Il problema è che nemmeno il “governo del cambiamento” riesce ad andare oltre ai buoni intenti. Perché, nel Documento di economia e finanza della manovra di bilancio, è previsto che al limite saranno garantiti 20 euro per la perequazione senza risorse aggiuntive per coprire l’Indennità di vacanza contrattuale. Altro che media UE. I nostri insegnanti prendono quasi la metà, a inizio e a fine carriera, di quelli di Austria, Germania, Olanda, Norvegia. Nel Lussemburgo, sede della Corte di Giustizia Europea, un docente percepisce quasi cinque volte di più. Ecco perché Anief continua la sua battaglia legale per adeguare gli stipendi al 50% dell’inflazione programmata. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Domani la legge di bilancio verrà approvata dal Consiglio dei ministri, ma poi, ha assicurato il vicepremier Luigi Di Maio, ci saranno almeno tre letture in Parlamento, tra Camera e Senato per modificarla e aggiungere nuove cose. Tra queste, non può essere omesso l’incremento degli stipendi dei nostri insegnanti e del personale Ata, relegati sotto l’inflazione di troppi punti.