Le ultime indicazioni del Mef confermano quello che l’Anief sostiene da tempo: la media retributiva del personale scolastico è passata dal 2009 a oggi da 30.570 a 28.343 euro. Ma se si è giunti a questo deprecabile decremento stipendiale, che ha fatto sprofondare la scuola ancora di più in fondo alla classifica dei compensi annui della PA, una bella fetta di colpa è anche di quei sindacati di comparto – ovvero Cisl, Uil, Snals e Gilda – che il 4 agosto 2011 sottoscrissero all’Aran un CCNL, convertito con modificazioni nella Legge n. 106 del 12 luglio 2011, prologo della Legge 128/13 che, in cambio dell'invarianza finanziaria delle assunzioni che si sarebbero effettuate da quel momento in poi, ha rallentato in modo sensibile la progressione stipendiale dei neoassunti cancellandogli il primo gradone stipendiale. Perché congelando il compenso del neo-assunto sino all’ottavo anno di carriera, per via della scomparsa del passaggio a 3 tre anni, un’alta percentuale degli oltre 256mila docenti immessi in ruolo degli ultimi sei anni si è trovata a percepire il compenso-base per un periodo lunghissimo. Pesando in questo modo non poco sulla media generale dell’intera categoria.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Alla resa dei conti, in sei anni il ricambio di un dipendente su quattro dell’intero personale scolastico ha inciso favorevolmente sulla spesa complessiva per le casse dello Stato. Anche perché, in parallelo, è stata perpetrata la chiusura verso il riconoscimento dei diritti dei precari e degli ultimi assunti. Nei loro confronti, si è continuato ad esempio a non applicare gli scatti di anzianità, innescando una discriminazione rispetto ai colleghi di ruolo non sfuggita però ai tribunali. I quali, grazie ai legali che operano per il nostro sindacato, hanno riabilitato pure lo stesso primo gradone stipendiale, sottratto in modo illegittimo dall’accordo all’Aran dell’estate del 2011. Andando a determinare, con le sentenze dei giudici, dei precedenti favorevoli anche per gli ex precari: il personale di ruolo, che si è rivolto all'Anief, ha infatti ottenuto dal tribunale l'annullamento del contratto e il riconoscimento delle vecchie regole.
Anief ricorda che è ancora possibile aderire al ricorso per il recupero del primo gradone stipendiale da parte degli immessi in ruolo dal 2011.