Si tratta dell’organico aggiuntivo di docenti assunti in servizio fino al 31 dicembre di quest’anno scolastico, quasi la metà di quello autorizzato per l’anno precedente, e che Anief vorrebbe inserito in pianta stabile organica al di là dell’emergenza Covid. Peraltro, questi supplenti brevi al pari dei loro colleghi non hanno l’assegno mensile riconosciuto nel salario accessorio, nonostante nei ricorsi promossi sia stato accertato il loro diritto. Pacifico: bisogna uscire da provvedimenti tamponi, ripensare l’organico di diritto di ogni istituzioni scolastica, diminuire il rapporto alunni/personale docente e amministrativo per sdoppiare le classi e combattere la precarietà garantendo una parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo.
L’organico composto da docenti rimane in vita almeno fino al termine delle lezioni: lo prevede la bozza della legge di bilancio 2022, che esplicitamente, all’articolo 103, proroga la durata dei contratti attraverso lo stanziamento di 300 milioni per tale scopo, come chiesto ripetutamente da Anief nei giorni scorsi.
“La proroga, però, benché sia utile, non è del tutto soddisfacente – osserva Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perchè i contratti del personale Covid avranno una proroga fino al termine delle lezioni e non delle attività didattiche o al 31 agosto, e ancora legata all’emergenza e non a un ripensamento complessivo della dotazione organica. come avevamo chiesto.
Possibile aderire ancora ai ricorsi al seguente link
L’articolo nella bozza della legge di Bilancio 2022:
(Misure connesse all’emergenza epidemiologica nell’ambito scolastico)
- Al fine di corrispondere alle esigenze delle istituzioni scolastiche connesse all’emergenza epidemiologica, il termine dei contratti sottoscritti ai sensi dell’articolo 58, comma 4-ter, lettera a), del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, può essere è prorogato fino al termine delle lezioni dell’anno scolastico 2021/2022 nel limite delle risorse di cui al secondo periodo. Conseguentemente, il fondo di cui all’articolo 235 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, è incrementato di 300 milioni di euro per l’anno 2022. Il Ministero dell'istruzione, entro il 31 luglio 2022, provvede al monitoraggio delle spese di cui al primo periodo, comunicando le relative risultanze al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e la quota parte delle risorse di cui al secondo periodo che in base al monitoraggio risulti non spesa è versata all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnata al fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato. Ai relativi oneri si provvede …
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