delle 250mila nomine di docenti precari, più altri 50mila Ata, è stata realizzata: in diverse province, le nomine risultano davvero macchinose. I motivi, almeno tra gli insegnanti, sarebbero da associare all’organizzazione delle graduatorie a dir poco deficitaria, a partire delle Gps prima fascia, che continuano ad essere oggetto di reclami e richieste fondate di correzione; per non parlare della seconda fascia, dove il numero di candidati è dieci volte tanto. E che dire dell’organico aggiuntivo Covid quasi dimezzato, pure con contratti sicuri solo fino al prossimo 30 dicembre?
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “quanto sta accadendo, con ritardi nel nominare i supplenti, dopo avere portato a termine solo la metà delle 113 mila immissioni in ruolo autorizzate dal Mef, non sorprende il sindacato: noi sapevamo bene che alzare tutti quei paletti gratuiti per tenere fuori dalle immissioni in ruolo l’80 per cento dei docenti precari avrebbe portato a questo. Fino all’ultimo abbiamo tentato di modificare il decreto Sostegni bis, cercando di introdurre la stabilizzazione di coloro che avessero svolto 24-36 mesi, come ci dice l’Unione europea da tempo, prescindendo dalle graduatorie di appartenenza, proprio per evitare l’abuso dei contratti a termine. Inoltre, avere cambiato le tabelle di valutazioni titoli, senza un reale confronto con le parti interessato ha aumentato la confusione e il rischio ricorso. Un motivo ulteriore per aderire allo sciopero nazionale Anief del primo giorno di scuola”.
È stato smentito dai fatti il motto “tutti in cattedra dal primo settembre” del ministro Patrizio Bianchi, pronunciato più volte sin dalle prime settimane del suo mandato: in effetti, scrive oggi la stampa specialistica, il percorso delineato è andato proprio in quella direzione: entro il 31 agosto, nell’ottica del Ministero, si sarebbero dovute concludere sia le operazioni di immissioni in ruolo che quelle delle supplenze. Anche perchè, quest’anno, assunzioni e supplenze sono state legate a doppio filo dal decreto Sostegni bis, che ha previsto la fase straordinaria di immissioni in ruolo dalla prima fascia delle Gps. Solo che Bianchi non aveva considerato gli ostacoli e gli incidenti di percorso. Esattamente come quelli che stanno incontrando in questi giorni con le nomine delle supplenze.
Anief ritiene che avere concentrato l’attenzione di questo inizio anno scolastico quasi esclusivamente sull’obbligo vaccinale, peraltro con oltre il 90 per centro di docenti e Ata già vaccinati, sia stato un errore davvero notevole. Secondo il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, “bisognava concentrare le energie sul reclutamento, ancora di più perché nel bel mezzo di una pandemia di cui non si conoscono gli sviluppi. Garantire da subito i docenti sui tanti posti vacanti e disponibili, al ministero dell’Istruzione lo sanno, avrebbe permesso di garantire il diritto allo studio, anche le verifiche e l’organizzazione di inizio anno scolastico, ma soprattutto la continuità didattica agli studenti. Invece, ci ritroviamo a commentare il copione di sempre, con la supplentite che imperversa con l’aggravante che il personale deve attendere settimane, se non mesi, prima di essere nominato”.
Sempre il giovane sindacato ricorda che è stato attivato un servizio di Help desk, per dare supporto a tutti coloro che dovessero ritrovarsi vessati nell’applicazione delle nuove norme sul ritorno a scuola. Il giovane sindacato, infine, ha realizzato delle FAQ per supportare al meglio il personale durante l’inizio dell’anno scolastico.
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