La precedenza per assistenza al genitore disabile deve essere riconosciuta anche al personale della scuola che chiede il trasferimento fuori provincia, questo quanto ottenuto ancora una volta in tribunale dall'Anief a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola e delle persone con disabilità.
Giornata nera quella odierna per il Ministero dell’Istruzione: il TAR Sicilia pubblica le prime di una serie di sentenze in cui il MIUR viene condannato per non aver mai eseguito le sentenze già ottenute dai legali Anief Fabio Ganci e Walter Miceli in favore di centinaia di docenti precari della provincia di Palermo cui era stato riconosciuto il diritto al pagamento degli stipendi di luglio e agosto e il diritto a percepire gli scatti di anzianità anche durante il precariato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): lo sfruttamento del lavoro precario era già stato censurato in tribunale grazie ai nostri ricorsi, ora il Miur dovrà correttamente eseguire gli ordini dei giudici o sarà commissariato e per ogni giorno di ritardo pagherà ai lavoratori precari anche gli interessi.
Dopo aver cancellato l'emendamento salva-supplenti abilitati approvato in Senato, attraverso il diktat imposto dalle Commissioni della Camera, si consuma il primo strappo con gli insegnanti, come al tempo della Buona Scuola, i quali si ritrovano ora senza più alcuna certezza professionale ed economica. Dall’esecutivo non arriva alcun ascolto dei cittadini, nessun dialogo: così, la maggioranza parlamentare ha deciso di alzare un muro rispetto alle richieste del movimento del precariato che unitariamente, insieme ad Anief e Cobas, ieri daventi Montecitorio ha chiesto per ore a gran voce la riapertura delle GaE.
Ai dati sconfortanti pubblicati nelle ultime ore dall’Ocse, con i compensi del personale scolastico diminuiti costantemente tra il 2010 e il 2016, si aggiungono le ombre sul sistema di perequazione garantito solo fino al 31 dicembre 2019: ad oggi il Governo non ha infatti ancora trovato le risorse. E crescono i dubbi pure sul mantenimento degli 80 euro netti del Governo Renzi, rivolti alle fasce stipendiali annue fino a circa 26mila euro che con la Legge di Bilancio potrebbero avere altre destinazioni. Una beffa che si aggiunge a quella della mancata validità per il TFS/TFR dei già ridicoli incrementi ottenuti con l’ultimo contratto, pari al 3,48% con l’inflazione salita però nel frattempo di oltre l’8%.
Dopo avere promesso la loro stabilizzazione, il primo partito del Governo ora sostiene che la riapertura delle graduatorie permanenti creerebbe nuova precarietà nella scuola. Per Anief stiamo assistendo ad un voltafaccia che ha dell’incredibile: sono irresponsabili, lontani dalla realtà e dalle istanze dei cittadini. Quando si riescono a realizzare soltanto 25 mila assunzioni sulle 57 mila programmate, facendo peggio del Governo Renzi, perché le GaE sono esaurite e dalle stesse sono stati espulsi i docenti abilitati o specializzati su sostegno, soltanto perché abilitati dopo il 2012, non ci si può rifugiare sui nuovi concorsi che avranno i vincitori non prima di due anni. Perché questi sono i tempi, viste le annunciate modifiche legislative sul reclutamento, che introdurranno il domicilio lavorativo e la riduzione del Fit. Peccato che in questo modo si alimenti ulteriormente il precariato, senza pensare al recente concorso riservato per la secondaria che potrebbe essere annullato dalla Consulta con altri 5 mila possibili licenziamenti, travolgendo anche l'analogo concorso previsto dal Decreto Dignità su Infanzia e Primaria. E chiedere la fiducia al Milleproroghe significa ignorare quella piazza che ha visto sempre esponenti del Movimento solidali, diventati oggi sordi spettatori.