Sugli insegnanti di religione continua a vigere il più assoluto silenzio. Eppure, i problemi da affrontare sono diversi. Prima di tutto va ricordato che l’ultimo concorso risale al 2004 e diversi idonei (molti dei quali hanno ben 30 anni di servizio) continuano ad essere precari, non avendo beneficiato di una graduatoria a scorrimento. In tuto vi sono circa 2.500 i vincitori di concorso del 2004 esclusi dall’immissione in ruolo. Poi ci sono 10.000 precari storici abilitati per i quali non è stata prevista nessuna forma di reclutamento. Il concorso riservato, di cui si parla da anni, continua a rimanere un’ipotesi.
Per Anief è necessario che il ministero dell’Istruzione dia avvio a una fase di assunzione in ruolo, nelle more dell'espletamento del nuovo concorso ordinario sul quale c’è stato anche il consenso dellaConferenza episcopale italiana e che manca all’appello da più di tre lustri. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Noi continuiamo a chiedere, lo abbiamo fatto anche con alcuni emendamenti presentati al Senato, l’emanazione di un decreto che preveda l’assunzione in ruolo dei docenti di religione cattolica inseriti nelle precedenti graduatorie concorsuali, con la modalità dello scorrimento. E a chiedere un concorso riservato per almeno 8 mila precari storici, che rischiano di andare in pensione da supplenti annuali. I posti ci sono, la volontà reciproca pure, cosa si aspetta ancora?”.