Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha oggi annunciato un piano di riduzione del carico burocratico degli insegnanti grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale: il peso della burocrazia, ha ricordato Valditara, è generatore di stress e di disaffezione nei confronti della professione e per questo è stato progettato “un piano di semplificazione e sburocratizzazione nella scuola destinato a rendere più semplice la vita alle famiglie e al personale della scuola”. “Il fatto che gli insegnanti debbano dedicare molte ore alla compilazione di documenti e alla gestione della burocrazia – scrive oggi Orizzonte Scuola - limita il tempo e l’energia che possono dedicare all’insegnamento e alla relazione con gli studenti”. Inoltre, sono costretti a “dover gestire situazioni difficili, come ad esempio casi di bullismo o di problematiche familiari degli studenti” arrivando a “compilare documenti dettagliati per poter gestire la situazione nel modo migliore possibile”.
LA POSIZIONE DEL SINDACATO
Sulla semplificazione amministrativa, l’Anief di recente la espresso la sua posizione al ministero dell’Istruzione e del Merito: il sindacato è favorevole anche con l’alleggerimento della burocrazia che oggi arriva a pregiudicare il lavoro dei docenti e la loro azione didattica. A questo proposito, è stata richiesta l’istituzione di un tavolo tecnico per la semplificazione scolastica: l’obiettivo sarebbe quello di rendere meno macchinose le procedure di reclutamento. A patto sempre che si arriva ad attuare il ripristino del doppio canale, l’utilizzo delle graduatorie di tutti i concorsi incluso lo straordinario bis e la conferma in ruolo degli stabilizzati con riserva: tutte disposizioni che si potrebbe adottare già dall’anno prossimo se il Parlamento dicesse sì agli emendamenti Anief al decreto PA-Pnrr 44/2023 oggi in discussione nelle commissioni della Camera. Inoltre, è indispensabile la creazione di un unico fascicolo digitale dei dipendenti.
Secondo Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, questi interventi dovranno “interessare pure l’attività amministrativa delle segreterie, a partire dalla gestione delle assenze, ma anche la ricostruzione di carriera, i congedi e tutte quelle pratiche che comportano tempi lunghissimi sia per ragioni burocratiche che tecniche”. C’è anche da accelerare il pagamento dei supplenti brevi, “i cui lunghi ritardi risultano insopportabili – dichiara Daniela Rosano, segretaria generale Anief– e anche su questo versante l’azione della semplificazione dovrà operare quanto prima, è inaccettabile che ci siano ancora ritardi di mesi nel pagamento di tanti docenti e Ata precari”.
COSA HA DETTO IL MINISTRO
Sul piano pratico, ha detto il ministro Valditara, “vogliamo che più cattedre siano coperte subito all’inizio dell’anno scolastico e pensiamo di riuscirci con una sorta di reingegnerizzazione dei principali processi funzionali all’avvio regolare dell’anno scolastico quindi accelerare le procedure di assegnazione dei docenti, realizzare una gestione più efficiente ed omogenea delle procedure su tutto il territorio nazionale, favorire una maggiore trasparenza delle assegnazioni e quindi contiamo anche grazie ancora una volta all’intelligenza artificiale di avere più cattedre coperte all’inizio dell’anno scolastico”.
“Poi c’è il tema di rendere la vita più facile ai docenti. Oggi i docenti devono compilare spesso e volentieri si sentono dei burocrati. Noi vogliamo sostanzialmente abolire la carta, abolire la documentazione che devono compilare i docenti, semplificare e automatizzare l’attività di ricostruzione della carriera e quindi non dovranno più produrre documentazione ma ci penserà direttamente l’amministrazione. E anche per quanto riguarda lo scambio e la condivisione tra le scuole della documentazione che dovrà essere esclusivamente in via telematica e uniformare e velocizzare la raccolta e la gestione delle informazioni”, ha concluso il ministro.
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