Domani, 17 luglio, prendono ufficialmente il via le operazioni per le immissioni in ruolo di oltre 50mila docenti e quasi 200mila supplenze annuali per l’anno scolastico 2023/24: fino al 31 luglio i candidati all’assunzione a tempo indeterminato potranno inserire la loro richiesta all’interno della piattaforma Polis Informatizzazione Nomine Supplenze: lo stesso vale per coloro che aspirano alle supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche. Il personale docente interessato dovrà seguire le indicazioni pubblicate dall’USR di proprio interesse: per partecipare è necessario lo Spid (in alternativa si può accedere con CIE, eIDAS o CNS). Ogni aspirante potrà esprimere ai fini del conferimento delle supplenze fino a 150 preferenze (scuole, comuni, distretti) per tutte le classi di concorso e tipologie di posto per cui è inserito nelle GPS o nelle GAE. Gli aspiranti all’immissione in ruolo da prima fascia sostegno GPS (e dal correlato elenco aggiuntivo) potranno esprimere ulteriori 150 preferenze max. finalizzate al ruolo.
Subito dopo si passerà alla fase 2: la compilazione dell’“Istanza Informatizzazione Nomine In Ruolo – Espressione preferenze sede”: saranno chiamati a partecipare a questa fase, scrive la stampa specializzata, “solo i docenti che abbiano ricevuto un’individuazione – a seguito della fase 1 del procedimento amministrativo – su una specifica provincia e uno specifico insegnamento”.
Il sindacato vive con forte rammarico la decisione di mantenere un modello organizzativo delle assunzioni basato su modalità superate e inefficaci, che non porterà affatto alle 50mila immissioni in ruolo programmate del Ministero perché le graduatorie individuate sono vuote o con pochi candidati: “Abbiamo tentato in tutti i modi di introdurre quel doppio canale di reclutamento per assumere i docenti precari almeno dalle GPS di prima fascia – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, anche in questi ultimi giorni lo abbiamo chiesto attraverso degli emendamenti al decreto PA2, allo studio dei deputati della Camera, I e XI Commissioni riunite, e al DL 69 Salva-Infrazioni, all’esame della IV Commissione del Senato. I tempi per un’approvazione del provvedimento in extremis vi sarebbero e noi non demordiamo. Siamo anche consapevoli che ciò potrebbe non accadere e in tal caso Anief scriverà alla Commissione Europea che ha già può volte fatto osservare a chi governa la scuola in Italia che l’abuso di precariato è una pratica da combattere e non da confermare nei decenni.
Le sedi Anief sono a disposizione degli iscritti (e di chi si iscriverà contestualmente) per fornire assistenza per le operazioni di assunzione in ruolo e a tempo determinato per l’anno scolastico 2023/24.
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