Il bonus di 500 euro, esentasse, assegnato da cinque anni al personale di ruolo per la formazione continua e l’aggiornamento professionale, confluirà nel MOF e sarà disponibile nella contrattazione integrativa per premiare il merito in modo particolare la dedizione nell’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo. Pacifico: ci aspettavamo risorse aggiuntive per introdurre specifiche indennità ed estendere il contributo anche al personale precario e amministrativo. Se confermata l’attuale bozza, si tratterebbe di un vero e proprio furto a fronte di una formazione obbligatoria permanente, a proprie spese, che il Governo vorrebbe a regime introdurre per tutti. Peraltro, la questione dell’estensione della card al personale precario è pendente in Corte di giustizia europea, dopo che nel luglio scorso, su un ricorso presentato dall’ufficio legale di Anief, è stata una sollevata questione pregiudiziale dal tribunale di Vercelli per l’evidente disparità di trattamento della norma.
I soldi della Carta del Docente diventano un fondo per la valorizzazione della professione e finiscono nello stipendio, ma non più per tutto il personale di ruolo e saranno pure tassati: è questa la novità inattesa che arriva dalla bozza, presentata in consiglio di ministro di oggi, della manovra di Bilancio 2021: “Al fine di aumentare le risorse finanziarie destinate alla valorizzazione della professionalità del personale scolastico, le risorse relative alla Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, confluiscono sul fondo di cui all’articolo 1, comma 592”, si legge nella bozza.
Anief esprime la sua netta contrarietà a questo provvedimento: secondo il suo presidente Marcello Pacifico, “il Governo, piuttosto che valorizzare il lavoro del personale della scuola con risorse aggiuntive, priva in questo modo gli insegnanti di ruolo della possibilità di finanziarsi il proprio aggiornamento professionale. Noi, da anni abbiamo chiesto in tribunale e al parlamento di allargare il bonus a tutto il personale precario e amministrativo, non certo di annullarlo. Non può essere questa la strada per incentivare il personale, né per incrementare gli stipendi: è una soluzione inutile, svilente che ci trova fortemente contrari”.
Il sindacato ricorda come resta fermo per il personale docente precario il diritto a ricorrere per aver attribuito la CARD docenti negli ultimi cinque anni, alla luce della questione pendente in Corte di giustizia europea. Per aderire vai al seguente link.
BOZZA
Titolo VII
Scuola, Università e ricerca
ART. 102
(Valorizzazione della professionalità dei docenti)
- All’articolo 1, comma 592, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) dopo le parole “istituzioni scolastiche statali” inserire le seguenti: “premiando in modo particolare la dedizione nell’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo”;
- b) sostituire le parole “e di 30 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020” con le seguenti “, di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 260 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022”.
- Dopo l’art. 1, comma 592, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 è aggiunto il seguente comma 592-bis:
“592-bis. Al fine di aumentare le risorse finanziarie destinate alla valorizzazione della professionalità del personale scolastico, le risorse relative alla Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, confluiscono sul fondo di cui all’articolo 1, comma 592.”.
- Dal 1° settembre 2022, i commi da 121 a 123 dell’articolo 1, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono soppressi. Con decreto del Ministro dell’istruzione di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità di regolazione delle relative obbligazioni giuridiche.
- All’articolo 1, comma 593, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) alla lettera a) dopo le parole “in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica” aggiungere le seguenti: “e della dedizione nell’insegnamento e nella promozione della comunità scolastica”;
- b) dopo la lettera b) aggiungere le seguenti parole: “c) valorizzazione del costante e qualificato aggiornamento professionale.”
PER APPROFONDIMENTI:
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