Questo è quanto emerge dall’incontro tra sindacati e ministero dell’istruzione sull’ordinanza alla firma del ministro Azzolina. I presidi potranno segnalare le richieste di organico in deroga ai parametri esistenti nel rispetto delle linee guida e del protocollo sulla sicurezza che sarà firmato a breve per ridefinire gli organici
Dopo la risoluzione di maggioranza sulla proroga dello stato d’emergenza per il coronavirus fino al 15 ottobre - approvata ieri in Senato con 157 voti a favore con il contestuale impegno del governo a non svolgere l’election day nelle scuole i prossimi 20 e 21 settembre e “ad assicurare a settembre” il ritorno degli studenti in aula con la “ripresa in presenza delle attività didattiche” –, oggi Giuseppe Conte è tornato sul punto: nell'Aula di Palazzo Madama, il Presidente del Consiglio ha difeso la necessità di prorogare fino a ottobre lo stato d'emergenza: “Qualcuno è stato convinto che significa tornare al lockdown. Non è affatto così, non si crei confusione”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief : “Pensare di affrontare il ritorno in classe di 8 milioni di alunni con gli organici ridotti all’osso dal dimensionamento attuato a partire dal 2008 con appena 50 mila unità di docenti e Ata in più, peraltro licenziabili in qualsiasi momento laddove dovesse esservi l’esigenza di un secondo lockdown, sarebbe un errore di valutazione grave. Il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino all’autunno dimostra che il virus del Covid non è vinto, perché lo Stato avrebbe tutto l’interesse a sostenere il contrario. Significa quindi che i pericoli di contagi permangono e che le istituzioni pubbliche con il maggior numero di individui concentrati in pochi metri quadri, quali sono le scuole, con 10 milioni di giovani e dipendenti che vi operano, vanno tutelate compiendo il massimo dello sforzo. Questo, a nostro avviso, sinora non è stato fatto. C’è comunque ancora il tempo, ma non molto, per porvi rimedio: assumendo il personale necessario, quattro volte di più di quello indicato; stabilizzando il personale – docente, Ata e Dsga - su un numero impressionante e mai toccato di posti vacanti e di supplenze annuali; recuperando parte o tutte le 15 mila sedi e dirigenze scolastiche venute meno negli ultimi due lustri per via di una politica che ha interpretato la scuola come una spesa inutile e non l’investimento più importante di un Paese moderno”, conclude il sindacalista autonomo.
Ad una settimana dalla scadenza imposta dal ministero dell’Istruzione, diventa sempre più difficile per i precari presentare la domanda per l’inserimento nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. Dalle sedi locali di consulenza del sindacato Anief, in presenza e a distanza, giungono allarmanti notizie di blocchi e rallentamenti continui del sistema telematico che nelle intenzioni dell’amministrazione avrebbe dovuto portare ad una inclusione nelle nuove graduatorie snella ed efficace. Evidentemente, il sistema informatico allestito dai tecnici di viale Trastevere non regge l’ondata di richieste dei supplenti interessati. Si tratta di un disservizio grave, perché va a sommarsi al già ristretto lasso di tempo concesso dal ministero dell’Istruzione per produrre istanza di partecipazione, peraltro collocato all’interno del periodo estivo post-Covid19 che comporta rallentamenti alla base.
“Riteniamo a questo punto indispensabile – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che il Ministero proroghi fino a venerdì 14 agosto compreso la data di consegna telematica delle domande di inserimento nelle Graduatorie provinciali per le supplenze. È un atto dovuto, nei confronti di almeno un milione di precari che si stanno barcamenando in un ginepraio di norme e valutazioni cambiate inopinatamente in corsa. Noi l’avevamo detto fin da quando abbiamo preso visione della prima bozza di regolamento annesso alle Gps che cambiava le carte in tavola: le modalità di inclusione e di valutazione dei titoli potevano essere mutate, dopo 13 anni, solo dopo un lungo e ragionato confronto. Invece, l’amministrazione è venuta incontro alle nostre richieste solo su qualche punto, lasciando sostanzialmente immutato il pasticcio. Al quale ora si aggiunge il problema dell’inoltro delle domande”.
A seguito dell'approvazione della norma che permette l'accesso diretto alle prove scritte per chi ha più di 36 mesi si servizio. Marcello Pacifico (Anief) sollecita i vertici di Viale Trastevere. A fine settembre le prove pre-selettive. Il sindacato, insieme a Eurosofia, promuove i corsi di preparazione. Per adesioni, vai al seguente link.
I legali del giovane sindacato sciolgono ogni riserva e avviano altre quattro azioni legali per ampliare l’inserimento degli aspiranti insegnanti in prima e seconda fascia delle nuove GPS e nelle relative Graduatorie di Istituto. Per la Tabella Titoli avviati i ricorsi per il riconoscimento del punteggio per le “altre attività di insegnamento” e per i titoli artistici dei docenti del liceo coreutico. Azioni legali mirate, anche, in favore dell'accesso in I Fascia GPS Primaria/infanzia per i Diplomati Magistrale iscritti al corso di studi entro l'a.s. 1997/1998 ma che hanno conseguito il titolo successivamente al 2001/2002. Dopo il chiarimento che chi conseguirà il terzo anno di servizio sul sostegno nel prossimo anno scolastico non potrà accedere agli Elenchi Aggiuntivi previsti dall'Ordinanza Ministeriale tramite finestra annuale, Anief avvia, inoltre, il ricorso per l'accesso alla II Fascia GPS per chi possiede solo 2 anni di servizio sul sostegno nello specifico grado. Chiedi una consulenza in presenza o a distanza