L’università degli studi di Palermo, insieme ad Anief e a Eurosofia, lunedì 20 maggio organizza una giornata dedicata all’orientamento per gli studenti, affinché possano compiere una scelta consapevole nella ricerca del lavoro.
L’università degli studi di Palermo, insieme ad Anief e a Eurosofia, lunedì 20 maggio organizza una giornata dedicata all’orientamento per gli studenti, affinché possano compiere una scelta consapevole nella ricerca del lavoro.
Doppio appuntamento a Torre Canne (Br) in Puglia: in occasione del “Concorso musicale internazionale - Città di Fasano” Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “giovedì 23 maggio parlerà di intelligenza artificiale – Guidare il futuro: algoritmi e innovazione nell’educazione con l’intelligenza artificiale - e sabato 25 maggio di Gerusalemme città della pace per ora avvolta dalla guerra – La Gerusalemme di Federico II, città della pace -. Vi aspetto”, ha affermato il prof. Pacifico.
La pensione diventa sempre più miraggio per i lavoratori italiani: come riporta HuffPost, “i quarantenni di oggi dovranno lavorare anche dopo la pensione. La demografia è una scienza esatta”; infatti, “nel giro di una ventina di anni vi saranno più di 2,5 milioni di nuovi pensionati contro 6 milioni in meno di persone in età di lavoro. Quindi sempre meno persone verseranno i contributi che servono per pagare le pensioni. Inevitabili le conseguenze: gli over 65 del futuro dovranno lavorare e formarsi almeno fino ai 70”.
L’allargamento dei diritti dei lavoratori passa per le norme e le direttive approvate a Bruxelles: il ruolo “pilota” dell’Unione europea sta diventando sempre più centrale per i Paesi membri e per questo motivo le elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi per il rinnovo del Parlamento UE vanno considerate con il massimo rispetto. È il messaggio arrivato oggi dal convegno "Cosa, come, perché: una giornata sull’Unione Europea", organizzato dalla Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti (CESI), in collaborazione con il sindacato Anief. Diversi politici, sindacalisti e rappresentanti delle istituzioni europee e italiane hanno ricordato la rilevanza delle elezioni UE e del ruolo dell'Unione Europea per migliorare le condizioni lavorative e sociali dei cittadini, promuovendo una società più equa e solidale.
Il calo demografico sta avendo fortissime ripercussioni anche sulla scuola: dall’anno scolastico 2015/16 al 2022/23 si sono persi più di 300mila studenti della scuola primaria, meno per la secondaria di primo grado, le medie, mentre il secondo grado, le superiori, hanno fatto registrare una lieve crescita. L’andamento, quantificato dal Centro studi OrizzonteScuola, è stato registrato sui dati ufficiali Ministeriali degli ultimi 8 anni. Nel complesso, le variazioni nel numero di studenti italiani iscritti nelle scuole durante l’arco di 8 anni (dall’a.s. 2015/16 all’a.s. 2022/23), suddivisi per livello scolastico: nella scuola primaria si sono persi 302.353 alunni; nelle medie la riduzione di iscritti è stata pari a 74.621 studenti; nelle superiori l’incremento è stato di 5.892 studenti.