Nella manovra che il Senato si appresta a verificare e approvare viene autorizzata la deroga nella formazione delle classi, ma con invarianza finanziaria, ovvero senza nuove aule, classi e più personale scolastico: di fatto, si interverrà soltanto per compensare il calo delle natalità e delle iscrizioni. Marcello Pacifico (Anief): “Servono nuove regole e il rispetto della salute degli studenti e dei lavoratori, soprattutto durante la pandemia, considerando che il distanziamento rimane l’arma principale per vincere il virus. Siamo pronti a farci da tramite per presentare un emendamento con il quale chiedere un intervento urgente teso a cambiare anche le regole sul dimensionamento. E bisogna dire basta una volta per tutte alle classi pollaio”.
Secondo l’ultima bozza della manovra, sono previsti aumenti degli stipendi fissi dal 1° aprile 2022 dello 0,3% e dal 1° luglio 2022 dello 0,5%: glim incrementi non sono però più legati al 50% del tasso di inflazione programmata dopo il sostanziale crollo dei prezzi al consumo nell’ultimo triennio, seguito al blocco tra il 2009 e il 2015. Anief chiede di non cambiare le regole, perché il reddito minimo dei lavoratori deve essere ancorato al costo della vita. Il presidente, Marcello Pacifico, annuncia che il giovane sindacato rappresentativo chiederà un emendamento proprio nella Legge di Bilancio: “Nessuno tocchi il salario di chi lavora ormai per la sussistenza. Ancora di più perché a fine dicembre si prevede che l’inflazione schizzerà addirittura sopra il 4%”.
Il Governo Draghi decide in modo immotivato di ridurre di due terzi il personale utilizzato solo l’anno scorso, sempre durante la pandemia, nonostante il progressivo aumento dei contagi e delle classi in quarantena, 33 soltanto a Trieste. Il sindacato Anief presenta un emendamento nella Legge di Bilancio per ripristinare i contratti e prorogare quelli del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici, altrimenti destinati a essere licenziati dal prossimo 1° gennaio, andando così a determinate grandi difficoltà alle scuole autonome. Marcello Pacifico, presidente Anief: “Il Governo dimostri di pensare alle scuole con i fatti e non solo a parole”.
Il paradosso di uno strumento nato in Europa con il Regolamento n, 953 del 14 giugno 2021 per i trasferimenti transfrontalieri nel rispetto dei diritti individuali, esteso dall’Italia alla cittadinanza e al lavoro con la violazione delle libertà personali. Anief non si ferma e presenta nuovo ricorso C-679/21 a Lussemburgo per tutelare i lavoratori della scuola e dell’università e affermare il rispetto del principio di non discriminazione. Il Garante Privacy dice no alla consegna della certificazione verde al datore di lavoro.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Per la Commissione europea, il green pass italiano non centra con il regolamento comunitario. Vogliamo sia fatta chiarezza e sia rispettato il diritto. Tutti i cittadini europei devono essere trattari allo stesso modo indipendentemente dal lavoro che svolgono, dal ruolo politico e dall’istituzione che rappresentano. Sono le elementari regole della democrazia”.
Prosegue a Palazzo Madama l’esame del disegno di legge n. 2426 di conversione del decreto legge n. 146 contenente misure urgenti di carattere economico e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. Si tratta del cosiddetto collegato alla manovra finanziaria 2022, che i senatori affronteranno in sede consultiva, per il parere alle Commissioni riunite VI e XI e all'Assemblea, tendo conto sempre dalla fattibilità economica delle norme affidata alla V Commissione Bilancio. In attesa di arrivare all’approvazione finale del documento legislativo, le commissioni Finanze e Lavoro stanno esaminando la pertinenza degli interventi migliorativi richiesti dalle parti sociali, le associazioni e le Confederazioni sindacali coinvolte. Come il documento congiunto Cisal-Confedir, consegnato durante l’audizione tenuta presso le Commissioni riunite del Senato.
Le richieste emendative riguardano diversi temi: dalla tutela dei lavoratori fragili ai congedi parentali fino al termine dell’emergenza; dalla mobilità del personale, da attuare dal 2022 abbattendo gli attuali vincoli temporali e geografici, alla revisione delle percentuali del rapporto alunni-docenti; dal ripristino dell’organico Covid per effettuare lo sdoppiamento delle classi e permettere lo sdoppiamento, alla revisione e all’ampliamento degli organici, così da rispettare finalmente la normativa che impone 1,80-1,90 metri quadrati di spazio a studente; dal rivedere il dimensionamento scolastico alla base della sparizione nella scuola di 200mila docenti e 50mila Ata, all’ampliamento delle istituzioni scolastiche del tempo scuola, anch’esse ridotte negli ultimi 12 anni; dalla revisione del numero minimo degli alunni per mantenere in vita le scuole autonome alla possibilità da dare a docenti e Ata di fare gratuitamente e periodicamente i tamponi antigenici, fino all’assegnare loro anche quell’indennità di rischio biologico invece oggi concessa solo ad altri comparti pubblici, come quello sanitario.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Se non adottiamo queste disposizioni, l’aumento dei contagi attraverso le scuole può considerarsi una certezza, non una possibilità, come del resto già sta accadendo da alcune settimane. Il Governo lo sa bene, visto che già si parla insistentemente di prolungamento, per via legislativa, dell’emergenza Covid fino a marzo o giugno 2022”.