Sul rinnovo contrattuale della scuola il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sembra volere accogliere le richieste dell’Anief e cita proprio quel contratto ‘ponte’ rivendicato da oltre un mese dal giovane sindacato ed espresso in occasione del primo confronto con la parte pubblica. Oggi, a poche ore dal rinnovo del contratto di oltre mezzo milione di dipendenti della Sanità pubblica, rispondendo a una domanda del Sole 24 Ore sulla possibilità di “chiudere entro la pausa estiva il Ccnl 2019-21”, Bianchi ha replicato: “È il nostro obiettivo. La trattativa all’Aran è in corso. È un contratto ponte che speriamo di concludere rapidamente in modo da poter guardare ai passi successivi”.
Il Ministero dell'Istruzione ha convocato oggi i sindacati per l'informativa sul prossimo decreto ministeriale che regolamenterà la nuova procedura straordinaria di assunzioni da I fascia GPS sostegno in attuazione dell’articolo 5-ter del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228. Come lo scorso anno, infatti, le GPS saranno interessate dalle nomine finalizzate all'assunzione a Tempo Indeterminato dopo le procedure “ordinarie” di nomina da Graduatorie di Merito e GaE. L'Anief, presente all'incontro, ha ribadito la proprio posizione rispetto alla necessità di usare le GPS per le nomine in ruolo come canale ordinario dopo le GaE. Ribadita, inoltre, la richiesta di attenzione alla trasparenza da parte dell'Amministrazione con una serie di chiarimenti soprattutto inerenti le tempistiche delle varie procedure – anche quelle propedeutiche come la pubblicazione delle GPS e il controllo dei punteggi - e di prevedere tempi congrui per i precari per presentare le domande online.
Ogni insegnante precario che lavora su supplenze brevi per un’annualità deve sapere che percepisce dalla Stato dei compensi inferiori di oltre mille euro complessivi, a causa della mancata assegnazione della Retribuzione professionale docenti prevista dall’art. 7 del CCNL 15.03.2001: se però presenta ricorso può recuperarli, anche con gli interessi. È accaduto a una docente abruzzese, che tra il 2016 e il 2020 ha sottoscritto contratti a tempo determinato vedendosi privata della Rpd: ha fatto ricorso al giudice del Lavoro di Chieti e qualche giorno fa è stata emessa la sentenza, in base alla quale si stabilisce che “il ricorso è fondato” e che è invece illegittima la posizione del Ministero dell’Istruzione, secondo cui tale “voce stipendiale spetterebbe soltanto ai docenti assunti a tempo indeterminato e a quelli assunti con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche”. Il giudice, infatti, ha verificato che “secondo il condivisibile orientamento della giurisprudenza di legittimità, “si deve, pertanto, ritenere, che le parti collettive nell'attribuire il compenso accessorio «al personale docente ed educativo», senza differenziazione alcuna, abbiano voluto ricomprendere nella previsione anche tutti gli assunti a tempo determinato, a prescindere dalle diverse tipologie di incarico”.
È stata sottoscritta - nella notte all’Aran - l'ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2019/2021 di 545 mila dipendenti della sanità pubblica: l'aumento minimo medio lordo mensile previsto è di 90 euro, più 3 mila euro di arretrati e specifiche indennità di categoria. A un infermiere andranno 158 euro di aumento lordo medio, derivante dall’aumento generalizzato più l'indennità infermieristica, alla quale si aggiunge, nel caso in cui lavori nei servizi di pronto soccorso, un’ulteriore indennità di 100 euro. Il rinnovo contrattuale prevede anche "incarichi di posizione elevati", con bonus di indennità da 10 a 20mila euro, più novità organizzative, come una nuova gestione del lavoro agile e il rafforzamento delle relazioni sindacali.