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News dal mondo Anief

 

 

Pensioni, anche l’Ape Social non decolla: partenza a singhiozzo e aderisce solo 1 lavoratore su 10

L’Anticipo pensionistico volontario entrerà in vigore solo alla fine del mese, ma riscuoterà un numero ridottissimo di adesioni. Non poteva andare diversamente, visto che comporta la restituzione anche di 500 euro al mese per vent’anni della somma anticipata: riguarda i lavoratori che hanno maturato 20 anni di contributi minimi per lasciare con 3 anni e 7 mesi di anticipo, grazie a un prestito da stipulare con l’Inps. L’Ape Social, molto più conveniente, riservata a una stretta cerchia di categorie, potrebbe partire da venerdì. Dopo la firma del decreto attuativo del premier, il provvedimento è stato preso in esame dal Consiglio di Stato ed è in via di registrazione alla Corte dei Conti. Poi, arriverà la pubblicazione in G.U. Da definire sarebbero anche gli ultimi dettagli per la convenzione con banche e assicurazioni. Ma anche l’anticipo sociale è a rischio flop: sarebbero appena 4mila i docenti e Ata che aderiranno, a fronte di 37.500 potenziali interessati.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): i beneficiari potrebbero non avere avuto informazioni adeguate. In ogni caso, non è ammissibile che l’Ape Social riguardi solo i maestri della scuola dell’Infanzia, perché è la professione dell’insegnante, a tutti i livelli, a essere sottoposta a un elevato rischio burnout. È bene che i lavoratori si sappiano districare in questo ginepraio di leggi e novità sui requisiti e sulle prospettive pensionistiche: per questo motivo abbiamo predisposto un servizio di consulenza ad hoc.

Anief ha siglato una convenzione con il Centro servizi Cedan, società autorizzata a erogare, per mezzo della confederazione Cisal, servizi di Caf e patronato. Altri servizi sono rappresentati dalla compilazione ed elaborazione del modello 730, Isee e ogni pratica di natura fiscale: domande di pensioni, disoccupazione e assistenza previdenziale. È possibile inoltre presentare la prossima dichiarazione dei redditi e usufruire di tutti i servizi fiscali. Per trovare la sede più vicina a teclicca qui. Per Info: Cedan, Via Rosario Salvo, 96, Palermo; Tel. 091 424272, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

News dal mondo Anief
03 Maggio 2017
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DSGA: Anief sfida gli altri sindacati rappresentativi. Cambiate le norme contrattuali sulla temporizzazione

Anief riapre il contenzioso: se, infatti, la normativa previgente alla firma dell’ultimo CCNL 2001 prevedeva il pieno riconoscimento del servizio di ruolo prestato in diversa qualifica professionale, nel ricercare l’allineamento con la figura dei direttori amministrativi dei Conservatori è stata peggiorata la progressione di carriera degli ex responsabili amministrativi transitati nel 2000 nei nuovi ruoli.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non appena il nostro sindacato sarà rappresentativo nel 2018 chiederemo il ripristino delle norme previgenti ai contratti firmati negli ultimi quindici anni. Inoltre, investiremo ancora una volta la Cassazione, ma questa volta per la violazione del D. lgs. 297/94, forti del disconoscimento recente dello stesso meccanismo della temporizzazione per il personale docente da parte delle SS. UU.

 

News dal mondo Anief
02 Maggio 2017
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Mobilità docenti, entro sabato la consegna delle domande: alto il rischio di finire su tre scuole

Quest’anno alle superiori si moltiplicheranno le cattedre 'esterne', con lo stesso insegnante impegnato su più istituti scolastici: il docente trasferito su cattedra costituita tra scuole diverse avrà la titolarità nella sede principale, come risulterà nell’organico della scuola, e dovrà completare l’orario d'insegnamento nella seconda delle due scuole e anche nella terza eventuale. Rimane, pertanto, fondamentale farsi valere tutti i servizi svolti e titoli acquisiti, per non rischiare di perdere posto e finire sugli ambiti territoriali.

