“Un anno di Eppo (procura europea) tra opportunità e criticità, per una revisione normativa”: questo il titolo del seminario di Studio che si terrà a Roma, presso Hotel H10, sabato 19 novembre 2022.
“Un anno di Eppo (procura europea) tra opportunità e criticità, per una revisione normativa”: questo il titolo del seminario di Studio che si terrà a Roma, presso Hotel H10, sabato 19 novembre 2022.
Mancano 30 giorni per sapere la verità sull’obbligo vaccinale e la sospensione dal servizio decisa dal Governo: il 30 novembre è stata fissata l’udienza pubblica in Corte Costituzionale sulle 14 ordinanze rimesse dai Tribunali amministrativi e del lavoro, per violazione di ben undici articoli della Costituzione, con dichiarazione di ammissibilità dell’intervento di Anief per il personale scolastico. L'ufficio legale del giovane sindacato ha presentato, in particolare, ricorsi per più di 4 mila tra amministrativi e insegnanti, mentre con diverse ordinanze si sono rivolti alla Consulta il Consiglio giustizia amministrativa Sicilia, il Tar Lombardia, lo stesso Tar Lazio e i Tribunali del lavoro di Brescia, Catania e Padova.
A due mesi esatti dall’inizio del nuovo anno scolastico, le scuole italiane continuano a cercare insegnanti: migliaia di insegnanti, in prevalenza di sostegno, devono ancora essere nominati sulle cattedre annuali, dopo il flop delle immissioni in ruolo che hanno portato all’assunzione a tempo indeterminato solo su metà del contingente. I turni di nomina si susseguono, a moltissimi alunni non vengono garantiti nemmeno gli insegnanti annuali. Il dato è contenuto dalle innumerevoli pubblicazioni, da parte di svariati istituti di tutte le Regioni, dei bollettini di convocazione dei docenti sulla base delle preferenze espresse nella domanda presentata su Istanze online entro lo scorso 16 agosto. Alcune province sono al quinto turno di nomina, altre hanno esaurito le GPS e le scuole cominciano a convocare da graduatorie di istituto, poi sarà la volta delle Messe a disposizione.
I ricorsi del personale della scuola costano tantissimo allo Stato: da uno studio dell’Ufficio legale Anief, solo il sindacato rappresentativo somma ormai una media di 150 mila euro a settimana, sotto forma di risarcimenti, che i giudici decidono di assegnare ai docenti e Ata ricorrenti. “È triste dirlo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ma nel nostro Paese per quanto riguarda la scuola la tutela dei diritti passa ancora dai tribunali, mentre il legislatore continua a latitare. Il fenomeno è in evidente espansione e anche in controtendenza, perché tra il 2014 e il 2021, anche a causa dell'introduzione voluta dall’ex ministro Giulio Tremonti della tassa dissuasiva del contributo unificato, abbiamo assistito ad una riduzione complessiva del contenzioso in Tribunale pari al 30%. Evidentemente, nella scuola vi sono leggi troppo vessatorie: grazie all'azione vincente del nostro ufficio legale e dei nostri avvocati, nel 2022 solo Anief ha raccolto 10mila adesioni ai ricorsi gratuiti al giudice del lavoro per tutelare i diritti del personale scolastico a partire dai precari”.