L'algoritmo utilizzato quest’anno dal ministero dell'Istruzione per gestire le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti precari, “ha accumulato una valanga di errori” e “a scuola ormai avviata da tre mesi docenti, famiglie e sindacati fanno la conta dei danni”: lo scrive oggi la rivista Wired ricordando che nel corrente mesi di “dicembre in alcune province si stanno ancora scorrendo le liste delle supplenze e cercando di correggere gli errori di assegnazione dell'algoritmo”, nato per “abbinare 850mila di aspiranti supplenti a una cattedra in un batter d'occhio” e che invece “ha ottenuto l'effetto contrario”. A questa conclusione si è giunti dopo che “Wired ha spedito una richiesta di accesso agli atti al ministero dell'Istruzione, che in risposta ha fornito una serie di documenti: l'analisi dei requisiti, relative al primo impianto della procedura di assegnazione delle supplenze e alle successive evoluzioni; i casi di test; i verbali di collaudo; la presentazione della procedura di nomina e i manuali per gli utenti. Le carte forniscono una visione parziale del processo, ma certo aiutano a fare chiarezza sul flop del sistema informatico per le supplenze”. C’è una certezza in tutto questo: “L'algoritmo sballa”.