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): consigliamo ai docenti di ricorrere contro l’eventuale mancata corretta valutazione delle esperienze di lavoro e di professione svolte. Dal servizio pre-ruolo, che continua a essere considerato 'di serie B', a quello prestato nella paritaria, o ancora per la mancata assegnazione del punteggio derivante dai titoli abilitanti riconosciuti dalle università (SSIS, TFA, Sostegno e per il servizio militare svolto non in costanza di nomina). Lo stesso vale qualora si voglia negare di poter rientrare nell'organico stabile dello stesso istituto in barba al principio di continuità didattica e del diritto del docente a partecipare alle operazioni di mobilità su tutti i posti disponibili nell'organico dell'autonomia: la possibilità di essere trasferiti da titolarità su Ambito a titolarità su scuola attraverso l'indicazione di 5 istituti nelle procedure di mobilità 2017 non può escludere la sede di attuale incarico triennale del docente.

Per questo motivo Anief ha deciso di ricorrere contro la decisione del Miur di impedire il trasferimento nella propria scuola a tutti coloro che stanno prestando servizio triennale in quell'istituto. Il giovane sindacato, inoltre, si oppone contro le illegittimità delle procedure di trasferimento e di individuazione dei soprannumerari. E sulla mobilità ha già attivato una serie di ricorsi contro la violazione dei diritti dei lavoratori della scuola, confermate con l’intesa sul CCNI sulla mobilità 2017/18: per informazioni e adesioni cliccare qui.

 

News dal mondo Anief
02 Maggio 2017
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Mobilità al via i ricorsi Anief per richiedere anche la scuola di attuale incarico triennale

Ancora polemiche sulle procedure di Mobilità 2017. Anief avvia i ricorsi e pubblica le istruzioni per richiedere l'istituto di attuale incarico triennale tra le 5 scelte di sede previste dal CCNI ai fini del trasferimento da titolarità su Ambito a titolarità su scuola.

Le procedure di mobilità 2017 impediscono al docente con incarico triennale in una specifica sede scolastica di indicare tale istituto tra le 5 scuole scelte al fine del trasferimento definitivo con assegnazione di titolarità su scuola e non su Ambito. Anief ritiene illegittima tale prospettazione e lesiva dei diritti dei docenti assunti su Ambito che non possono aspirare al trasferimento su eventuali posti disponibili proprio nella scuola in cui attualmente stanno svolgendo il loro incarico triennale in una posizione di equità rispetto a tutti gli altri aspiranti. 

Marcello Pacifico (Anief-Cisal): la possibilità di essere trasferiti da titolarità su Ambito a titolarità su scuola attraverso l'indicazione di 5 istituti nelle procedure di mobilità 2017 non può escludere la sede di attuale incarico triennale del docente. È una previsione che non ha senso e lede i diritti di quei lavoratori che vorrebbero rientrare nell'organico stabile dell'istituto in cui già prestano servizio triennale in presenza di posti disponibili per i trasferimenti e richiedibili da tutti gli altri aspiranti. Questo è un errore che il MIUR, sempre pronto a schierarsi - a quanto pare solo a parole - in favore della continuità didattica, del rispetto del merito e della stabilità di organico, non doveva commettere. Invitiamo tutti i docenti interessati a seguire le istruzioni elaborate dal nostro ufficio legale e a rivendicare i propri diritti proponendo ricorso.

 

News dal mondo Anief
01 Maggio 2017
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1° maggio: festa del lavoro. Governo lotti contro la precarietà, rispetti i contratti e rilanci un piano di sviluppo economico intorno al patrimonio culturale

“La Repubblica è fondata sul lavoro per il progresso della Nazione, ma a patto di tutelare il benessere dei lavoratori-cittadini”; è quanto dichiara Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e segretario organizzativo Confedir. Fa riferimento a una tutela riconosciuta dalla CEDU e da diverse Direttive UE per lo sviluppo di quel bene che è patrimonio dell’uomo sociale.

Quanto prescritto dalla nostra Costituzione, infatti, trova ancor oggi ostacolo nell’ambigua politica perseguita dal Governo che continua ad aggirare la regola del divieto dell’utilizzo dei contratti a termine per la copertura dei servizi pubblici. Le sanzioni previste dalla UE sono preventive e dissuasive, a presidio del naturale incontro tra domanda e offerta, sempre a tutela del prestatore d’opera. Purtroppo, però, di questa tutela sono privi i 300mila precari della pubblica amministrazione - di cui la metà nella scuola - a dimostrazione di come le autorità italiane siano ancora lontane dallo sconfiggere la piaga della precarietà, a dispetto di migliaia di domande risarcitorie riconosciute dai giudici nazionali.

News dal mondo Anief
30 Aprile 2017
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