Il Governo sta mettendo a punto il decreto legge sul cronoprogramma per l’uscita dalla pandemia Covid-19: domani potrebbe essere già approvato, con l’eliminazione dal 1° aprile del Green pass per sedersi al bar o al ristorante all’aperto, come pure del Super Green pass per accedere ad alberghi, relais e strutture ricettive di ogni tipo come pure negozi e parrucchieri. Mentre dal 1°maggio non sarà necessario il certificato verde rafforzato al chiuso, ma solo il green pass base. Inoltre, dal 1° aprile cade l’obbligo di green pass per accedere agli uffici pubblici, per andare in banca o all’ufficio postale. Per la scuola stop, scrive la stampa specializzata, la mascherina Ffp2 in classe non sarà più obbligatoria, si potrà passare alla chirurgica; inoltre, stop alla didattica a distanza e alla differenza tra vaccinati e non vaccinati (ma i positivi continueranno a stare a casa fino a guarigione), mentre si guarda al 15 giugno per togliere l’obbligo vaccinale per docenti e Ata.
Anief ritiene il mantenimento dell’obbligo vaccinale una precauzione che va oltre le necessità e continua a discriminare oltremodo del personale, come quello scolastico, che da quattro mesi è stato sospeso e non percepisce lo stipendio. “Con il 31 marzo finisce lo stato di emergenza sanitaria? Bene, non possiamo che ringraziare tutto il personale medico, ma è bene anche che dal 1° si torni alla normalità, senza più obblighi e restrizioni a partire da quello della vaccinazione”, dice il Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, l’unico sindacato che ha denunciato al Tar l'illegittimità dell'uso della certificazione “verde” per accedere sul luogo di lavoro per difendere i dipendenti non vaccinati del comparto istruzione e ricerca, insieme a Udir per la dirigenza scolastica.
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