Il 19 e 20 giugno, per la terza volta, sono state convocate le Confederazioni sindacali per il rinnovo degli accordi propedeutici al via delle prerogative sindacale alle nuove organizzazioni che hanno vinto le ultime elezioni Rsu. La novità più importante riguarda l'entrata dell'ANIEF che sposterà gli attuali equilibri dei tavoli contrattuali, a partire da quelli gestiti dal Miur e dal Governo. Forte resistenza anche da parte di alcune confederazioni per la perdita di ore di permesso e distacchi.
Marcello Pacifico (Anief): Non è tollerabile che dopo un anno, ancora non possiamo esercitare le nostre libertà sindacali e perorare i diritti dei nostri associati. Se per la terza volta non si firmeranno le proposte dell'Aran, nonostante un’evidente maggioranza, chiederemo ai giudici un intervento urgente.
Inutile la nuova procedura abilitante per 55 mila precari se poi non si riaprono le graduatorie a esaurimento a tutto il personale abilitato e per quelle esaurite non si assume dalle graduatorie d'istituto. Continueremo ad aumentare le supplenze affidate dai dirigenti scolastici, dalle domande di messa a disposizione dei docenti, e gli stessi posti dati ai precari se non si adegua l'organico di fatto a quello di diritto sui posti vacanti e disponibili.
Marcello Pacifico (Anief): In questo modo, non si uscirà mai dal contenzioso seriale e si negherà sempre la continuità didattica.
Ai precari della scuola, docenti e ATA, il Ministero non riconosce il diritto alle progressioni stipendiali, gli scatti di anzianità calcolati in base agli anni di servizio effettivamente svolti anche se con contratti a termine. È notizia di qualche giorno fa che in Lombardia una madre di una docente deceduta ha ottenuto in tribunale il diritto agli scatti di anzianità mai riconosciuti alla figlia proprio perché il suo contratti erano tutti a tempo determinato. Un diritto violato riconosciuto dal Tribunale nel rispetto della normativa comunitaria che lo Stato italiano viola da ormai 20 anni e cui va applicata la prescrizione lunga decennale, proprio perché è credito da violazione di norma comunitaria. Marcello Pacifico (Anief): “Dietro i contratti a termine ci sono storie di Lavoratori cui da sempre il Miur nega pari dignità rispetto al personale di ruolo. Come sindacato sentiamo continuamente storie di sacrifici, di professionalità non ricompensata e diritti violati. Il contratto nazionale di categoria deve rispettare tutti i lavoratori e riconoscere pari dignità ai precari, porteremo anche la loro voce ai tavoli della trattativa, probabilmente saremo l'unico sindacato a chiedere di rispettare questo principio, ma lo faremo come sempre a testa alta perché per noi dietro quei contratti precari ci sono persone, ci sono Lavoratori, con la lettera maiuscola!”.
Solo 34 mila partecipanti su oltre 102 mila candidati: sono questi i numeri di presenze al concorso per Direttore dei servizi generali e amministrativi della scuola, le cui prove preselettive si sono svolte nel corso della settimana. La bassa adesione si spiegherebbe con l’imponenza del programma da studiare. Il fatto che il numero di partecipanti sia stato molto inferiore alle attese, con due aspiranti Dsga su tre che hanno preferito non presentarsi al test preselettivo, fa crescere l’interesse per l’accesso alle prove successive, sempre al fine di aggiudicarsi uno dei 2.004 posti del bando, estendibili a 2.800: a questo proposito, il giovane sindacato continua a raccogliere adesioni per tutelare le posizioni di candidati che dopo le prove preselettive si ritroveranno esclusi dalla prosecuzione del concorso, nonostante abbiano raggiunto la soglia della sufficienza.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “tirare via da un concorso atteso da vent’anni tanti candidati con questa leggerezza è un’ingiustizia colossale. Gli errori in diversi test, nel bando di concorso e nell’organizzazione della selezione, la dice lunga sull’attenzione che l’amministrazione centrale ha mostrato per selezionare i direttori dei servizi generali a amministrativi che nel 2020 dovrebbero prendere posto in migliaia di istituti oggi con sedi vacanti”.
Anief invita i supplenti Ata e docenti a controllare se il posto è senza titolare perché in tal caso deve essere prorogato al 31 agosto. Sbaglia il Miur a non riconoscere i due mesi estivi di stipendio