Marcello Pacifico, presidente Anief: “Non abbiamo condiviso l'obbligo vaccinale per i medici e ci opporremo all'obbligo per il personale docente che potrebbe essere esteso anche a quello di polizia. In assenza di una legge che valga per tutta la popolazione, la decisione sarebbe illegittima e profondamente discriminatoria, come hanno già ribadito i tribunali amministrativi”.
“Il personale della scuola non è tenuto in debita considerazione da chi governa il Paese”: lo denuncia Marcello Pacifico, intervistato da Italia Stampa. “Nonostante gli impegni presi dal Governo con il Patto per la scuola dello scorso mese di maggio - ha ricordato Pacifico -, non ci sono risorse purtroppo per gli aumenti contrattuali: questo si vede anche dai finanziamenti che vengono messi in contrattazione integrativa, appena 250 euro in media di aumento per tutto l'anno per il personale della scuola; a fronte di 1.250 euro, invece, per il personale amministrativo dell'Università. Chiediamo quindi al Governo – è l’appello del leader dell’Anief - di sanare questa disparità di trattamento. E poi di parlare di risorse vere, per fare anche la formazione del personale che deve essere svolta in orario di servizio”.
In vista del prossimo rinnovo delle Rsu della scuola italiana, Anief ricorda come arriva a questo appuntamento, partendo dai risultati raggiunti quale sindacato rappresentativo nell'ultimo quadriennio. “Abbiamo avuto il merito – dice il suo presidente Marcello Pacifico a Teleborsa - di aver affrontato il tema della precarietà, che il governo ha iniziato ad affrontare senza arrivare a soluzioni definitive: siamo riusciti a far utilizzare per la prima volta le graduatorie dei precari, le famose GPS, poi in fase straordinaria per le immissioni in ruolo, che sono state ancora troppo poche, solo10mila rispetto a più di un milione e mezzo di candidati presenti. "L'obiettivo per il prossimo quadriennio - afferma Pacifico - è convincere il legislatore a ripristinare il doppio canale di reclutamento per stabilizzare i precari".
Prosegue a Montecitorio, presso la V Commissione Bilancio e Tesoro, l’esame delle 1.054 proposte emendative da introdurre in fase di “Conversione in legge del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose", composto da 52 articoli. Di interesse per il mondo della scuola, dell’Università e della Ricerca risultano richieste sia al Titolo I (misure urgenti finalizzate alla realizzazione degli obiettivi del PNRR per il 2021 – capo VI - UNIVERSITÀ E RICERCA, articoli da 12 a 15), sia al Titolo II: in questo secondo caso, le proposte di modifica riguardano “ulteriori misure urgenti finalizzate all'accelerazione delle iniziative PNRR – capo III - scuole innovative, progetti di rilevante interesse nazionale e mobilità dei docenti universitari, articoli da 24 a 26 capo IV - servizi digitali, articoli da 27 a 30.
“Il Governo si deve mettere in testa che le leggi che regolano il sostegno in Italia vanno cambiate – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ad iniziare dalla cancellazione dei posti in deroga al 30 giugno. Come non si può andare avanti con i ricorsi presentati dalle famiglie o dal sindacato, come facciamo noi da tempo con la campagna gratuita #nonunoradimeno, che solo attraverso il giudice riescono a garantire all’alunno disabile le ore settimanali di sostegno richieste dai gruppi operativi composti anche da medici e professionisti sanitari, invece negati cinicamente dall’amministrazione”.