Come ha riportato anche Orizzonte scuola, “la Corte costituzionale, con una sentenza depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità parziale dell’art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001, che disciplina il trasferimento temporaneo dei dipendenti pubblici con figli fino a 3 anni di età”
Il giovane sindacato, oggi rappresentativo, da 22 mila voti conseguiti nel 2015, con il rinnovo del “parlamentino” della scuola, le cui elezioni si sono svolte lo scorso 7 maggio, dovrebbe superare la soglia dei 44 mila voti.
Sulle ferie dei precari non sono più permesse dimenticanze: i dirigenti scolastici che non dovessero invitare il personale supplente, prima del termine del contratto a tempo determinato, a fruire dei giorni di ferie maturati durante il loro servizio, saranno poi costretti a pagarli. A ricordarlo ai capi d’istituto è stato anche l’Aran: “il datore di lavoro – scrive l’Aran - ha l’onere di dimostrare di aver esercitato tutta la diligenza necessaria affinché il lavoratore fosse messo effettivamente in condizione di fruire delle ferie annuali retribuite alle quali aveva diritto (Corte UE 6.10.2018 in causa C-684/16, punti da 45 a 47)”.
Dopo vent’anni dall’ultimo concorso si riapre la fase di reclutamento per i docenti di religione cattolica. Come sostenuto da Anief l’emergenza è la stabilizzazione del personale, oggi finalmente l’avvio della procedura straordinaria per il reclutamento degli insegnanti di religione, infanzia- primaria e secondaria di primo e di secondo grado, dalle ore 14:00. I candidati hanno tempo fino a 2 luglio 2024 alle ore 23:59 per presentare la domanda.
Quando si parla di eccesso di precariato nella scuola anche per il personale Ata non si scherza: dopo le operazioni di mobilità del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, secondo la stampa specializzata rimangono oltre 30mila posti disponibili. Per quanto riguarda le assunzioni a tempo indeterminato del 2024, a questo punto si rimane in attesa dell’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze: una volta appurato il numero, per procedere alle immissioni in ruolo saranno gli Uffici scolastici provinciali ad attingere delle graduatorie ATA 24 mesi locali. Ma senza un cambio di passo, la grande maggioranza dei precari rimarrà in graduatoria e non sarà assunta nei ruoli dello Stato.