Si va verso l’approvazione di una Legge di Bilancio leggermente diversa dalla bozza giunta al Senato alcune settimane fa: le ultime indiscrezioni parlano della cancellazione dell’assurdo ‘premio alla dedizione’ e di massimo a 200 milioni di euro utili principalmente per prolungare almeno una parte del personale Ata assunto per l’emergenza Covid e per incrementare gli stipendi in vista del rinnovo del contratto. Rimangono delle speranze, inoltre, per cancellare i vincoli di mobilità del personale, l’avvio di percorsi di abilitazione per i precari e l’accesso diretto degli insegnanti con tre anni di servizio ai percorsi di specializzazione, ma anche per le immissioni in ruolo da Gps.
“Si tratterebbe di provvedimenti vitali per la scuola – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che abbiamo chiesto, seppure in modo più articolato e dettagliato, con i nostri 31 emendamenti alla Manovra di fine anno. Rimaniamo dell’avviso che non possono bastare cifre così modeste, quasi ‘briciole’, per risollevare lo stipendio di chi lavora oggi nelle 8.200 scuole autonome italiane, ma occorrono 3-4 miliardi per rinnovare il contratto e adeguare i compensi mensili all’inflazione degli ultimi cinque anni. Occorre poi introdurre negli stipendi quelle indennità di rischio biologico, di incarico, di sede invece accordati ad altri comparti. Bisogna poi agire per non discriminare più i precari. E anche per evitare che lo stesso obbligo vaccinale, contro il quale abbiamo presentato ricorso, diventi anch’esso motivo di discriminazione: è già accaduto in Slovenia e negli Stati Uniti, come è stato rimesso in Corte di Giustizia europea dal tribunale di Padova. Noi non ci fermiamo”, conclude il leader dell’Anief.
È certo che all’interno del testo della Legge di Bilancio 2022 vi sarà qualche ritocco anche sulla scuola: il provvedimento, ancora in Commissione Bilancio al Senato, atteso nei prossimi giorni nell’Aula del Senato, dove sarà votato prima di Natale e successivamente confermato in toto entro fine 2021 alla Camera per l’approvazione definitiva, con molta probabilità conterrà novità sul fronte dei contratti Covid del personale Ata; inoltre, si prevede una maggioranza del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa dedicata alla valorizzazione della professionalità dei docenti della scuola statale, con un impegno complessivo, scrive Italia Oggi, pari a 110 milioni in più rispetto al disegno originale (260 milioni).
L’emendamento, scrive Orizzonte Scuola, sarebbe frutto di un accordo politico tra PD, M5S e Leu, e firmato del relatore di maggioranza della legge di Bilancio: “tutto questo è ancora al vaglio del Ministero dell’Economia che deve verificare l’effettiva fattibilità economica della faccenda”. Inoltre, “si spera di far rientrare anche norme sull’abolizione dei vincoli di mobilità, quella sui percorsi di abilitazione per i precari e l’accesso diretto degli insegnanti con tre anni di servizio ai percorsi di specializzazione. Oppure l’inserimento di una norma che permetta di assumere da prima fascia Gps sul sostegno”.
Il senatore Alan Ferrari (Pd), a margine dei lavori della commissione Bilancio sulla manovra, ha detto che la maggioranza ha “aggiunto un tema che era un pochino sotto pesato, ovvero la scuola, per la quale il governo si è impegnato a trovare risorse aggiuntive in maniera molto significativa”. Ferrari ha anche spiegato che “ci sono 3-4 priorità del mondo scolastico: il personale Ata, il supporto psicologico, l’adeguamento dei compensi degli insegnanti rispetto agli altri comparti della pubblica amministrazione, che hanno già avuto adeguamenti”.
PER APPROFONDIMENTI:
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