A partire da dopodomani, finite le elezioni amministrative e i referendum, si decide il destino della riforma del reclutamento e della formazione dei docenti prevista dal Decreto Legge n. 36 inserito nel Pnnr approvato il 30 aprile scorso dal CdM. Il testo continua a provocare proteste generali: dai sindacati, che nel mese di maggio hanno scioperato e sono scesi in piazza due volte, ai partiti politici, anche del Governo, che continuano indistintamente a chiedere forti cambiamenti. La prossima settimana, a pochi giorni dalla conversione del decreto in legge, diventa quindi decisiva. “Dopo la lunga lista di emendamenti presentati dalle singole forze politiche, si starebbe cercando di trovare la quadra e di presentare un unico emendamento”, scrive oggi Orizzonte Scuola. Sarà cura delle commissioni Affari Costituzionali e Istruzione pubblica, beni culturali del Senato decidere sulle 300 richieste di modifica presentate, valutando se e come portarli in Aula per il voto finale previsto per il 20 giugno.