Il Ministro dell’Istruzione transalpino ha presentato l’importante riforma scolastica al Consiglio Superiore dell'Educazione, avallata anche dai neuro-scienziati: la plasticità del cervello prima dei sei anni è particolarmente propizia all'assimilazione del linguaggio, ed è proprio in questa fase che si fabbricano i futuri abbandoni scolastici. Anief, da diversi anni, si è fatta paladina della proposta, presentando formali emendamenti in Parlamento già nel 2014 e più di recente con le modifiche da attuare al decreto legislativo 65/2017 specifico per la revisione della scuola fino a 6 anni. In quell’occasione – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – chiedemmo l’anticipo e la compresenza dei maestri dell’infanzia e primaria. Con il nostro progetto, si sarebbe prodotto il prolungamento della scuola dell’obbligo fino a 18 anni, andando in questo modo ad incidere direttamente sulla lotta alla dispersione scolastica, di cui ciclicamente si torna a parlare senza però mai realizzare provvedimenti efficaci. Perché ad oggi le sezioni Primavera sono ordinarie, ma soltanto per il 25% della popolazione studentesca coperta dallo Stato.